Foggia, giro di tangenti. Nella rete anche architetto lavori pubblici?

“Il cliente di questo ufficio legale non è stato raggiunto da alcun avviso di garanzia. Ad ora, non pare essere indagato, né vi è niente a suo carico.”

Queste le prime dichiarazioni dell'avvocato Gianluca Ursitti, difensore del geometra ed architetto Nando Corvino, funzionario dell’assessorato ai lavori pubblici presso il Comune di Foggia, sentito da Stato Quotidiano all'indomani delle indiscrezioni trapelate, che danno il nome del pubblico ufficiale inserito nell'ambito dell'indagine della locale Procura della Repubblica sul giro di tangenti per l'occupazione del suolo pubblico a Foggia.

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“Non c'è niente a carico del mio cliente – ha ripetuto Ursitti – che per altro non è stato chiamato in Procura per essere interrogato, né vi si è recato. Ma in seguito alle recenti indiscrezioni spontaneamente ha dato mandato ai suoi legali del deposito di una informativa nella quale si mette a disposizione degli inquirenti e di chiunque lo voglia sentire per spiegare la sua assoluta estraneità a qualsiasi ipotesi di reato in merito all’indagine. Nella stessa giornata - prosegue Ursitti - Nando Corvino ha deciso di mettersi in aspettativa non retribuita dal suo incarico presso il Comune - conclude - autosospendendosi per ragioni di opportunità.”

Ci si potrebbe chiedere, dunque, se si tratti di una procedura interna intorno al quale si sarebbe montato un gigantesco caso, magari al limite del ridicolo.

Intanto sono stati convocati dagli inquirenti, per essere interrogati, altri cinque costruttori, dei quali solo uno avrebbe fornito elementi utili alle indagini.