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Friuli Venezia Giulia tra McDonald’s e Centri commerciali. Quale futuro?

Questo è il tempo del progresso regresso.
Un progresso che non si concilia né con principi fondamentali per una società solidale ed equa, né con la dignità della persona prima e del lavoratore poi.
Un progresso che comporta valanghe di cemento che offuscano ogni spazio verde, ogni spazio vitale, ogni spazio sociale.
 
Il cemento con i relativo indotto, mafia, politica e clientelismo è il grande nemico di questa epoca.
 
Cementificazioni bestiali hanno devastato l'Italia meridionale, ma ora attentano anche alla vita di quel nord Italia che si è reputato, con grande spirito di cecità, immune dalla cattiva politica che ha affossato il Sud. Le mafie sono sbarcate nel Nord Italia perché hanno depredato il Sud, il Sud non offre più nulla da mangiare, e le mafie seguono il capitale ed il capitale è nel nord Italia.
 
Ed ecco attentati, infiltrazioni, clientelismo, omertà.
Mafie che in tempo di crisi sono destinate a divenir ancora più potenti, almeno a livello di controllo sociale. Perché hanno a disposizione grandi quantità di danaro, e viste e rilevate le mancanze di liquidità di molte banche, ecco le mafie sostituirsi alle stesse.
 
Basta poco.
Un sì od un no può cambiare le sorti non solo di una vita individuale ma dell'intera collettività.
Il Friuli Venezia Giulia è una regione ricca. Ricca di aziende, ricca di storia, ricca di cultura, di tradizioni ma anche di tante sofferenze. La crisi batte i colpi anche qui.
 
Per esempio Monfalcone si sta svuotando.
Troverete cartelli con scritto affittasi e vendesi ovunque.
Vetrine vuote, attività abbandonate.
Gorizia nelle ore serali è deserta.
Trieste vede i negozi ed i bar essere sempre più vuoti.
Udine e Pordenone lentamente seguono questa strada.
Non si hanno i soldi da spendere, manca il lavoro, e la gente rimane a casa.
 
Eppure in tempo di crisi sembrano non mancare le follie di cementificazione.
A breve apriranno due nuovi Mcdonald's in regione.
Uno a Gorizia uno a Monfalcone.
 
Mentre in Bolivia, Iran ed Islanda hanno dovuto letteralmente chiudere, perché boicottati, in Italia continuano ad aprire. Stesso discorso vale per i centri commerciali. Sembra che arriverà l'ennesimo nelle vicinanze di Monfalcone, tra Pieris e Begliano. Il cui progetto è stato sostenuto con una delibera votata all'unanimità dal consiglio comunale del comune di Pieris-San Canzian (Comunisti Italiani e Rifondazione comunista compresi oltre a PD e centro-destra). Come dire, questo progresso, a livello istituzionale, non ha più alcuna opposizione.
 
Molti potranno dire che McDonald's e centri commerciali porteranno posti di lavoro, altri che faranno circolare ricchezza.
Nulla di più falso.
 
Se posti di lavoro vi saranno, saranno precari con turnazioni esasperate e stipendi ridicoli, e saranno attività che uccideranno altri posti di lavoro, perché questi colossi, che hanno letteralmente invaso il Friuli Venezia Giulia, comporteranno la morte di quelle radici tradizionali e culinarie storiche che hanno fino a questo momento resa nota l'Italia ovunque, lo stesso dicasi per le piccole attività commerciali, artigianali, che giorno dopo giorno, non reggendo la concorrenza sleale come operata da tali paladini del progresso regresso, che con il nuovo decreto libera orari, hanno di fatto comportato una sberla enorme alle piccole attività, sono destinate a divenir memoria vissuta; per non parlare della questione socialità. I centri commerciali si sono sostituiti alle piazze, al tradizionale passeggio, a quel vivere con lentezza, comunicare con lentezza, che la società di oggi giorno ha ucciso nel nome di un profitto che ha come scopo primario quello di rendere l'uomo servo del consumo.
 
Se a ciò aggiungiamo tutte le nefandezze che si celando dietro determinate multinazionali, come la distruzione delle foreste pluviali in Amazzonia, lo sfruttamento sul e nel lavoro, cause che hanno determinato in Bolivia una forte campagna di boicottaggio contro il Mcdonald's, verrebbe da dire, ma perché si deve continuare ad insistere su questa via?
 
Perché non dire basta al cemento selvaggio?
Strade, rotonde, parcheggi, costruiti ad hoc per i centri commerciali, vedi l'Emisfero di Monfalcone per esempio, cibo non sano che annienta quella cucina splendida e tradizionale che caratterizza ogni terra, ogni regione di questo non più bel paese, è questo il futuro del Friuli Venezia Giulia?
Centri commerciali e McDonalds's ovunque?
Perché non investire per e sul territorio?
Perché non sostenere le attività tradizionali e artigianali?
Vedere ed assistere senza nulla poter fare, alla trasformazione di attività di laboratorio di artigianato in parcheggi, vedere centri storici splendidi degradati o ristrutturati a metà, vedere campagne cementificate, violenze contro la natura in continuazione, assistere alla lenta morte di quelle tradizioni portate avanti da generazioni, reca grande senso di rabbia.
 
Il progresso se tale deve essere, ebbene non può che essere e divenire sostenibile e conciliabile con la storia e la tradizione culturale, culinaria, artistica e storica di una terra. Deve armonizzarsi con la natura, con l'ambiente, con un modo di vivere oltre ogni consumo inutile e fuorviante.
Perchè un giorno quei centri commerciali chiuderanno.
Quei parcheggi resteranno vuoti.
Diverranno luoghi degradati ed abbandonati.
E per cosa?
Per aver arricchito per qualche tempo le tasche di quelle persone, poche, che non vivono questa terra?
Che speculano e creano profitto solo per spirito di profitto?
Ora è il momento del Friuli Venezia Giulia, poi sarà il momento di qualche altra terra.
Forse dalla Bolivia qualche insegnamento dovremmo apprenderelo, prima che sia tardi.
Sempre che non sia già tardi.
 
Marco Barone

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.27) 12 marzo 2012 12:56

    Aggiungo precisazione come inviata dal PRC di Gorizia

    Si precisa che sull’adozione della variante il PRC ha votato contro, unico

    voto contrario nel consiglio comunale di San Canzian d’Isonzo. L’eletto

    nella lista dei comunisti italiani Sergio Cosolo da più di un anno non

    ha la tessera del Pdci e nei fatti è con il PD. Sulla questione centro

    commerciale il centro sinistra si è rotto. Alle elezioni di maggio IDV,

    SEL, FDS-PRC-PDCI e una lista civica di sinistra presenteranno un

    candidato sindaco alternatiovo ed in contrapposizione al Partito

    Democratico.
    Infine mercoledì scade l’ultimo giorno utile per

    presentare le osservazioni e le oppozioni alla variante ti giriamo un

    fac-simile. in questo ultimo mese il comitato contro il centro

    commerciale, le associazioni ambientaliste in primis il WWF, e los

    chieramento di sinistra che si presenta alle elezioni comunali hanno

    promosso la raccolta delle firme per la presentazione di diverse

    osservazioni alla variante. Probabilmente l’approvazione definitiva

    della variante avverrà dopo l’estate.

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