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 Home page > Tribuna Libera > Ferrara e Minzolini: censuratemi se potete

Ferrara e Minzolini: censuratemi se potete

"Non pretendo tanto e non sono in clandestinità, non trasmetto in un paese occupato, però questo piccolo spazio che professionalmente voglio occupare, anche in nome del servizio pubblico, quindi nell'interesse di tutti coloro che mi guardano, può essere usato per riflettere tutti insieme su un paese strano. Io non faccio guasconate, io sono un normale giornalista, sono un cittadino di questo Paese e ho un temperamento e una certa libertà di tono. Sono schierato, direi che sono schierato (...) io sono un po' schierato, lo confesso, cioè penso che il paese ha una storia e che dentro questa storia bisogna essere con sincerità, con rispetto per gli altri, chiari nel rappresentare ciò che si pensa".

Così esordiva Giuliano Ferrara nell'intervista condotta da Susanna Petruni durante il Tg1 del 13 Marzo 2011, un giorno prima dell'esordio della mini trasmissione "Qui Radio Londra" condotta - appunto - da Giuliano Ferrara.

Una trasmissione di appena una manciatina di minuti che fa guadagnare ogni sera ben oltre 3mila euro al conduttore.
 
Conduttore che si è appropriato dello spazio pubblico per sciorinare privatissimi punti di vista, mala informazione ed una presenza del tutto imbarazzante sulla rete televisiva Rai, che sta collezionando più scandali ed abusi di tutta la storia televisiva italiana.

Tremila euro a sera per una trasmissione senza senso. Che non aggiunge nulla all'Informazione. Almeno, a quella con la "i" maiuscola. Una trasmissione che sembra la lunga mano del premier Silvio Berlusconi proiettata oltre le reti televisive private di cui è proprietario.

L'occupazione di uno spazio che dovrebbe essere "pubblico" e che invece diviene privato. Privato nel senso dell'utilizzo intrinseco dei contenuti e privato di qualsiasi contenuto informativo condivisibile.

Uno spazio che costa ai telespettatori centomila euro al mese. Ed i telespettatori, sono quelli chiamati a pagare quel canone scandaloso evaso dalla maggior parte degli ambienti politici. Persino Berlusconi dichiarò che "non deve essere pagato".

Sicuramente abbiamo uno strumento democratico che si chiama "telecomando" attraverso il quale possiamo decidere se seguire o meno un inutile tiritera spesso perfino sgrammaticata o addirittura farcita da paroloni che non hanno alcun senso.

Ma il dato di fatto è che i fruitori del cosidetto "servizio pubblico" si ritrovano a patire la contraddizione di un servizio che pubblico non è più da tempo immemore, visto l'utilizzo che se ne fa. E' nota ad esempio, l'abitudine del Direttore del Tg1 - peraltro sotto inchiesta per peculato, abuso d'ufficio e mancato adempimento di una ordinanza del Giudice che prevedeva l'immediato reinserimento al lavoro della giornalista Tiziana Ferrario - di trasmettere dei redazionali a solo uso e consumo diciamo..."interno".
 
Per esternare - solitamente - il proprio personale disappunto non appena la libertà di informazione o qualche nuovo evento nel mondo della politica, intaccano in qualche modo l'aurea del primo ministro più chiaccherato ed indagato degli ultimi 150 anni.

Sono molti i telespettatori italiani che non apprezzano "Qui Radio Londra" ma che devono subirlo o al limite scegliere di cambiare canale. Democraticamente.
 
Considerando il contenuto scadente nell'assurdo di queste mini trasmissioni pagate a peso d'oro - scandalo ancor peggiore dell'inutilità delle stesse trasmissioni - viene da chiedersi perchè mai si debba pure pagare.

Il canone, dovrebbe essere un contributo da versare affinché il servizio pubblico televisivo possa svilupparsi verso contenuti sempre migliori. E non certo per dare spazio a personali visioni delle cose e dei fatti senza un minimo di indipendenza dal governo in carica.
 
Ferrara, un ex comunista militante che si tramuta in "liberale" di centro destra al soldo del premier del momento. Suo fidato cavaliere pronto alla lotta pur di imprimere fino all'osso un'idea di "ragione di Stato" fondata spesso sull'aberrazione dei contenuti.

Più che continuare a parlarne in questo articolo, preferisco "regalarvi" alcuni video che riprendono Giuliano Ferrara in alcune sue "esternazioni" degli ultimi tempi ed un video di un editoriale di Minzolini al Tg1

E fare una cosa che sento profondamente: mi dissocio pubblicamente da certi "colleghi". Che forse potranno "censurarmi" se il Ddl anti intercettazioni verrà approvato così come vorrebbe la maggioranza di Governo. In quel caso, farò in modo che la libertà di Informazione e di pensiero possa in ogni caso essere rispettata. I metodi di certo non mancano.

Buona visione e buona riflessione.

 

VIDEO:

Minzolini
 
Ferrara: "Silvio sei un eroe"

Ferrara contro la Bocassini, puntata del 4 Ottobre 2011

Viva Marchionne, puntata del 3 Ottobre 2011

"Caro Cavaliere, venda"... Puntata del 29 Settembre 2011

Ferrara e "l'iperbole" su Vendola

Ferrara sfotte l'imprenditore Della Valle

Un articolo apparso su "Sicilia Informazione" su Ferrara e Minzolini

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.91) 16 ottobre 2011 16:59

    Grazie Emilia del pensiero che hai avuto, ma mi rifiuto di guardare i video che alleghi all’articolo perché sono sicuro che contengono uno spettacolo rivoltante, mi è già difficile sopportare la partigianeria di un giornalista di sinistra figuriamoci quella di un trasformista di destra.
     Tra tutti i balzelli che sono costretto a pagare il più odioso è certamente il canone rai. Migliaia di ore di spettacoli insulsi e disgustosi o di propaganda filogovernativa e bisogna pure pagare!!!

     A margine ti propongo una domanda puramente ipotetica sul nostro eroe: in un ipotetico regime socialista in Italia, cosa sarebbe potuto diventare uno come Giuliano Ferrara, dotato di corsia preferenziale in quanto figlio d’arte, nonché ben fornito di scaltrezza e - a dispetto del fisico - di notevoli capacità alpinistiche?
     Io me lo immagino un Lavrenti Beria.

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.2) 16 ottobre 2011 17:57
    Emilia Urso Anfuso

    Un Ferrara/ Berija? La vedo dura, se non impossibile

    Altri tempi, altra Storia, altri spessori...

    Peraltro, oltre il problema di vedere/non vedere la trasmissione ogetto del mio articolo e sperando - come sembra - che venga spostata nel palinsesto del primo pomeriggio - ne esiste uno, incontrovertibile: in ogni caso, Ferrara resta dov’è, anche cambiando fascia oraria, e quest’anno in realtà sembra che il contratto sia aumentato... 5.000 euro a puntata. 1.000 al minuto di oscene corbellerie senza senso.

    Quei soldi, anche se buttassimo gli apparecchi televisivi, li continueremo in ogni caso a versare...

    E lui, continuerà il suo personale massacro contro tutto e tutti, e persino contro se stesso che ci piaccia o no. Almeno, finchè permetteremo le aberrazioni di un Sistema che permette l’impossibile. Ad esempio un capo di governo che se da un lato controlla le tv di Stato per nomina popolare alle elezioni, dall’altra controlla il resto per esserne titolare...

    Un caro saluto

  • Di paolo (---.---.---.79) 16 ottobre 2011 18:42

    E perché censurarli ? Un giorno potremo farli rivedere ai nostri posteri e dimostrare che individui di questo genere sono esisisti realmente .Chissà che non serva a qualcosa .
    ciao

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.2) 16 ottobre 2011 18:47
    Emilia Urso Anfuso

    Ciao Paolo: ma infatti io NON ho scritto "cesuraTELI" se potete...Bensì censuRATEMI.

    Ma forse lo hai capito e sono io che ho capito male il tuo commento smiley

    Un caro saluto

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.2) 16 ottobre 2011 18:47
    Emilia Urso Anfuso

    p.s. peraltro concordo con te. I posteri sappiano...

  • Di paolo (---.---.---.24) 17 ottobre 2011 14:45

    Hai ragione Emilia . Ho fatto casino .Il commento ha frainteso ed è venuto fuori un aborto senza capo né coda che nulla centra con il senso del tuo articolo.Ti prego di scusarmi.
    E’ vero che questi cialtroni stanno tentando di mettere la mordacchia all’informazione libera , ma non ci riusciranno.
    La considerazione era: semmai sarebbero loro da censurare ,loro che stanno utilizzando il servizio pubblico per loschi scopi privati . Ma se potessi scegliere io non censurerei neppure loro, li lascerei liberi di agire , anche a discapito del danaro pubblico ,perché un giorno ,quando questo paese recupererà un briciolo di normalità ,sarà possibile ritrasmetterli come documenti che descrivono il servilismo di pseudo giornalisti venduti alla mercé del potente di turno.
    ciao

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.159) 17 ottobre 2011 15:17
    Emilia Urso Anfuso

    Tranquillo: avevo capito smiley

    E per il resto, concordo

    Buona serata

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