Gaza: "Niente Tregua, non c’è crisi umanitaria"

Ladolceirma, altrimenti detta Tzipi Livni, di mestiere “ministro degli esteri istraeliano”, in trasferta odierna a Parigi, incapsulata in una giacca bianca con gonna e girocollo nero, sfoderando un ammaliante ed ineffabile sorriso, ha esclamato: “niente tregua, a Gaza non c’è crisi umanitaria”.
Perbacco, ha aggiunto, la proposta avanzata dalla Comunità Europea di effettuare una tregua di due giorni, è proprio “irricevibile”.
Poi, sottovoce, con tono seducente, agli attoniti presenti tra cui anche il presidente francese Sarkosy, ha meglio precisato: “la situazione umanitaria a Gaza è sotto controllo”... dei missili aerei, ovviamente.
I quali, da vere e proprie bestie intelligenti, ma in maniera molto dolce, in sei giorni hanno solo ucciso 405 persone e provocato oltre 2000 feriti, di cui oltre un terzo civili… a parte le immani distruzioni infrastrutturali ed abitazioni.
A far due rapidi conti la dolceirma ha proprio ragione.
I morti, feriti e mutilati, ad ora complessivamente provocati rappresentano solo una quota veramente minimale, irrisoria di fatto, della popolazione tutta residente nel territorio di GAZA.
Infatti, sono pari solo ad uno striminzito 0,166%.
Una vera quisquilia, una beata bazzecola... quasi, quasi ne muoiono di più con i festaioli botti di Capodanno
E, poi, in una zona i cui cittadini soffrono da lungo tempo fame e sete (causa il rigido blocco messo in opera dall’esercito israeliano), è certamente preferibile una immediata e provvidenziale morte… distillata a piccolissime dosi numeriche, che una lenta, dolorosa ed angosciante “suicidio” dovuto all’inedia.
Cara dolceirma, parole sante, da vera e propria benefattrice. La colpa e di questa “vecchia Europa”, sciocca e vecchia signora, che, pur avendo vissuto gli orribili scannamenti del 15/18 e del 39/45, non impara proprio mai a farsi gli ….azzi suoi.
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