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Gotham: inizia la seconda stagione

Il primo episodio della seconda stagione di Gotham, serie televisiva sui personaggi del fumetto Batman che si richiama anche ai vari film basati su tale fumetto, comincia con il giovane Bruce Wayne che, accompagnato da Albert, si sta dirigendo nei sotterranei della villa dove vive. Una porta con un codice, però, gli sbarra la strada. Un uomo di nome Zaardon beve una soluzione di colore blu e poi lo vediamo dare di matto in strada. Gordon lo arresta e lo manda ad Arkham.

Gordon, poi, viene licenziato per aver messo le mani addosso ad un suo collega. Più avanti vediamo Jerome, il futuro Joker, che parla con Barbara. Nella seconda stagione Oswald Cobblepot ha preso il posto di Don Falcone: ormai è un boss della malavita. Gordon va da Cobblepot per parlargli e trova lì anche Selina Kyle, la futura Catwoman.

Gordon chiede aiuto a Cobblepot per riavere il suo lavoro. Quest’ultimo gli chiede un favore in cambio ma Gordon rifiuta l’offerta. Gordon, successivamente si vede con Harvey Bullock, suo ex-collega alla polizia, che ora lavora come barista. Harvey è molto contento della sua nuova vita. Gordon poi vede anche Bruce Wayne, il quale gli consiglia di fare un azione malvagia per un bene superiore. Gordon, quindi, seguendo il consiglio del giovane Wayne, ripensa all’offerta di Cobblepot e va a riscuotere un debito per quest’ultimo. Successivamente la persona che aveva fatto licenziare Gordon viene sostituita e Gordon può ottenere il suo vecchio lavoro.

Intanto, avviene un incidente ad Arkham e sei detenuti scappano tra cui Barbara, che era detenuta lì per aver ucciso i suoi genitori. Theo Galavane e sua sorella Tabitha hanno permesso l’evasione dei detenuti. Verso la fine dell’episodio Bruce Wayne fa saltare in aria una porta nei sotterranei della sua villa, la porta suddetta, e una volta entrato trova una lettera di suo padre che parla di una probabile vocazione del figlio.

Gotham parla della lotta tra il bene e il male. Coloro che vogliono agire in nome del bene, spesso, devono scendere a compromessi per un bene superiore, come lascia intendere anche Bruce Wayne. I villain che vediamo nella serie, condannabili per tante loro azioni turpi ed indicibili, sono comunque persone estremamente intelligenti e da ammirare per la loro tenacia e determinazione nel perseguire i loro scopi.

Il personaggio che più affascina è Oswald Cobblepot, villain di impareggiabile astuzia e perspicacia, un villain oscuro e tenebroso, che sembra capace anche di azioni rivolte al bene altrui. Invece, Gordon impersona la rettitudine e la giustizia: l’uomo, però, è costretto a scendere a compromessi con il suo orgoglio e la sua dignità per riavere indietro il suo lavoro. Barbara è la classica femme fatale che è dotata anche di una perversa e sadica acutezza.

Sulla città di Gotham impera un alone di malvagità: la città sembra avere nel suo grembo i germi della spietatezza e della crudeltà. L’integrità e l’onesta sembrano avere davvero vita difficile a Gotham. In questa città “caliginosa” sembrano albergare le pulsioni più irrazionali come gli istinti più reconditi dell’animo umano.

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