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Google dedica un doodle speciale a Stanislaw Lem

Doodle veramente insolito quello che Google propone in homepage oggi. E' una dedica speciale a Stanislaw Lem uno dei più famosi scrittori di fantascienza, autore di Solaris. E in occasione della pubblicazione del suo primo romanzo, Il Pianeta Morto, avvenuta 60 anni fa, Google ci fa viaggiare in un mondo fantastico

Un doodle diverso dal solito quello di oggi, possiamo dire che è una vera passeggiata in un mondo fantastico. E di fantascienza si tratta, proprio perché il doodle è dedicato allo scrittore polacco Stanislaw Lem, considerato uno dei più importanti scrittori di fantascienza.

Il Pianeta Morto è il romanzo uscito per la prima volta 60 anni fa a cui il doodle si ispira. Appena arrivati sulla pagina di Google compare il logo in questo scenario fantastico, le illustrazioni sono ispirate a La Cyberiade di Daniel Mròz, dove trovate questo robot che ha bisogno di essere attivato. Allora premete il bottoncino che lentamente scende e da quel momento comincia un vero e proprio viaggio fatto di rompicapi divertenti, della durata di qualche minuto. Alla fine avrete una sorpresa.

Stanislaw Lem (Leopoli, 12 dicembre 1921 – Cracovia, 27 marzo 2006) era sì uno scrittore di fantascienza, la le sue opere sono pervase sempre da un tocco filosofico. Lem non si limitava al racconto fantascientifico, andava oltre, analizzando l'impatto che le nuove tecnologie e le scoperte scientifiche hanno sull'uomo, cercando di dare uno spunto di utilizzo per l'intelligenza artificiale, la biogenetica e le risorse energetiche.

"La fantascienza - affermò Stanislaw Lem in un saggio degli anni ’70 che lo portò ad essere radiato dall’Associazione degli Scrittori di Fantascienza Americani - è un genere appiattito tra due estremi: le ingenue inversioni del mondo reale e le facili invenzioni di mondi fiabeschi".

Il mondo che Lem decise di fabbricare, quello del suo capolavoro “irrazionale” (come da lui stesso definito) Solaris, non era né ingenuo né fiabesco, ma un’entità inconoscibile che ancora oggi stimola centinaia di interpretazioni. Lem stesso non riuscì mai a dare pienamente un significato alla sua opera prima, trasposta al cinema in due versioni di grande successo, quella sovietica del 1972 di Andrej Tarkovskij e quella americana del 2002 di Steven Soderbergh, con George Clooney, che non ottenne il successo della precedente.

La caratteristica più importante di Stanislaw Lem è la profonda riflessione esistenziale che è centrale in quasi tutte le sue opere, dove l’uomo è costretto a confrontarsi con se stesso, sia nella sua individualità che nella sua appartenenza ad una società, una cultura od un contesto, alternando realtà oggettive a realtà soggettive.

L’uomo di Lem affronta l’incomprensibile attraverso un viaggio interiore che lo porta a delle scelte rassegnate, dove prevalgono emozioni e valori soggettivi, quando, ad esempio, proprio in Solaris, un dio bambino (così definito perché sembra non aver ancora preso coscienza di essere tale), gioca con degli esseri umani trasformando i loro ricordi in persone reali.

Ma Lem era anche uno scrittore che aveva delle precise idee politiche, più evidenti nelle prime opere, come ad esempio Il Pianeta Morto, a cui Google dedica questo doodle speciale. Il romanzo è un esempio una forte critica al sistema sociale capitalista ponendo l’accento sul carattere autodistruttivo di un’ipotetica società basata sull’egoismo e sul desiderio di predominio, che prima di riuscire a procedere con i propri intenti di conquista, implode in se stessa.

Insomma, anche stavolta Google sorprende veramente tutti, facendo conoscere o riscoprire un grande personaggio come appunto è stato Stanislaw Lem.

Adesso vi lascio al vostro viaggio nel doodle e mi raccomando, fate arrabbiare il robot!

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