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Film sul G8 di Genova. Ma la copia della sceneggiatura è inviata solo alla polizia

“Diaz - Non pulire questo sangue (Don’t clean up this blood)”.
 
Questo dovrebbe essere il titolo del film sulla notte tragica e violenta e repressiva vissuta il tra il 21 e il 22 luglio 2001 alla scuola Diaz durante il G8 di Genova.
 
Film che verrà realizzato da Procacci con un budget circa di 7 milioni di euro, finanziandolo con i francesi di Le Pacte (gli stessi con cui ha prodotto “Habemus Papam”, di Moretti) e i romeni di Mandragora. Daniele Vicari incomincerà le riprese a giugno.

Ma il comitato Verità e Giustizia per Genova denuncia, giustamente, che "Apprendiamo dai media che la casa di produzione Fandango sta per cominciare le riprese di un film sulla notte della Diaz, la violenta irruzione della polizia di stato del 21 luglio 2001 conclusa con decine di persone ferite, 93 arrestate sulla base di prove false e sfociata in 25 condanne in secondo grado per funzionari e altissimi dirigenti di polizia. Domenico Procacci, fondatore della Fandango, ha informato di avere inviato al capo della polizia una copia della sceneggiatura e di essere in attesa di incontrarlo. Ne siamo sorpresi e preoccupati, perché Procacci non ha fatto altrettanto con noi, nonostante contatti e sollecitazioni. Eppure siamo stati coinvolti personalmente, o con i Comitati che rappresentiamo, nella vicenda Diaz e in tutte le inchieste e i processi seguiti al G8 di

Genova del 2001. Fandango è naturalmente libera di agire come crede, ma siamo sconcertati
dalla sua scelta di mostrare preventivamente la sceneggiatura al capo della polizia e non a chi fu vittima delle violenze degli agenti quella notte".

 
Procacci da parte sua sostiene che: "non è un film schierato, racconta quello che è successo lì dentro e i fatti sono fatti. Non è contro la polizia, anzi sarei contento se collaborasse. Sono in attesa di incontrare il dottor Manganelli al quale ho fatto avere la sceneggiatura".
 
Sarà un film di parte, questo è chiaro.
 
Sarà uno schiaffo dato al movimento no global, alle compagne ed ai compagni che hanno subito la violenza di Stato.
 
Ma, come molti sapranno, a Genova in particolar modo dal 18 al 24 luglio 2011, vi saranno seminari internazionali e forum dell'intero movimento per discutere sul che fare, cosa fare, per contrapporsi alla crisi del sistema globalizzato.
 
Vi saranno forum sul lavoro, sulla scuola, sui beni comuni ed in particolar modo il 21 luglio probabile manifestazione per Carlo.
 
Per ricordare a tutti e tutte che Carlo è vivo ed è con noi.
 
I tentativi di crear provocazioni in quei giorni ci sono tutti. 
 
Vedi anche il libro di Imarisio, lanciato in pompa magna da Repubblica nonchè dal Corriere della Sera, che è a dir poco provocatorio.
 
Ma non si cadrà nel loro tranello.
 
In quelle giornate si andrà oltre.
 
Si andrà oltre la repressione di Genova, si andrà oltre le provocazioni figlie dell'autoritarismo e delle violenze di stato nello Stato.
 
Si andrà oltre, per organizzare un grande movimento di lotta,con contenuti e sostanza e tanta e viva discussione.
 
Senza dimenticare il passato recente ed ancora vivo, senza cadere nelle provocazioni volte a destabilizzare e dividere un movimento che vuole ritrovarsi che deve ritrovarsi e che si ritroverà presto a Genova.
 
Film, libri, articoli della Stampa di Stato, non riusciranno nell'intento di dividere ciò che ora sta nascendo.
 
No, non ci riusciranno.

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