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I "Quaderni" di Saramago e "la Cosa" Berlusconi

"Non trovo altro modo con cui chiamarlo. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia".
(José Saramago)

A ottantasette anni il premio Nobel per la letteratura nel 1998 ha ancora la forza di denunciare ciò che non riesce a digerire la sua mente di letterato.

José Saramago ha affrontato in settimana il suo forse ultimo viaggio in Italia per la presentazione della sua ultima opera - "Il quaderno" - un ripasso letterario dell’attualità mondiale scritto nel giro di un anno e mezzo sul suo blog (http://cuaderno.josesaramago.org).

Dalle pagine del suo blog ha contestato la politica di Berlusconi in Italia, e ciò gli è valso il rifiuto della casa editrice Einaudi, sua casa editrice da sempre, di pubblicare la sua ultima opera, che è stata edita invece da Bollati Boringhieri.

Nel corso della sua storia professionale il Nobel portoghese si è trovato più volte ad essere attaccato a causa del suo coraggio nell’esposizione del proprio pensiero.

E’ stato accusato di antisemitismo dall’ADL (Lega per l’Anti-Diffamazione) - potente associazione lobbistica ebraica per i diritti civili - a causa del suo commento sul conflitto israelo-palestinese: <<Vivere nell’ombra dell’Olocausto ed aspettarsi di essere perdonati di ogni cosa che fanno, a motivo della loro sofferenza passata, mi sembra un eccesso di pretese>>.


Nel corso della presentazione de "Il Quaderno" Saramago è tornato sull’attualità politica italiana, e sul caso Berlusconi in particolare, affermando che <<Non ho dubbio alcuno che Berlusconi voglia reimpiantare il fascismo in Italia - e poi aggiunge - Non è un fascismo come quello degli anni trenta, fatto di gesti ridicoli come l’alzare il braccio teso, però ha altri gesti egualmente ridicoli. Non sarà un fascismo di camice nere, ma di cravatte di Armani>>.

Torna a parlare poi delle vicende del Cavaliere, che hanno fatto il giro di tutto il mondo, a proposito delle escort <<Berlusconi corrompe tutto ciò che tocca è patetico, ridicolo e volgare. Berlusconi afferma che è offensivo che una prostituta vada in televisione. E che vada a letto con il primo ministro non lo è?>>.

Il Presidente del Consiglio chiama "spazzatura" i giornali stranieri che commentano negativamente l’azione politica del Governo italiano e le sue vicende personali, giudiziarie e di "letto", ma di certo l’immagine del Paese e degli italiani ne esce fortemente danneggiata sotto il profilo della credibilità internazionale.

Abbiamo l’unico governo, fra tutti quelli del G20, per il quale l’attenzione mediatica internazionale è concentrata sul "letto di Putin" e le dichiarazioni di Veronica Lario, la quale invoca un aiuto per il suo oramai ex marito "malato".

Berlusconi parla di "spirito anti-italiano" che si aggira in Europa e nel mondo, ed ecco che partono le contromisure del ministro del turismo Vittoria Michela Brambilla la quale, come riportato dal quotidiano spagnolo El Mundoche è un giornale conservatore e non certo di sinistra o rivoluzionario, annuncia la creazione di una equìpe di giornalisti trentenni con il compito di diffondere a livello internazionale un’immagine sana del nostro paese.

Peccato che in Europa e negli Usa siano poco propensi ad accettare di buon grado l’ottimismo di mister B.

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