Facebook e Aberdeen vs Nirvana: censurano Nevermind e Kurt Cobain

È il bambino che va incontro al dollaro nuotando in una piscina californiana ad essere oggetto della violazione dei termini d’utilizzo del social network più usato al mondo.

L’ormai leggendaria copertina di Nevermind dei Nirvana, icona della musica grunge che più di 25 milioni di giovani e non hanno stretto fra le mani, ha fatto scattare sull’attenti i censori di Facebook.

Quel bimbo di quattro mesi che ora ha, ovviamente, l’età del disco, è uno dei lattanti più famosi al mondo, tanto che c’è anche chi l’ha ripescato andandolo ad intervistare. Kurt Cobain incassa così un altro no, dopo quello di appena qualche giorno fa: la sua città natale, Aberdeen ha rifiutato la proposta di intitolargli un ponte storico del paese, optando invece per il cambio di denominazione di una piccola area vicina.

Ma è la motivazione addotta dai Consiglieri dello Stato di Washington a ricordare che seppur vicini a Seatle, ci troviamo pur sempre in una terra dalle forti radici puritane: “rinominare il ponte alla sua memoria sarebbe stato come glorificare l’utilizzo di droghe nonché il suicidio, oltre che della buona musica, di cui Cobain è irrimediabilmente icona”. Risposta alquanto singolare considerando anche che una statua con la chitarra elettrica in suo omaggio già spiccava in un parco vicino con tanto di targa alla memoria da qualche tempo.

A distanza di anni comunque l’unico vero messaggio - inequivocabilmente positivo - che resta è il fantastico disco del gruppo. Per il ventennale dalla sua uscita Vaselines, Amanda Palmer e altre band, lo hanno reinterpretato e messo in free download proprio su Facebook. L'iniziativa è nata dal magazine Spin, che ha radunato musicisti per una rilettura dell’album. Fra questi anche i Meat Puppets che hanno suonato insieme ai Nirvana nel mitico MTV Unplugged a New York del 1993. Di Curt Kirkwood, leader del gruppo sono fra l'altro "Plateau" "Oh, Me" e "Lake of Fire", cantate da Cobain proprio in quell'occasione.

Newermind -un bel gioco di parole - è un vero e proprio tributo integrale all’Lp del 1991, e chissà se la rivisitazione piacerà ai fedelissimi della band, tendenzialmente degli “affezionati conservatori”.