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I Giovani e la Mafia in uno studio del Centro studi Pio La Torre

 

Da Nord a Sud gli studenti esprimono una valutazione negativa del fenomeno mafioso e per oltre il 70% di essi la mafia incide negativamente sulle condizioni di sviluppo del Paese. 83% degli studenti afferma che la mafia è forte perché si infiltra nello Stato.
 
Sono alcuni dei risultati emersi da un’indagine sulla percezione mafiosa condotta per il quinto anno consecutivo dal Centro studi Pio La Torre di Palermo e che ha coinvolto 2500 studenti di 94 scuole medie superiori, distribuite su tutto il territorio nazionale. Gli studenti, con fascia di età compresa tra i 16 e i 19 anni, hanno potuto cosi esprimere il proprio disagio generazionale confermando, per oltre il 90% del campione, la mancanza totale o poca fiducia nei politici nazionali e locali. Sentimento di sfiducia, per più del 60%, che si estende ai giornalisti, ritenuti al soldo di chi detiene il potere e ai sindacalisti considerati l’emanazione di qualche schieramento politico. Il 56% degli studenti non percepisce concretamente la presenza della mafia, avvertita invece dal 34,6% dei giovani. Secondo il sondaggio il 73,7% dei ragazzi afferma che la mafia è forte perché fa paura; mentre il 72,2% dichiara che lo Stato, malgrado i risultati positivi degli ultimi anni, non faccia abbastanza per sconfiggere la mafia.
 
Senza alcuna differenza di giudizio tra i ragazzi del Nord e del Sud, le attività illegali percepite sono: lo spaccio di droga, il pizzo, il lavoro nero e le discariche. Malgrado l’avvento delle nuove tecnologie multimediali, la fonte di informazione principale resta la Tv, mentre il luogo di discussione del fenomeno mafioso rimane la scuola. Alla domanda, quali iniziative lo Stato dovrebbe prendere per sconfiggere la Mafia, il 24,1% dei ragazzi risponde di colpire la Mafia nell’economia, educare alla legalità per il 20,4%, combattere la corruzione per il 20,1%.
 
I dati consultabili on line, presso il sito del Centro studi Pio La Torre, forniscono un interessante panorama giovanile e una realtà come quella mafiosa che mina il futuro di intere generazioni. E’ un panorama in cui i giovani si trovano uniti nella sfiducia verso la classe politica, incapace di provvedere ai loro bisogni primari, con la consapevolezza che il fenomeno mafioso non sia destinato a scomparire in tempi brevi.

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