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Gli e-book reader schiacciano i libri hard-cover

I dati di Amazon: venduti 180 e-book ogni 100 libri cartacei

Non si tratta di un semplice trend temporaneo, come molti potrebbero pensare, ma di un dato di fatto: la diffusione dell’ebook sta crescendo esponenzialmente.
Amazon, il primo sito di e-commerce editoriale, nota la differenza. Ad aiutare questa diffusione, però, è stata anche la strategia di business del sito, il quale ha abbassato il prezzo del suo e-reader - Kindle - a 190 dollari. Questo per effetto della concorrenza con l’i-Pad.
 
Anche nel nostro paese la diffusione del libro digitale sta aumentando. Bruno Editore pubblica i dati relativi alla vendita del prodotto digitale e scrive:
 
"Dopo lo straordinario 2009 chiuso al +32%, i primi sei mesi del 2010 sono stati un vero e proprio turbine di novità e riconoscimenti, che hanno portato sempre più in alto la nostra popolarità su internet e nel mondo dell’editoria digitale".
 
I dati riportati sul blog sono molto chiari:
Ebook acquistati nel 2010: +30% rispetto al 2009
Visitatori Unici nel I semestre 2010: 7.051.867, pari a +23%rispetto al 2009  (5.710.038)
Pagine Viste nel I semestre 2010: 42.251.643, pari a +46% rispetto al 2008 (28.918.740)
 
Questa imposizione nel panorama editoriale è sicuramente dovuta a diversi fattori, dall’aumento dei dispositivi portatili che permettono la lettura (iPad, BlackBarry, PC...), alla vasta scelta di libri senza copyright - di conseguenza gratuiti - che è possibile trovare in rete.
 
L’e-book, però, viene anche accusato per il possibile collasso degli editori. Questa paura nasce dalla scelta di Adrew Wylie, agente letterario che ha da poco stretto con Amazon un accordo per la vendita diretta dei libri dei suoi autori, saltando così le case editrici.
 
L’accordo ha naturalmente causato preoccupazioni e polemiche d parte delle case editrici. Ciò è dovuto al fatto che tra i libri proposti dall’agente per il lancio della Odyssey Editions, compaiono autori noti come gli statunitensi Philip Roth e John Updike, il turco Orhan Pamuk e altri.
 
Se il progetto di Wylie dovesse avere successo, molti già pensano ad un possibile indebolimento dell’editoria tradizionale senza però considerare un elemento importante. Si parla di cultura multidimensionale, di crossmedialità e di editoria 2.0 e ciò significa che le nuove tecnologie, e di conseguenza i nuovi strumenti di lettura digitale, entreranno a far parte della nostra cultura come ha fatto il libro nella sua versione più classica. 

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