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Hanno legalizzato il voto di scambio: ora si chiama legge Mancia

Gli onorevoli dispongono di 120 milioni di euro che possono dare direttamente a terzi senza passare per alcun controllo. Bossi, ad esempio, ha usato questa legge per "donare" 800.000 euro alla scuola privata di sua moglie.

Parlai tempo fa della cosidetta “Legge mancia” in questo articolo.

La legge non prende il nome dal suo ideatore, ma dal fatto intrinseco: centinaia di milioni vengono ogni anno - a partire dal 2004 anno in cui l’allora Governo Berlusconi la rese leggittima – suddivisi fra quei circa 120 Parlamentari che ne fanno un pò ciò che vogliono.

Teoricamente, la Legge parla di sviluppo economico, competitività, stabilizzazione della Finanza Pubblica ed anche di perequazione tributaria. Teoricamente, appunto. Perché i tanti milioni stanziati dal 2004 ad oggi, sono serviti solo ai soliti Parlamentari a “farsi belli” con il denaro dei contribuenti. Un finaziamento ad un Ente inutile. Un altro alla parrocchia tal dei tali. Un altro ancora ad un misconosciuto ente privato...

Senza alcuna vergogna, in tempi di crisi nera e con finanziarie correttive o meno capaci di affossare anche il più speranzoso cittadino italiano, questo DL, subito convertito in Legge, altro non è se non – appunto – la possibilità di dare a destra e manca qualche mancetta (nemmeno troppo mancetta) in maniera da assicurarsi una buona fetta di elettorato al momento giusto.

Ebbene sì: lo stato Italiano, il Governo italiano, distribuiscono denaro pubblico a piene mani al solo scopo di rendere Legge il voto di scambio. Una enorme truffa. Una aberrazione tossica nel nostro sistema giuridico. Si spaccia per Legge buona ed equa, una Legge che determina l’assoluta legalità di un obbrobrio quale da sempre è – appunto – la bagarre del voto di scambio.

In Italia da sempre, intere regioni – in special modo al Sud - vengono tenute sotto schiaffo per anni, specialmente per ciò che riguarda il tema del lavoro, per poi profondere favori di ogni tipo al momento giusto. Ed il momento giusto è sempre la nuova tornata elettorale.

Che sia addirittura una Legge a stabilirne la legalità, è una delle cose più illegali che si possano legggere. Quest’anno poi addirittura, dopo esser stati tutti bastonati a sangue dalla manovra “correttiva” del solito Tremonti in odore di soldi ad ogni costo, ben 120milioni vengono stanziati per la Legge mancia, con la scusa delle migliorie strutturali necessarie agli istituti scolastici.

In pratica: la Commissione Bilancio e Cultura della Camera, stanzia i 120 milioni, motivando il finanziamento con l’urgente necessità di ristrutturare i tanti edifici scolastici che crollano solo a guardarli. Nella realtà dei fatti, questo denaro verrà equamente distribuito fra i parlamentari che potranno poi utilizzarli a proprio piacimento e senza dover dare conto sull'utilizzo a nessuno, finanziando parrocchie, enti inutili, enti sconosciuti e pure imprese private.
 
A volte di proprietà di un familiare del parlamentare di turno. Come nel caso degli 800mila euro elargiti alla scuola Bosina s.r.l. di Varese per il triennio 2009/2011 la cui fondatrice si scopre essere - udite udite - la consorte di Umberto Bossi, signora Manuela Marrone, maestra elementare.
 
Insomma: una bella mancetta, non c’è che dire. Un milione circa a testa per garantirsi un tot numero di aficionados che al momento buono restituiranno il favore sottoforma di voti.

E noi? La cittadinanza? Il piccolo contribuente? La legalità? L’equità?

Non esiste più nulla di tutto questo. Gli italiani sono chiamati solo ad oliare ogni giorno la macchina perversa di un Sistema socio economico e politico che puzza di carne morta ad ogni passo.

E non cambierà mai nulla se, d’altra parte, gli stessi cittadini infangati dall’ossessione di potere altrui, continueranno ad attendere fiduciosi la clientela del momento per ottenere favori di ogni tipo.

E’ la mente dei cittadini, che deve cambiare. E’ la metodica ributtante del favoritismo, che ognuno deve avere la dignità di ribaltare.

Non è una questione di “coraggio”. E’ una questione di dignità umana. Di diritti violati. Di trasparenza negata. I brogli esistono da che esiste l’organizzazione comunitaria umana. Da che si sono costruite comunità in strutture gerarchiche. Da sempre quindi. Ed esistono vari tipi di brogli, quando si parla di elezioni, politiche od amministrative che esse siano.

Non si può accettare che, mentre si taglia ad ogni comparto utile alla società civile, dall’altra si aprano i cordoni della borsa pubblica per alimentare e rendere legale il voto di scambio.

E’ immorale, illegale, schifoso.

“Questione morale” in Italia non si sa nemmeno cosa significhi. Se non si farà un grande dietro front in questo senso, tutti o quasi siamo macchiati del timbro nero della complicità. E tutti o quasi, rimarremo marchiati a vita nel profondo delle nostre menti ed anime, convinti peraltro che sia giusto vendere una fetta di sedere in cambio di un diritto sancito forse troppi anni fa dai nostri Padri findatori. Il diritto – sacrosanto – al lavoro.

Cosa vi aspettate? Cosa pensate di potervi aspettare da chi compra la vostra benevolenza a suon di favori? Cosa vi sta dimostrando concretamente chi vi affascina con il miraggio di poter ottenere ciò che dovrebbe esser vostro e di ognuno per diritto umano? Nulla, o forse troppo. Si, troppo chiaramente vi stanno dimostrando che pur di rimanere al potere per poi vessare la popolazione, è capace di vestire la pelle dell’orso come e quando vuole.

La soluzione? Divenite allergici ai favoritismi. Combattiamo dal basso una tendenza falsa, ipocrità, malata. Beneficiare di un favore comprato col denaro non è sano ne pulito. Specialmente quando si parla appunto di diritti acquisiti costituzionalmente.

La prossima volta che qualcuno vi propone un favore in cambio di un voto, guardatelo bene in faccia: quella persona, sarà la stessa che appena riconfermata la propria poltrona dimenticherà promesse e giuramenti e troverà senz’altro un modo nuovo di vessare tutti pur di ottenere il massimo per se stesso. Ne vale la pena? Abbiate la dignità di dire “No”! Fatelo per voi stessi e per poteri guardare allo specchio senza aver mai nulla da recriminare su ciò che avete fatto della vostra esistenza. Non alimentate i comportamenti delinquienziali di chi ha fatto fallire la nazione. Non siate complici. Mai.

Solo così potremo esser noi da un lato, compatti e fedeli ad un giuramento di onestà. E “loro” al lato opposto. Opposto a tutto ciò che noi non dobbiamo mai essere: disonesti.

Fatelo per la vostra dignità e per la dignità di chi sta crescendo oggi in un paese che non conosce vergogna di alcun tipo. Le nuove generazioni potrebbero un giorno – a ragione – aver vergogna dei propri padri. Evitate questo scempio.
 
Il testo di Legge integrale

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