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Grandi Opere, fumo negli occhi...e torna il Ponte sullo Stretto

La frase del ministro dell’economia, Giulio Tremonti, a margine della riunione del Cipe, che il 6 marzo ha dato il via libera alle opere pubbliche con un investimento pari a 17,8 miliardi di euro, suscita qualche perplessità.

"Berlusconi è come Roosevelt perchè dice alla gente di continuare a vivere come prima, di uscire di casa, di verniciare il garage, di andare a mangiare un hamburger, questo è il maggior investimento che si può fare per il futuro".

I cardini del New Deal, per fronteggiare il Big Crash che aveva investito l’economia statunitense dopo la grande depressione causata dal crollo del mercato finanziario del 1929, erano l’avvio di opere pubbliche strategiche che permettessero contemporaneamente di modernizzare il paese e di aumentare i livelli occupazionali; a ciò si aggiungeva il Welfare State (che non significa come molti dicono a torto, Stato Assistenziale, ma Stato del Benessere) in grado di sostenere la forza lavoro disoccupata; ed infine si puntava su un aumento della domanda in grado di far ripartire i consumi e, a catena, i processi produttivi.

Si avviò, pertanto, una politica Keynesiana sintetizzata nella Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta.
 
Niente di tutto questo possiamo riscontrare oggi nella delibera del Cipe che ha stanziato 16,6 mld di € per opere infrastrutturali e 1,2 mld per l’edilizia scolastica e carceraria.

Carlo Rienzi, del Codacons, afferma che, in tema di scuola, il governo sbaglia due volte: primo, perchè accorpa i finanziamenti per la scuola a quelli carcerari, e secondo perchè il 60% delle scuole italiane non hanno il certificato di agibilità statica ed igienico sanitaria, ed occorrerebbero almeno 13 mld di € per la loro regolarizzazione.

Mentre al nord si progettano e si finanziano opere che hanno senza dubbio una valenza economica, quali la Pedemontana Lecco-Bergamo, l’alta velocità Milano-Genova, la Milano-Verona, il collegamento per il porto di Ancona o il nodo stradale di Perugia, al sud si butta fumo negli occhi ancora una volta con il Ponte sullo Stretto.

Opera faraonica che suscita dubbi circa la sua realizzazione tra i migliori esperti del mondo: mai, prima dei nostri illustri politici, qualcuno avrebbe mai pensato di costruire un ponte a ’campata unica’ che copra una distanza di 3500 metri in una zona a massimo rischio sismico.

Il ponte serve per collegare Sicilia e Calabria, ma in realtà collega il nulla con il nulla: da una parte la Salerno-Reggio Calabria, mai ultimata, dove c’è un’uscita ogni tre chilometri, logicamente per colpa di una politica spartitoria che permettesse ad ogni comune di avere la sua quota di tangenti, dove si muore in macchina per colpa delle frane, e dall’altra parte una Messina-Palermo indegna di uno stato civile.


Una struttura inutile perchè si calcola che per essere remunerativo un investimento di questa genere deve essere supportato da una crescita del Pil di almeno il 3% annuo, e l’Italia se tutto va bene è al -3% previsto per il 2009.

Non serve poi il ponte per dare una risposta immediata alla crisi in corso, in quanto i lavori, si prevede, possono iniziare solo a fine 2010: 1,3 mld di € non bastano, è previsto che ne occorrano almeno 6.

L’unico ad essere contento è certamente Pietro Ciucci, presidente di Anas e della Società Ponte sullo Stretto, e contenti possono essere Mafia e ’Ndrangheta che hanno la possibilità di spartirsi una bella fetta di torta pagata dal governo Berlusconi a spese dei contribuenti, come evidenzia un articolo del quotidiano spagnolo El Pais.

Ma non basta!

Il nostro Presidente del Consiglio ha trovato anche il modo per accentrare nelle sue mani tutte le erogazioni di finanziamenti per tutte le altre opere realizzabili i cui progetti vengono proposti da altri ministri, tra cui Claudio Scajola a cui, quando lo ha saputo, è venuto un pò di mal di pancia visto che pensava di gestire autonomamente i fondi destinati al suo dicastero.

Il Fondo strategico mette a disposizione del premier ben 9 mld di € i quali possono essere assegnati a sua completa discrezione anche a quelle aziende che dovessero trovarsi a dover attraversare momenti di difficoltà.

In pratica Berlusconi si concede il potere di decidere quale azienda eventualmente salvare da una crisi e quale, invece, lasciare soccombere: e dato che il suo palese conflitto di interesse non è mai stato risolto, questo non farà fare di certo sonni tranquilli a molti imprenditori.

Infine il netto no ad ogni ipotesi di sussidi alle persone che perdono il posto di lavoro ed entrano a far parte dell’enorme schiera di disoccupati.
La motivazione lascia sconcertati: "non diamo incentivi ad abbandonare il lavoro, non diamo incentivi a licenziarsi"

Ai lettori ogni ulteriore commento.

Commenti all'articolo

  • Di Carlo Cattaneo (---.---.---.162) 7 marzo 2009 16:25

    Prima del ponte sullo stretto c’è da risolvere il problema della rete ferroviaria e quella stradale
     della Sicilia, e della Calabria.
    saluti

    • Di giuseppe il catanese (---.---.---.106) 7 marzo 2009 18:17

      voglio rispondere a carlo vedi carlo io o setantanni e per giunta analfabeta so scrivere apena e non so parlare tanto Meno L’italiano ma cerco di farmi capire parlo perche le cose le o vissute no per sentito dire il Ponte dello stretto si doveva fare quando cera il Fascimo che e stato Ordinato il progetto ai migliori Architetti e ti faccio un nome che o conosciuto di presenza e se vai a vedere il plastico ancora dovrebbe Esistere e si trova in via Orbedain sopra il cinema Corona a catania io la prima volta che lo visto era nel 1956 ed e con la campata lunga e quella sotomaina i progettist erano ing lo re e L’architetto Sardella quello che a fatto quasi tutte le poste Italiane in stile Impero che amiriamo ancora oggi e i vari ponti e le varie diche per dirti che di questo si parla di troppo tempo perche vedi la Sicilia con tutto il meridione e stata sempre una riserva di manodopera figurati che apena fatta la Republica si scanbiavano l’operai che andavano a lavorare nelle miniere di carbone per 14 kg di carbone ogni operaio in tutte le industrie del nord dove erano tratate come animali epure con tuttoquesto non sono mai state di Sinistra per questo non si fa il Ponte il ponte non si fa senplicemente i soldi se li devono papare loro difatti apena sono al Governo fanno il giuoco delletre carte e vanno in unaltra parte ancora non avete capito che la Sicilia e il centro del Mediteranio e ci sare bbe da diventare Ricca tutta L’italia basta fare qualche porto il resto ce Aeriporti e sarebbe un grande Bacino di tutto il Comercio se non vi sta Bene perche non ci avete voluto dare L’indipendenza che la Sicilia ce la fa da sola che a Uomini che si sono distinti nel Mondo se non ti basta questa Sintesi te le elenco tutte e guarda bene la storia e non essere prevenuto con affetto Giuseppe e grazie per lo sfogo aveva parechio tempo che lo tenevo dentro Ritornando a un vecchio proverbio Siciliano una Noce dentro un Sacco non fa Rumore .........

  • Di francesco (---.---.---.227) 7 marzo 2009 16:39

    Quindi le priorità le stabilisci tu?
    ma quanti voti hai preso alle ultime elezioni?

  • Di (---.---.---.82) 7 marzo 2009 16:53

    come al solito articoli di giornali politicizzati,di una sinistra catastrofistica,che sparge malcontento tra la gente per prendere voti non avendo idee per contrastare una maggioranza forte e unita,diversamente da loro.E l’ignoranza che esce da questo articolo lascia sgomenti...le opere finanziati dal CIPE devono essere cantierate entro 6 mesi,si fanno quelle grandi opere ferme da anni per progredire, oper e fermate de veti local-ambientalistiche di una sinistra comunista (per fortuna morta),che il governo vuole rilanciare.17,8 miliardi di euro in giro per l’economia italiana di cui oltre un terzo pr il sud.Medita sinistra se continui cosi sparisci dall politica.Gli italiani sono stui dei vostri continui no e la vostra unita’ solo per andare contro Berlusconi.

    • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 7 marzo 2009 17:05
      Francesco Raiola

      Caro anonimo, su AgoraVox siamo aperti ai contributi di tutti i cittadini, senza differenza di colore politico, sociale etc... Perché non scrivi un articolo in cui argomenti i motivi per cui ritieni questo di cui si parla un finanziamento giusto, un segnale di cambiamento etc...
      Grazie, con stima
      Francesco Raiola

  • Di (---.---.---.230) 7 marzo 2009 17:38

    per gli intelletuali italini le grandi opere sono sempre superfle e non servono a niente ! grazie per lo sviluppo e la bella italia che sapete costruire voi.
    In altri paesi vicino a noi delle grandi opere ne fanno attrazione turistica ! ma va a noi nono servono gueste cose
    siamo superiori noi andremo sulla luna ? no perdonate andremo di questo passo o gia ci siamo nella merda,stando ad ascoltare questi gradi scenziati del futuro , questi comunisti votati all’era della pietra ,questi che vogliono tenere la gente come schiavi ai tempi di Lenin.
    Be sapete che vi dico voglio essere illuso da Berlusconi anziche salvato dai comunisti.

    • Di barbara (---.---.---.45) 7 marzo 2009 18:03

      Forse non ti sei reso conto ma i comunisti in Italia, per fortuna, non hanno mai avuto un grande potere. Comunque vedremo Berlusconi fra 4 anni cosa avra’ fatto...oltre agli spot publicitari!!

  • Di pachito (---.---.---.37) 7 marzo 2009 17:54

    l’italia e’ ormai diventato il paese del NO, non si vogliono le centrali nucleari ma si vuole condizionatore e riscaldamento in casa, non si vuole la TAV, non si vuole il ponte sullo stretto, fino a pochi giorni fa si diceva che il settore delle costruzioni era in crisi, ora che sono stati stanziati i soldi per costruire non va bene, sempre No, invece di fare articoli che lasciano il tempo che trovano, date alternative, proponete, dite.
    Si fa finta di niente ma lo sanno tutti che dare un assegno di disoccupazione metterebbe un sacco di "furbetti", l’italia ne e’ piena, di beccarsi il sussidio e di ,lavorare in nero, darebbe una scusa alle aziende a dire" licenzio 100 persone, tanto prendono il sussidio", il paese andrebbe al collasso dopo 6 mesi. Perche’ non si e’ parlato di sussidio durante il governo prodi? Mi sembra strano che nessuno abbia ancora pensato di dare un sussidio ai clandestini dal primo giorno che sbarcano a lampedusa, a quando la proposta?

    • Di Uno che non ne può più di publicità (---.---.---.137) 7 marzo 2009 18:44

       Sai che ti dico, spero che ti troverai molto presto nelle condizioni di che non è nelle condizioni di pensarla come te. Povero illuso,
      ciao 

    • Di evbybe (---.---.---.185) 7 marzo 2009 20:33

      Ma sei vero o sei un cartone animato?
      ti licenzi da 1000 euro vai a 900 torni al lavoro ed il padrone te ne da 200 totale prendi 100 euro in più. e vivi con figli a carico senza sgravi, assegni familiari, copertura infortunistica ed assistenza sanitaria per te ed i tuoi .. ma davvero non sei un cartone animato?? od anche tu hai i capelli di tua sorella, il cervello di tuo fratello, ed i soldi della liquidazione di tuo papà? e sei proprietario del Mialn. perchè solo così saresti credibile.
      auguri davvero e di cuore auguri prima o poi la vita si presenta anche da te e ti vedo messo male ancora auguri.

  • Di Micionero (---.---.---.213) 7 marzo 2009 17:55

    Non se ne può più. Siamo stanchi di giornalisti super schierati dalla parte di chi non è stato capace di fare nulla e che sanno solo sparare a zero contro chi invece ci prova.

  • Di Franca (---.---.---.41) 7 marzo 2009 17:58

    Caro anonimo,
    non Le sembra che in Italia si debba dare priorità ad altre opere anzichè erigere quel monumento al nulla del ponte sullo stretto ?
    Condivido pienamento quanto scritto nell’articolo : mafia e camorra si stanno stropicciando le mani per dividersi i nostri soldi (di tutti gli italiani!)

  • Di evbybe (---.---.---.185) 7 marzo 2009 18:56

    incredibile mentre l’articolo argomenta i motivi alla base delle opinioni che esprime, e su questi ti aspetti contro argomenti per un opinione anche opposta e critica, così alla fine uno può capire meglio le cose e confermare o cambiare le proprie opinioni, le risposte che arrivano ti portano subito sul terreno del chi se ne frega io voto berlusconi e non i comunisti (tra virgolette). Ora in democrazia ci vuole pazienza e devi pure sentire gli insulti e mi batterò perchè queste persone abbiano sempre il diritto di farlo, così si capisce anche chi sono, ma ovviamente l’inutilità al dibattito di questo modo di fare è evidente. Ora non si può pretendere che ognuno abbia qualcosa da dire nel merito dei problemi, sia che lo faccia di proposito sia che non ne sia capace, ma è bene trovare questi scritti insultanti perchè ci fanno capire che gli ostacoli in questo paese non vengono purtroppo dai politici eletti ( se fosse così basterebbe non eleggerli più) ma derivano proprio da coloro che li eleggono perchè siamo noi che li vogliamo così. Furbi disonesti capaci di fregare gli altri e soprattutto che siano nemici del mio nemico. Ora in una società che nella disonestà, nella furbizia, nell’ignoranza come bandiera, individua e pratica il proprio vivere quotidiano non ci sono alternative: insistiamo ad avere idee, non rinunciamo per qualche insulto a continuare a dirle. io commento la frase di Tremonti sul "paragone" Roosvelt / Berlusconi in un solo modo: se uno, Berlusconi, dice le stesse cose di Roosvelt è una garanzia che le sappia anche fare? ovviamente no perchè come il pubblicitario Tremonti sa bene si nvoglia a cpmperare un prodotto ma la certezza che sia buono deriva solo dal provarlo.... e Mopntanelli continua ad avere ragione Berlusconi ? provatelo e poi come me lo eviterete...e pazienza perchè anche Montanelli che era sicuramente uomo di cultutra impiegò molto prima di capirlo a sua volta. quindi continuiamo continuiamo continuiamo ......

  • Di pipposolarino (---.---.---.163) 7 marzo 2009 19:02

    che una buona volta per tutte si smettesse di dire che tutto quello che si fa in sicilia e’ a favore della mafia.continuando di questo passo lasciamo la nostra bella isola ......all’ottocento.
    a chi dice che subentrera’ la mafia(cosa possibile),io rispondo:
    i prefetti sono collusi?
    i questori sono collusi?
    la polizia e’ collusa?
    non si puo’ pensare che in sicilia non si debba aprire un negozio perche’ si dovra’ pagare il pizzo.
    e allora che facciamo,andiamo a comprare il latte in emilia,perche in sicilia non ci sono piu’ negozi.?
    l’allora ’’defunto’’prodi si appropio’ del primo stanziamento di 900 ml di euro per il ponte,per realizzare(disse lui)
    cose piu’ importanti per la sicilia.
    qualcuno ha visto qualcosa di fatto con quei soldi?

    • Di evbybe (---.---.---.185) 7 marzo 2009 19:42

      strano parti dicendo che è possibile (o probabile?) che la mafia subentrerà, poi ti richiami all’opera dello stato (Prefetti, questori, polizia) per la lotta alla mafia, poi alludi che qualcuno non vuole i negozi in sicilia ma solo al nord, ed infine fai defungere prodi che prima ovviamente ha rubato soldi degli italiani dati ai siciliani e finiti nelle sue tasche. ma scrivi da solo o in gruppo e quindi il testo e la logica è a più mani e teste? altrimenti sbagli pensando che la mafia è un problema dello Stato, che per un pizzo non si agrave se il negozio almeno si fa e che in fondo la Sicilia e solo roba tua. se io dal nord ti dico no al ponte si al lavoro si alle forze dell’ordine permanente contro la mafia si ad un coinvolgiomento diretto di tutti gli italiani la Sicilia non è un luogo del mio paese ma un pezzo importante della mia cultura cosa mi rispondi. che sono un stronzo illuso di sinistra che insiste a volere qualcosa di meglio di quello che cìè? ebbene sì o si fa il ponte o si fanno le altre cose: una solla cosa puoi obbiettarmi che ne io ne te forse vedremo maiuna sicilia con il ponte (quanti anni ci voglionio? nè una sicilia senza mafia. ma dobbiamo dire questa cosa anche ai nostri figli? mah!! davvero se l’essere di parte "politica" diversa ci fa tirare fuori il peggio di noi anche sugli interessi comuni buonanotte

    • Di pipposolarino (---.---.---.163) 8 marzo 2009 16:08

      ho detto semplicemente che non e’ pensabile che siccome c’e’ un rischio mafia ,non si debba fare il ponte,oppure che se c’e’ il rischio di dover pagare il pizzo,non si devono aprire negozi.
      se il problema e’ questo,abbiamo i prefetti,i questori,la polizia che vigilera’.
      la mafia in sicilia C’E’,esiste .
      che facciamo allora emigriamo ?
      la societa reagisce,lo avrai visto anche tu,le denunce contro i mafiosi,oramai sono all’ordine del giorno,
      ma dobbiamo anche pensare ai tanti che hanno paura,che sono soggiocati dai delinquenti,non tutti sanno o possono reagire.
      e’ fuori dubbio che una parte di colpa e’ degli stessi siciliani,lo ammetto,se la mafia continua a fare il buono o cattivo tempo,ma solo di una piccola parte,non di tutti i siciliani onesti e laboriosi,che affrontano sacrifici a non finire,per vivere.

  • Di mabo (---.---.---.170) 7 marzo 2009 20:29
     
    Intanto complimenti all’autore dell’articolo che ha argomentato fatti che non possono essere smentiti.
    Vorrei poi rispondere a tutti i commentatori che scrivono esclusivamente utilizzando luoghi comuni privi di fondamento, che il male dell’Italia sono proprio loro, perché, pur non avendo strumenti sufficienti per l’elaborazione di concetti compiuti, si arrogano il diritto di “argomentare” su vicende che non conoscono, oltre a dare fiducia agli imbonitori, mediatici che ormai conosciamo a menadito.
    Le priorità, consolidate ormai da tempo (soprattutto nel contingente contesto di crisi economica), della Sicilia sono ben altre, ma forse i detrattori, degli argomenti sopra riportati non li vedono, accecati come sono dall’ideologia nullista di cui sono permeati i loro commenti.
    Le opere pubbliche in questa regione sono arretrate, le ferrovie lumaca, le autostrade obsolete e pericolose, gli edifici scolastici carenti, l’erogazione dell’acqua, in molti paesi dell’interno è limitata ad orari, quando c’è, il lavoro sottopagato e privo di garanzie è diffusissimo e potrei continuare.
    Il ponte dunque serve a nascondere, a camuffare una realtà ben diversa.
    Fumo negli occhi dunque che mi fa ricordare gli emigranti degli anni settanta, che pur vivendo situazioni di disagio, nelle città del nord o all’estero, quando tornavano a casa per le vacanze estive, lo facevano a bordo di automobili di grossa cilindrata per stupire i loro conterranei, quindi nel frattempo non è cambiato niente, sempre e solo fumo negli occhi.
    Vogliamo cominciare a diradare questa cortina fumogena e scegliere in modo più oculato ?
    Un saluto
    Mauro Bonaccorso 
     
  • Di roby (---.---.---.85) 7 marzo 2009 20:55

    pessimismo e rassegnazione

    IL NUOVO PARTITO DI CENTRO SINISTRA

    leggendo il suo articolo ho la prova che la mia idea della sinistra attuale e quello di un partito che porterebbe alla miseria nera gli italiani.
    tornando al ponte ; forse non sarà una necessita primaria ma ci solleva il morale pensare che gli itagliani non sono quella massa di beoti guarda telenovellas (come pensano certi intellettuali sessantottini)ma gente ancora capaci di grandi opere .(abbiamo costruito le cose piu belle al mondo).

  • Di dariogemello (---.---.---.110) 7 marzo 2009 21:58

    Probabilmente qualcosa nel mio cervello non va, non si spiegherebbe altrimenti il perché tutti parlano di destra o sinistra ed io non riesco ad intuirne la differenza (almeno qui in italia).

    Malgrado la mia demenza, se dovessi investire tanti miliardi probabilmente aggiusterei la salerno-reggiocalabria (perché attraversare lo stretto in 5 minuti se poi impiego 6 ore per andare da Napoli a Villa San Giovanni?).

    Impiegherei quei soldi per l’alta velocità nel sud.

    Investirei nell’energia alternativa tipo l’eolico o il solare come in Germania (paese notoriamente meno soleggiato del nostro) .

    Investirei nel rifacimento dell’impianto idrico e fognario del sud (a Napoli la metà dell’acqua potabile va persa dai tubi fatiscenti).

    Però io non sono molto intelligente in queste cose e fortunatamente in parlamento ci sono persone molto in gamba che sanno quello che fanno.

    Però mi ricordo che Berlusconi promise che la prima cosa che avrebbe fatto, sarebbe stata quella di eliminare l’immondizia da Napoli.

    Sarà, ma dalla finestra entra ancora una puzza...

  • Di Roberto Calabrò (---.---.---.130) 8 marzo 2009 11:37

    Non entro nel merito della questione Ponte, che è un’opera inutile e costosa ai fini del trasporto tra le due sponde. Tuttavia non me la sento di andare contro Berlusconi e i suoi, se dopo anni di governo di centro-sinistra (1996-2001 e 2006-2008), il Ponte è ancora in agenda e rimane un facile strumento di propaganda, come sottolinea il titolo di questo articolo.
    Il vero punto è che quando la destra governa fa apertamente cose di destra: pensa al nucleare per l’approvvigionamento energetico, mette in cantiere il Ponte (intanto iniziamo a sbancare e a distruggere i territori, poi l’opera rimarrà incompleta - la solita cattedrale nel deserto - perchè i soldi non ci sono, ma chi se ne importa...), riduce gli spazi di libertà dei cittadini, introduce le ronde che evocano brutti ricordi del ventennio fascista.
    Invece il centro-sinistra (o sedicente tale) non è mai stato in grado nei suoi anni al governo di attuare con forza una politica che fosse apertamente di sinistra: non si è accellerato sul solare e sull’eolico in maniera decisa, non si è sciolta la società "Stretto di Messina" che per 30 anni ha drenato fondi pubblici producendo solo studi e consulenze inutili, non si è completata la Salerno-Reggio Calabria, non si è provveduto a migliorare i trasporti su strada e su rotaia nè in Calabria nè in Sicilia, che rimangono il fanalino di coda dell’Europa.
    In altre parole non si è modernizzato il Paese. Quando un processo di modernità è avviato - vedi la vicina Spagna - poi è impossibile tornare indietro (al nucleare, al ponte...). Ma da noi destra e sinistra hanno concorso a tenere bloccato e arretrato il Paese per trent’anni.
    E adesso ci meravigliamo di Berlusconi e delle grandi opere?
    Berlusconi e il suo governo (e le sue televisioni e il conflitto di interessi) sono il frutto avvelenato dell’insipenza politica della sinistra e della sua classe dirigente.

    • Di Gualdo Tadino (---.---.---.155) 8 marzo 2009 22:49

      hai colto il cuore del problema nazionale odierno e hai perfettamente argomentato; i politici sedicenti di sinistra hanno abdicato per puro egocentrismo e culto della propria persona, non personalità!
      Mi riferisco a D’Alema premier per pura affermazione personale!
      Pertanto si pone il problema come uscire dalla morsa di questa falsa sinistra ed altrettanto falsa destra [leggasi il "liberismo di stato di prassi berlusconiana": far credere di impersonare/fare mercato, ma usare le concessioni di stato ed impedire la libera concorrenza nel campo dell’informazione televisiva: CENTRO EUROPA 7 Srl !].
      E la cosa [contrastare attuale destra e sinistra] essendo difficile richiede impegno, discussone, approfondimento; tutte cose che difettano in molti ns. amici di questa discussione.
      Soprattutto dovremmo prendere coscienza, una buona volta,che l’individualismo becero che affligge gli italiani e i Siciliani, in particolare modo, è una cattiva consigliera!
      Cordialità.

  • Di cecchenario (---.---.---.163) 8 marzo 2009 13:55

    Mi sembra d assistere alla versione rivista della famosa frase mariantonettiana "il popolo non ha il pane, dategli brioches". Ma c’e’ veramente gente cosi’ imbecille che spera in un New Deal partendo dal ponte sullo stretto di Messina?? No, non ci credo.....
    Ma questi esseri cerebrolesi, hanno mai provato a farsi un giretto sulla SA-RC ad agosto negli ultimi anni? Hanno mai letto di ferrovie con locomotori DIESEL in Calabria? Hanno mi fatto un salto sulla statale ionica SS18? Sanno cosa impiega un treno da Messina a Palermo o a Trapani, sanno come sono messe le strade in Sicilia?
    E’ surreale, e’ al dila’ della fantasia: ci manca solo che adesso ci vengano a dire che Gesu` e’ morto di freddo. Ma vogliono un elenco delle infrastrutture prioritarie in quell’area del paese? OK.
    Il porto di Gioia Tauro e’ diventato uno tra i maggiori scali per le merci provenienti dal far east, solo che i container sbarcati destinati alle altre regioni ITaliane, finiscono se gli va di lusso sulla SA-RC: prlare di un potenziamento delle ferrovie in quell’area e’ dire un’eresia? Vogliamo parlare degli acquedotti del meridione, che ce ne ricordiamo ogni anno quando si parla di siccita’? Vogliamo parlare di assestamento geologico di quelle aree, visto che ormai il mezzogiorno d’Italia subisce sempre piu’ un clima che e’ prossimo a quello subtropicale?
    Vogliamo parlare delle telecomunicazioni? E mi fermo qui, ma ci sarebbe tanto e tanto altro.
    Soprattutto qualche tonnellata di materia grigia da distribuire gratuitamente a gran parte del popolo bue. Vi rendete conto che siamo in C R I S I e che non ci sono soldi e quei pochi che sono rimasti devono essere usati nel miglior modo possibile??

  • Di Sen. Fernando Rossi (---.---.---.116) 12 marzo 2009 16:43

    Di Pietro ha diritto di pretendere dai banchieri europei e inglesi (?!) la leadership del centro-sinistra visto che era il più convinto della riemersa necessità di fare il ponte (come il mose, la Tav, i rigasificatori, le turbogas, gli inceneritori...pardon...i TERMOVALORIZZATORI i CIP6...e le grandi opere...). Grillo deve invece spiegarci perchè combatte l’unico movimento coerente con le cose di cui lui parla e porta invece voti a..... DIPietro.

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