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Genova

1) "Infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto":

- I black bloc, a Genova nei giorni del G8, vennero visti e fotografati insieme con poliziotti. L’assalto al centro-stampa dei pacifisti, alla Diaz, venne effettuato anche per impadronirsi degli hard-disk con le foto.

2) "Lasciare che devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città":

- I black bloc vennero lasciati liberi di fare quello che volevano.
Vennero invece picchiati i boy-scout e i pacifisti cattolici.

3) "Dopo di che, massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale":

- Fatto.



4) "Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti":

- La vittima serve a provocare la reazione incontrollata degli oppositori e a proclamare quindi lo stato d’emergenza ("le maniere forti"). Nel ’77 il "movimento" cadde nella trappola. Nel 2001 no.
* * *
I principali mafiosi (Riina, Provenzano, Bagarella, Liggio, Di Cristina, ecc.) vennero assolti più volte dalla magistratura prima di Falcone (Bari giugno 1969, Catanzaro luglio ’74, ecc.). La giustizia siciliana era allora prevalentemente impegnata a perseguire altri reati (pubblicità "oscene", ragazze scollate, ecc.).
Solo dopo, con i "comunisti" Costa, Terranova, Ciaccio Montalto, Chinnici, e poi col pool di Falcone, emerse un settore di magistrati orientati a compiere il proprio dovere. Fino a quel momento, il livello civile dei magistrati siciliani era stato abbastanza lontano dagli standard occidentali. Questo contribuì notevolmente all’impoverimento della società siciliana, e ai numerosi omicidi (più di cento fra sindacalisti, comunisti e altri oppositori) perpetrati dalla mafia per mantenere il potere.
* * *
Non mi sembra che, su Genova, ci sia molto altro da dire. Si parla di commissioni d’inchiesta, ma è demagogia; l’Italia non è più credibile, su questi argomenti, come istituzioni. Come per i paesi del Terzo Mondo, la competenza è ormai delle Corti internazionali. E perché, d’altra parte, la destra dovrebbe fare le inchieste che la sinistra non volle quando poteva? Davvero una tragedia come Genova deve servire da motivo retorico a personaggi, come Di Pietro, che appena insediati nel proprio ufficio tolsero, per prima cosa, la targa che ricordava Carlo Giuliani? No, chiudiamola qui. Prendiamo atto. La destra è una destra fascista, on-europea. L’opposizione è, con ogni evidenza, inadeguata. Le istituzioni, i giudici? Velo pietoso. "Il coraggio, chi non ce l’ha, non se lo può dare", scrisse uno scrittore cattolico di questo Paese. No, le tragedie nostre - a quanto pare - dobbiamo risolvercele noi.
* * *
Noi, chi? Noi, una generazione. Non è il presidente Obama la cosa importante. E’ l’elettorato di Obama. Che c’era e c’è, solo che nessuno lo vedeva. Viviamo in un paese terribile, in cui una parte (minoritaria ma non trascurabile) della popolazione è ormai assestata su valori criminali e uccide il negro e picchia la ragazza. Ma molto più numerosi, grazie a Dio, sono gli italiani civili e buoni; e sono i giovani, e ogni giorno che passa prendono più coscienza. A loro ormai è affidato questo Paese.
Oh, la mia vecchia Sicilia, che pareva abitata - i tavolini dei bar, i circoli dei "galantuomini", i palazzi - da scimmie arcaiche, feroci ("I fimmini o’ su postu!") e tracotanti, quante in realtà ne nascondeva, di queste giovani forze, nel suo profondo! E come seppero farla emergere i giovani, quando ne venne il tempo! Franca Viola, Falcone, la primavera di Orlando, la Pantera: nessuna di queste cose era prevista, eppure avvennero tutte; nessuna fu mai persa del tutto, ciascuna per un tratto fu vincente.
Così sarà ora in questi anni, dappertutto. La diga è rotta, possono ringhiare e stridere, ma non fermare l’ondata. Genova, dopo Genova, andrà avanti. Non funzionano più le trappole dei Cossiga. Pietà per chi ha avuto paura, disprezzo per chi chiacchiera ora e prima non ha fatto. Noi, si va avanti.

Commenti all'articolo

  • Di MediaMan (---.---.---.92) 18 novembre 2008 17:34

    Ben detto... Anche la giustizia italiana come molte altre istituzioni non è più credibile e difendibile...
    Tutti veschi vecchi in posizioni chiave delle istituzioni italiane andrebbero allontanati o condannati al soggiorno obbligato in casa di riposo... Sono riusciti a rovinare e a sfasciare uno dei paesi più belli al mondo...

    • Di (---.---.---.142) 18 novembre 2008 18:40

      vecchio...è anche il nostro vecchio Orioles, dico nostro, nel senso di noi siciliani,oltre che anche degli italiani, l’italiani di sinistra in perfetta buona fede ingannati da bravi falsari storici come il nostro orioles riccardo vicedirettore negli anni ’80 di quella rivista " I siciliani" che spopolò nelle cronache italiane dell’epoca per aver diffuso una campagna di verità sulla mafia e le mafie poi spenta , sul finire dell’’84 - anno peraltro dell’ultimo atto del penultimo ciclo di stragi "stabilizzanti", - dagli spari in via dello stadio a Catania, oggi via Giuseppe Fava, dal nome dell’assassinato. Un eroe comunista che sostenne la guerra praticamente da solo mentre lei e lo stesso figlio di lui, Claudio, fuggiste da incapaci di raccogliere l’eredità politica. Venia per il giovane e inesperto rampolloma il vice che fece? Mille buone ragioni probabilmente c’erano per non spingere quel fenomeno in un atto politico decisivo e deciso, allora i comunisti con ruoli istituzionali c’erano ancora e onestamente non comprendo perché li virgoletta. fa il verso a Berlusconi o fa il verso a sé stesso? Il detto dello scrittore italiano che cita lo attribuisca per primo a se stesso, il vecchio cantore dell’epopea di Orlando, Pintacuda e di altri democristiani. Mi dica quale ruolo importante ha avuto La Rete in Sicilia o in Italia, per piacere. Se non fare da modello a Veltroni? E provocare privamevere che furono solo stagioni. A Catania Bianco, dopo essere stato il sindaco della "primavera" catanese, andò a fare il ministro che a Napoli sotto il governo D’alema, fece come Scajola a Genova, anzi proprio qualche mese prima che a Genova fu a Napoli durante la manifestazione dell’autunno 2001 che la le forze dell’ordine interno, usarono la stessa irruenza, per usare un termine rispettoso delle forme contro i manifestanti. E veniamo così al black block, vada su wikipedia a leggerselo, chi sono e cosa non sono,

      cosa è?
       

      una jacquerie socialista e anarchica, poiché il socialismo è necessariamente anarchico altrimenti è un psi, un pc, un psd, un pf, una serie di azioni spontanee rappresentative, un azione socialista e spontanea dove non c’è niente di preparato al centro perchè del centro si è fatto a meno, e questo a lei fa molta paura, fa paura a tutti noi, come fa paura agli intellettuali organici didi sinistra in mezza italia

      cosa non è?

      quello che quelli come lei pensano o fanno finta di pensare cioè dei fantocci messi li dalla polizia...che poi la gendarmerie nostarna sia particolarmente infame come infame spesso sa essere il nostro tanto "buono" popolo e capace di raggiri come quelli denunciati dalla stampa massimalista (la pravda) è possibile, ma definire il black block come un gruppo organizzato o un partito magari ispirato dal vecchio della montagna incantata, per niente rappresenta il reale gioco delle parti.
      A un evento precedente i giorni di genova va ricordato: si bloccò nel porto di Ancona a colpi di manganello e rispediti indietro ( vilazione del diritto comunitario) gruppi di manifestanti provenienti dalla grecia e da oriente, in quell’occasione vennecolpito anche il sindaco di ancona: era una colonna greca di comunisti meglio avvezza a certe furbizie delle polizie mediterranee (o meglio cilene) e ai macchinamenti tanto familiari ai nostri governanti ad ogni livello della loro a putibonda organizzazione tentacolare . 
      Anche li c’è anarco terrorismo. Saluti

    • Di Vincenzo Ferrara (---.---.---.142) 18 novembre 2008 18:44

      dimenticavo....o meglio non vedevo smiley 

      ciao-ciao by V.F.

    • Di riccardo orioles (---.---.---.103) 27 novembre 2008 17:10

      Mah. Abbiamo continuato anche dopo la morte di Giuseppe Fava. Mai smesso. Avvenimenti (1989), I Siciliani nuovi ( 1993), , La Catena di San Libero (1999), Casablanca(2006), Ucuntu (2008)... NOn c’e’ stato un momento in cui abbiamo smesso, non per fare un favore a questo o quel politico, ma semplicemnte perche siamo persone civili e Siciliani veri. Alla faccia dei mafiosi, dei vigliacchi, e anche degli imbecilli (siciliani e non) buoni solo a cacare cazzate senza mai muovere le chiappe da dove stanno, e stanno bene. Non ti rispondo per risponderti - agli imbecilli non si risponde - ma solo per mandarti a fanculo.
      (riccardo orioles)

  • Di paolo (---.---.---.153) 18 novembre 2008 22:28

    Per quanto possa far lavorare la mia fantasia, non riuscirò mai mettere insieme i black block distruttori delle capitali di mezzo mondo con le nostre forze dell’ordine, al di là di tutte le forzature e devianze subite nel G8 di Genova.
    Mettetevi nei panni di chi ha vissuto quelle giornate, dall’una o dall’altra parte.
    Ero terrorizzato a gurdare quelle scene dalla TV.
    Quando si arriva agli eccessi poi superare il limite è un batter di ciglia...
    La colpa è dell’uomo, ne di destra ne di sinistra.....


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