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Giuseppe Busacca dominus della Genesi, coop “pigliatutto”

L'imprenditore messinese, coinvolto nell'inchiesta Patti&Affari condotta dalla procura di Patti (Me) negli ultimi sette mesi si è aggiudicato sette appalti a Messina con ribassi fino al 100%

Giuseppe Busacca Giuseppe Busacca, arrestato il 19 agosto nell'inchiesta Patti& Affari condotta dalla procura pattese, è accusato di aver assunto personale segnalato da politici e amministratori in cambio dell’assegnazione del servizio di assistenza domiciliare disabili per il distretto D30 per l’anno 2012. Il personale assunto però a volte risultava addirittura privo dei requisiti di legge, profilandosi così gli estremi del reato di frode nell’esecuzione del contratto.

Inoltre il Busacca avrebbe posto in essere condotte estorsive nei confronti di alcuni dipendenti, costretti a sottoscrivere lettere di dimissioni preconfezionate sotto minaccia di non essere altrimenti assunti. Le stesse lettere venivano poi utilizzate per dissimulare i reali licenziamenti, evitando così di incorrere nelle penalizzazioni contributive previste dalla legge per tali casi e così integrando gli estremi del delitto di truffa aggravata.

All'imprenditore si contesta anche di avere stretto accordi illeciti con Michele Cappadona, amministratore di fatto della cooperativa Pegaso, al fine di turbare la libera selezione della ditta assegnataria del servizio di assistenza domiciliare agli anziani e telesoccorso nel comune di Patti per l’anno 2012.

Busacca contattava Cappadona per comunicargli l’intenzione di presentare un’offerta con ribasso minimo del 2% in cambio di future collaborazioni.

Ma chi è Giuseppe Busacca?

Un imprenditore dei servizi sociali a capo della Genesi, una cooperativa facente parte della Compagnia di Gesù, operativa sia nel versante tirrenico che in altre regioni la coop con 1.600 dipendenti

La coop di Busacca nel corso degli ultimi mesi, anche con offerte praticate al 100% di ribasso, si è accaparrata ben sette appalti banditi dal Distretto sanitario D26 e dal Comune di Messina.

I bandi del Distretto socio-sanitario D26 e finanziati dalla legge 328 riguardano il trasporto, per la durata di tre anni, nei centri riabilitativi e il trasporto disabili in 14 comuni ( Messina, Alì Terme, Alì, Fiumedinisi, Furci Siculo, Itala, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Rometta, Saponara, Scaletta Zanclea, Villafranca Tirrena) finanziato dalla legge 328.

Ci sono poi le tre gare per l'assistenza domiciliare agli anziani, per la zona nord, la zona centro e la zona sud della città dello Stretto, tutte vinte con ribassi del 100%.

La gara per l’assistenza zona centro, un bando da 1.312.946,67 euro e 45 operatori full time, si rivolge a 300 anziani e 33 famiglie multiproblematiche, ha visto quattro imprese concorrenti (in tre si erano presentati con il 100% di ribasso). Invece la gara per il servizio nella zona sud, bando che prevede lo stesso numero di utenti ma con budget da 1.252.358,89 euro e 46 operatori full time. Il 100% di ribasso, previsto dalla normativa, riguarda le cosiddette spese comprimibili e non interessa quelle del personale.

Segue il trasporto per portatori di handicap ai centri riabilitativi, in questo caso però, con un ribasso del 5% e infine Casa Serena, la casa di riposo per anziani con un ribasso del 5,17%, di poco superiore a quello del precedente gestore.

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