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 Home page > Tribuna Libera > Grillo, perché vuoi rovinare tutto?

Grillo, perché vuoi rovinare tutto?

Prima di addentrarmi negli ultimi sviluppi del movimento 5 stelle, desidero comunicare che sabato parteciperò alle primarie per la scelta del candidato presidente del centrosinistra in Lombardia e voterò Andrea Di Stefano.

Ma veniamo al M5S…

Confesso di essere sconcertato dalla piega che sta prendendo la polemica interna al M5s. E lo sbalordimento non dipende tanto dal fatto che possa esserci un comportamento più o meno autoritario da parte di un vertice nazionale e nemmeno che questo avvenga in un movimento che si definisce orizzontale e senza vertici di sorta, ma perché non capisco che senso abbia tutto questo e che convenienza venga, non solo al M5s, ma anche allo stesso Grillo da questa immagine dispotica e rissosa che sta dando. Che bisogno ha di fare così?

Partiamo dalle polemiche successive alle “parlamentarie”. Mi pare evidente che sia stato un insuccesso e non vedo nulla di male nel cercare di capire perché. Se un movimento politico è valutato al 15-18% dei voti, cioè ha un potenziale oltre i 5 milioni di voti, e poi mobilita per la sua consultazione 30.000 persone o poco più, quindi meno dell’1% dei suoi presumibili seguaci, non è un successo, questo mi pare difficile da contestare.

Forse è dipeso dalle regole troppo restrittive o da un flop del programma informatico che non ha retto lasciando fuori molti che volevano votare, forse c’è stata una scarsa pubblicizzazione dell’iniziativa, forse i tempi erano troppo stretti o forse la modalità del voto on line è di per sé poco adatta perché ci sono zone che non hanno una sufficiente copertura o perché le persone anziane hanno scarsa familiarità con il mezzo…di motivi possono essercene molti e concomitanti; non vedo cosa ci sia di male a parlarne pacatamente per trovare il modo di superare questa situazione.

E non mi pare il caso di avvelenare la discussione con il sospetto di brogli a favore di alcuni candidati (presumibilmente ritenuti più docili di altri). Non credo che Grillo e Casaleggio abbiano manipolato i dati per la semplice ragione che se lo avessero fatto avrebbero potuto dire che i partecipanti erano stati 300.000 anzicchè 30.000, tanto poi chi poteva smentirli? Proprio la certificazione dello scarso successo mi pare un sintomo che non depone a favore dei sospetti più malevoli. Ma, detto questo, perché non pubblicare i risultati dei candidati? Va bene che il voto è segreto, ma non il risultato no!

A proposito, permettetemi una parentesi: nel pezzo scritto precedentemente sono incorso in un errore avendo frainteso le regole della consultazione, per cui c’era la parte finale che era sbagliata: lo ammetto e chiedo scusa. Sbagliare si può, anche per distrazione, l’importante è ammetterlo.

Tornando a noi: alle richieste di trasparenza Grillo ha reagito con uno scatto di rabbia. Posso capire che una persona che da anni lavora con impegno quotidiano per denunciare le truffe partitocratiche si senta toccato da chi gli dice che è antidemocratico (“…e venite a dire a me che sono antidemocratico!?”), ma è anche vero che se io inalbero la bandiera dell’insurrezione contro il dispotismo, poi la gente si aspetta da me un costume radicalmente opposto.

Ora Grillo sale di tono e, dopo aver detto “fuori dalle palle chi non è d’accordo” passa ai fatti e sbatte fuori Favia e la Salsi. Motivo: “Siamo in guerra e non voglio disfattisti nelle mie fila. Non posso ammettere che mi diano dell’antidemocratico mentre mi sto scontrando con il nemico”. Questo mi ricorda una vignetta di molti anni fa, nella quale un uomo grande e grosso pestava uno ben più magro di lui dicendo “Così impari a dire in giro che sono manesco!”.

Se lo scopo dell’azione era quello di stroncare sul nascere le accuse di essere poco democratico e le polemiche interne, mi pare che il risultato non potrebbe essere peggiore: benzina sul fuoco! E qui vengo al punto iniziale: questa sparata danneggia molto seriamente il M5s alla vigilia delle elezioni. Questi, se non lo si fosse capito, sono tutti voti persi di gente respinta verso l’astensione o il Pd. E’ evidente che ogni minimo passo falso di Grillo venga immediatamente amplificato da giornali e Tv, costruendo, appunto, l’immagine del nuovo duce a capo di una nave che si sta ammutinando. Che Grillo non avverta tutto questo è la ragione del mio sbalordimento: ma non legge i giornali? Non si rende conto di stare fornendo la stoffa con cui gli altri gli cuciono addosso la divisa da duce?

E poi perché? Capirei se la sua leadership fosse insidiata, se fosse il generale di un esercito che sta perdendo la battaglia. Sarebbe sempre una reazione controproducente, ma avrebbe una sua plausibilità. Ma Grillo è saldamente alla testa del suo movimento e si avvia a vincere una battaglia, non a perderla. Favia e la Salsi probabilmente sono ottime persone che fanno bene il loro lavoro, ma, siamo onesti: al di fuori dell’Emilia nessuno sapeva che esistessero, la loro notorietà nazionale è dovuta proprio alle sparate di Grillo. Ed, allora, a che gli serve fare così?

Interpreto la cosa come uno scatto di nervi, cosa umanamente possibile e comprensibile, ma politicamente molto pericolosa. Gillo ha avuto il merito di costruire il punto di coagulo della protesta contro questa indecente classe politica, ma adesso sta rischiando di rovinare tutto. Il problema non è tanto quello del se è un duce o no, ma se è in grado o no di guidare razionalmente un movimento politico. Il duce non avrebbe affrontato in prima persona i suoi oppositori, altri avrebbero risolto il problema. Dunque, questa non è la reazione di un leader forte ed autorevole, ma di uno debole ed insicuro.

Perché non pensarci con più calma?

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.236) 13 dicembre 2012 16:10

    Spettabile blogger. Perchè non scrive che anche grazie agli amministratori del PD l’Italia è al 74 posto nel mondo per corruzzione? Che le piccole e grandi opere le paghiamo in media un 40% in piu’ del costo reale di costruzione, che anche grazie al PD vige un clientelismo che non premia il merito sia nelle assunzioni che negli appalti di forniture e costruzioni, che anche grazie al PD strapaghiamo per mezzo di esosi finanziamenti i partiti con i rimborsi elettorali, che gli attivisti eletti anche del PD in Italia e in Europa per anni hanno preso stipendi ,vitalizzi e pensioni eccessive, che molti amministratori anche del PD finiscono nei consigli di amministrazione delle partecipate come consiglieri o presidenti e tutelano contemporaneamente il cittadino e il privato percependo due stipendi(in cambio di che)e molto spesso aumentando ildebito pubblico, che è anche grazie al PD che i giornali hanno preso un sacco di finanziamenti e in cambio hanno servito la CROSTA ITALIANA a tal punto che casi eclatanti di salute pubblica come l’Ilva nessuno li conosceva...etc etc

  • Di (---.---.---.93) 13 dicembre 2012 17:52

    In Italia esiste un problema che si chiama digital divide (divario digitale) per cui almeno la metà del paese (ripeto: la metà dell’intero paese) è tagliata fuori dalla banda larga.
    A questo si aggiunge che - per motivi di anzianità o di ignoranza o anche solo per scarsa dimestichezza con i computer - molta parte della popolazione italiana non accede alla rete.

    Quello che si può dedurre dalla somma di questi due fattori è che la ’democrazia in rete’ tanto decantata dai grillini è in realtà una bufala pazzesca.

    Lo scalpore dell’espulsione di Favia e Sensi - ultimi di una serie - è solo la punta dell’iceberg di una modalità di distorsione del concetto stesso di democrazia grazie al quale si sta passando dalla manipolazione televisiva alla manipolazione informatica: uno vale uno - viene detto - ma quell’uno che alla fine ha valore... non si sa chi è, non si sa chi lo ha votato, non si sa chi lo ha nominato o escluso, non si sa a chi risponde e non si sa cosa rappresenta (se la gente che lo ha votato - come Favia e Sensi - o i capi nominali o occulti del movimento).

    Insomma si grida "al nuovo, al nuovo..." e di nuovo c’è solo il mezzo informatico. Per il resto si vede solo il vecchio autoritarismo, la solita solfa e i soliti "non mi rompete i c...ni"

  • Di (---.---.---.24) 13 dicembre 2012 18:44

    Ma come fa uno storico (contemporaneo) a non capire che Grillo è l’ultimo partito personale, in ordine di tempo, della seconda repubblica?!?!

    Cominciò Craxi, che negli anni 80 trasformò un partito con una storia gloriosa in una sua creatura personale, scappato lui in Tunisia scomparve un partito che aveva un secolo di storia.

    Continuò Berlusconi e a seguire tanti altri, Lega, Idv, la stessa sinistra scimmiotto - con Prodi - la tendenza alla personalizzazione dei partiti politici.

    Oggi con Grillo si chiude un ciclo, quello dei partiti personali, con un capo che ferreamente tiene sotto controllo tutto, morto il quale politicamente tutto svanisce.

    Dalla partitocrazia della prima repubblica ai partiti personali della seconda, cosa saranno le organizzazioni politiche della terza repubblica non è dato sapere, ma da quel che si vede al momento di sicuro il peso dei cittadini, dei militanti, sarà preponderante.

    • Di (---.---.---.147) 13 dicembre 2012 21:23

      hai ragione il nostro e un movimento non partito personale, perche mettiamo in evidenza il BLOG WWW.BEPPEGRILLO.IT ,ci tengo pero a sottolineare che in futuro sparira il nome di GRILLO e rimarra soltanto movimento5stelle.NON SONO DACCORDO CON LEI QUANDO DICE CHE LE PARLAMENTARIE SONO STATE UNA BUFALA, PERCHE RICORDIAMOCI CHE IN ITALIA LA BANDA LARGA E ESTESA PER MENO DI MEZZA NAZIONE, E CHI HA IL COMPUTER NON SA USARE CORRETTAMENTE UN BLOG.....NON TUTTI ALMENO ECC ECC CI SONO TANTI FATTORI CHE INFLUISCONO,SENZA CONTARE CHE LE VOTAZIONI SONO STATE RISERVATE AGLI ISCRITTI,E NON AI SIMPATIZZANTI QUNDI PER NOI 30.000 VOTI SONO STATI UN SUCCESSO.UN SALUTO CLADIO

  • Di (---.---.---.165) 13 dicembre 2012 20:47

    Egregio xxx.24, esatto colpito ed affondato. L’articolo non coglie assolutamente assolutamente il punto, sembra più tattica, peggio ancora il commento xxx.236 che in pratica sembra ""consigliare"": è implicito non votare PDL e nemmeno PD.....(e sono d’accordo) che cosa rimane per dimostrare la democrazia e la rabbia degli elettori italiani???: il 5S. Eppure il 5S è esattamente uguale a Forza Italia/PDL, ha un padrone... e pensare che l’art 67 della Costituzione affida al Parlamentare (Deputato-Senatore) la RAPPRESENTANZA DELLA NAZIONE senza vincolo di mandato (e nemmeno partitico). Il primissimo problema degli italiani è proprio dato dai partiti che si sono "appropriati" dello Stato perchè hanno potere sui Parlamentari. Grillo fa esattamente la stessa cosa:se anche avesse ragione, io non lo voterei. Voglio persone che mi chiedono il voto, che mi rispettino, se eletti, e rispondano a me, non al Beppe di turno......i venduti vengono proprio da quello che fa il Grillo. Egregio xxx.236, Lei sembra Berlusconi quando strepitava: volete me o i comunisti???.... a me veniva da rispondergli: una bella f....? preferirei ad entrambi....

    Enzo

    • Di (---.---.---.81) 14 dicembre 2012 11:25

      Il cittadino vuole uno stato competitivo che possa giocare al meglio la sua partita in questo mondo globalizzato. Piu’ capaci e lungimiranti saranno i nostri amministratori e maggiori saranno le possibilità di successo dei cittadini italiani. Ma la domanda che l’elettore si fa è la seguente; Sarà capace di riformarsi dall’interno questa classe politica e il sistema che la lega a doppio filo con interessi di fazioni partitiche del mondo reale o serve per farlo una rottura con il passato ! Si chiedera’ anche se le persone che propongono questa rottura sono all’altezza! Poi ognuno "disperatamente" deciderà se e chi votare. Vi ringrazio per l’attenzione. Arrivederci.

  • Di paolo (---.---.---.44) 14 dicembre 2012 11:23

    Ci date dentro e avete anche ragione ma l’equivoco di fondo è mettere Grillo e Berlusconi sullo stesso piano .Che siano connotati fortemente "personalistici" è fuori discussione ,essendo innegabile che ruotano attorno al carisma del leader fondatore , ma le persone e la loro storia sono totalmente differenti ,non hanno nessun punto in comune se non quello che Grillo è un comico per scelta e Silvio lo è diventato a sua insaputa .

    Il M5S è un fenomeno transitorio ,serve per destabilizzare il quadro consociativo dei partiti della 1° e 2° repubblica che hanno prodotto quello che dice xxx.236 con cui sono totalmente d’accordo .Appena il M5S passerà alla fase di partito vero e proprio avverrà lo sgancio di Grillo che è servito come il razzo propulsore per mandare in orbita il satellite .

    Il PDL (come l’IDV e anche in parte la Lega) è invece una fattispecie completamente diversa ,dipende economicamente e mediaticamente da Silvio perfino nelle singole persone che lo compongono e se si sgancia dal leader carismatico muore perché finisce la sua ragion d’essere .
    Quindi per cortesia non facciamo di tutta un’erba un fascio .

    • Di (---.---.---.171) 14 dicembre 2012 13:43

      Guglielmo Giannini, fondatore dell’Uomo Qualunqe, parlava contro tutti i capi politici e i partiti dell’epoca, ma tra questi ve ne era uno , il PCI e il suo segretario Togliatti, che quotidianamente ricevevano un trattamento speciale. Nel ’48 il PCI perse, la DC vinse e l’uomo qualunque non servì più, dopo poco sparì. Servì però a far vincere la destra.

      E’ a questo che deve servire Grillo??

      Se no spiegati meglio Paolo, cos’è "... lo sgancio di Grillo ..." ?

      E come mai lo "sgancio" di Di Pietro, (partito per certi versi simile), non è mai avvenuto?

      E cosa è successo ad Alleanza Nazionale, dove lo sgancio è avvenuto?

  • Di paolo (---.---.---.44) 14 dicembre 2012 14:48

    Grillo non potrà sopravvivere alla sua creazione nel momento in cui questa supererà la fase di movimento ed entrerà nella dimensione di partito . Lo "sgancio " avverrà non appena i delegati del M5S saranno costretti a darsi necessariamente una struttura organizzativa in grado di gestire il consenso elettorale .O si affrancherano da Grillo e costruiranno una struttura politica autonoma o chiuderanno la loro esperienza nello spazio di un mattino.Non hanno alternative.

    Lo "sgancio" di DI Pietro è già avvenuto eccome !! Finita la fase propulsiva dell’antiberlusconismo il partito si sta letteralmente liquefando perché la dimensione personale di Di Pietro non ha più alcun riferimento con il suo partito .Per quanto riguarda Alleanza Nazionale la situazione è totalmente diversa ,essendosi che il partito non si è fuso con Forza Italia ma è stato assorbito da Forza Italia , quando Fini si è "sganciato " ormai era troppo tardi il suo ex partito non esisteva più ,erano diventati tutti uomini di Silvio .

    Nel futuro immediato ,senza voler fare la Cassandra di turno ,vedo sparire IDV e SEL assorbiti dal PD ,crollo di Lega e PDL ,affermazione effimera del M5S e nascita di un nuovo centro destra che potrebbe ,nel giro di un paio di anni al massimo ,diventare forza di governo .Tutto dipenderà da quanto rapidamente i moderati di destra daranno un calcio nel sedere a Silvio e ai suoi cortigiani .Sono ottimista.

  • Di (---.---.---.104) 14 dicembre 2012 17:41

    Che la destra si stia riorganizzando sul versante moderato è sotto gli occhi di tutti. Che la destra autoritaria berlusconiana abbia fallito e sia destinata a sparire è altrettanto evidente.

    Che questo processo stia avendo una accellerazione, sollecitata dal partito popolare europeo e dallo stesso vaticano, intorno alla figura di Monti si va chiarendo in questi giorni. E non ci vorranno i due anni che tu prevedi, ma molto meno.

    Che la sinistra abbia respinto - clamorosamente - di avviare un analogo processo di rinnovamento - ipotesi Renzi e partito democratico al posto di quello socialdemocratico - è altrettanto evidente.

    E che quindi il ciclico alternarsi al governo del paese tra destra autoritaria e destra moderata riprende il suo corso

    Allora Paolo in tutto questo quale sarebbe il ruolo catartico del movimento grillino?

    La mia opinione in proposito è che le rigidità dell’oligarchia che dirige della sinistra da una parte e la demagogia populista e antipolitica del grillismo dall’altra hanno - insieme - impedito un rinnovamento della sinistra, che per la quinta volta nella storia d’Italia si presenta ad una crisi di regime del tutto impreparata e inadatta a prendere il governo del paese.

    Ti convince questo schema analitico ?? o sei di diverso parere??

  • Di paolo (---.---.---.44) 15 dicembre 2012 16:41

    Infatti ho detto "al massimo" due anni ,molto dipenderà anche dalle scelte di Monti.Potrebbe anche esserci una accelaerazione a breve.

    Si lo schema mi convince ,con due precisazioni ,la prima che il M5S non ha e non poteva avere nessun un ruolo catartico sulla sinistra ma semplicemente alloca le spinte populiste (di destra e di sinistra) in un contenitore sostitutivo di quello Lega+PDL ,quello che avrebbe potuto fare in qualche misura anche Renzi ,la seconda è che se è indubbiamente vero che non c’è stato un rinnovamento della sinistra tuttavia ciò non implica necessariamente che in questa fase del tutto particolare non possa diventare forza di governo .
    Il PD la vera modernizzazione (o ricambio della dirigenza ) eventualmente potrà compierla solo in una fase successiva quando dovrà confrontarsi con una destra "normale " .Intanto sta preparandosi sviluppando una metodologia di selezione dei candidati che ,o prima o poi ,dovrà essere mutuata anche dagli altri partiti se non addirittura istituzionalizzata .Siamo in sostanza agli albori di una nuova democrazia ,prima si toglie di mezzo l’uomo di Arcore e prima ci arriviamo . Mi rimane solo un dubbio : il ruolo della Chiesa che è l’altro grande freno che ha bloccato lo sviluppo di una democrazia matura in questo paese .

    • Di (---.---.---.133) 15 dicembre 2012 18:13

      Ma allora Paolo cos’è che ti ha inizialmente "incantato" di questo M5s?

      La modernizzazione del PD passa per una ridefinizione del partito: democratico o socialdemocratico?

      e passa per una radicale rivoluzione del rapporto Stato- cittadini. Che non può essere quella che immagina Grillo: da una incerta e zoppicante democrazia rappresentativa a una democrazia diretta indefinita e pericolosa. Ma quella di una fiducia dei cittadini nel proprio Stato che passa da una reale attribuzione ad essi dei diritti costituzionali. Sembrerebbe poca cosa, ma per realizzarla occorrerebbe che la corruzione fosse sradicata e ridotta ai livelli danesi, che il clientelismo eliminato radicalmente e al suo posto vigesse la meritocrazia che si può trovare in Inghilterra, che il ceto politico rompesse i suoi legami secolari con le mafie e le massonerie deviate, che la politica si ritirasse dall’economia e si affermasse una reale e sana concorrenza, che l’evasione fiscale fosse ridotta ai livelli tedeschi. E’ quest’insieme di cose che tra l’altro consentiranno di fare i conti definitivi con uno dei fenomeni più radicati della storia politica italiana : l’antipolitica.

      Con tutte le sue buone intenzioni Monti queste cose non potrà mai realizzarle, per il semplice motivo che il ceto imprenditoriale e la destra nel suo insieme è quella che è, e non si può cavar sangue da una rapa.

      Infine ti convince la risposta di Renzi a B. "chiudi la porta che fa freddo e puoi ammalarti" ?

      Nel programma di Renzi ci sono varie cose non condivisibili (ma emendabili), ma il tuo livore mi sembra francamente spropositato. In ogni caso, dopo le elezioni, quando il berlusca sarà sparito e il PD dovrà fare i conti con la sua cocente sconfitta (azzardo che non supererà il 30%) allora risentirai parlare di Renzi.

      Il detr.

  • Di paolo (---.---.---.44) 16 dicembre 2012 08:49

    caro Enzo ," incantato dal M5S " ? se uso una pistola per uccidere il dittatore non sono "incantato " dalla pistola sono schifato dal dittatore. Quando ho ammazzato il dittatore posso anche buttar via la pistola .Compri’ ?

    Sono invece d’accordo che risentiremo parlare molto presto di Renzi ,non ho dubbi in proposito.
    ciao detr.

  • Di (---.---.---.165) 16 dicembre 2012 10:37

    Caro Paolo, mi saluti ma io non sono il detrattore...forse siamo due Enzo??.

    In ogni caso condivido al 90% il commento xxx.133, parla di princìpi, ed è questo ciò che prima di tutto serve, le tattiche o sono conseguenti ai principi oppure si va solo nel qualunquismo.

    il restante 10% riguarda Monti: .....queste cose non potrà mai realizzarle......No, Monti non vuole realizzarle, Monti è il candidato della destra liberista in Italia.

    Francamente, per l’idea di Italia che ho io, avrei trovato meno pericoloso il Berlusconi di Monti.

    Poichè ne vedremo ancora delle belle non mi sbilancio, che la sinistra sia una oligarchia condivido, che il PD sarà costretto ad uscire dalla sua confusione ideologica anche; la destra si compatterà? Monti candidato sì, e i 5S che faranno dopo?dall’opposizione??...bohhh, secondo me non lo sanno; riprenderanno pedissequamente ciò che dice il Megafono ma loro non li starà a sentire nessuno?? e se si divideranno dove andranno??? Che casino.....

    Enzo

     

     

  • Di paolo (---.---.---.44) 16 dicembre 2012 18:30

    Non ci sono due Enzo mi sono sbagliato io .

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