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"Gabbie salariali": intervista a Luigi Angeletti segretario generale della U.I.L.

"Le gabbie salariali sono solo una stupidità"! A dirlo, alla nostra Redazione, è il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che esclude anche ipotesi di “autunno caldo”. Non ci sara’ nessun corteo ma solo preoccupazione per chi vive del proprio lavoro. Dunque l’autunno non sarà caldo, ma c’è il rischio che sia assai tiepido, per non dire fin troppo “freddo”!

L’Italia a "busta paga", i lavoratori dipendenti, gli operai salariati - che Lei e la sua O.S. rappresenta - reclamano stipendi adeguati al costo reale della vita e non a quello presunto dettato da indici "fasulli" e statistiche di "parte"! Insomma, il mondo del lavoro sarebbe ben favorevole ad un ritorno alle "gabbie salariali". Un suo parere su questa proposta. "Sono una stupidaggine che si applicava in Italia e in Urss negli anni ’50: due esperienze che si sono estinte negli anni ’90 positivamente nel nostro paese e in ben altro modo nell’Unione sovietica. Nessuno riesce a dire come potrebbero essere applicate".


Ed un ritorno alla "scala mobile" - auspicata sempre dalla base, da chi cioè lavora negli uffici e nelle fabbriche a fronte di contratti nazionali a dir poco "miseri" - anche questa secondo Lei è una stupidaggine? "E’ anche questa una stupidaggine, perchè il salario e le retribuzioni compensano il lavoro come si fa e non dove si fa. I politici dovrebbero essere un pò più attenti quando affrontano problemi salariali perchè sono questioni fondamentali per chi vive solo del proprio lavoro. D’altronde non c’è nessun imprenditore italiano o associazione di imprese favorevole a un’idea del genere e un motivo, evidentemente, ci sarà. Quello che dovrebbe fare il governo è sostanzialmente applicare, per quanto lo riguarda, il modello contrattuale che ha sottoscritto anche nella sua figura di datore di lavoro. Il nuovo modello contrattuale offre una grande flessibilità che garantirà aumenti salariali in funzione della produttività: e questo dovrebbe essere più che sufficiente per rilanciare la competitività dell’azienda Italia".

Se non fossimo al cospetto del Segretario Generale dell’Unione Italaina dei Lavoratori, queste sembrerebbero parole dettate da Confindustria o nella peggiore delle ipotesi dal Governo, ma mai parole pronunciate da un... "sindacalista"!

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