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Facebook: cosa cambia con il nuovo News Feed

Come già sicuramente saprete, Facebook ha rilasciato una nuova versione del News Feed. Una novità importante in quanto ridefinisce il nuovo algoritmo. Adesso viene data più rilevanza ai contenuti più condivisi e non necessariamente i più recenti. Obiettivo è aumentare sempre di più l’engagement con gli utenti.

Certo che a Menlo Park, quartier generale di Facebook, non stanno con le mani in mano, neanche ad agosto. E continuano a lavorare nell’obiettivo, abbastanza evidente, di migliorare l’esperienza degli utenti all’interno di quello che è il più grande social network della rete. Così, dopo gli hashtag, dopo gli Embedded Posts, ecco un’altra grande novità, ossia le modifiche al News Feed. Durante una conferenza stampa sono state presentate le nuove caratteristiche che verranno adottate dal News Feed, ridefinendo l’algoritmo che sta alla base, quello che tutti noi abbiamo imparato a conoscere nel tempo col nome di Edge Rank.

Ma vediamo quali sono queste caratteristiche.

Story Bumping

I tecnici di Facebook valutano visibili per ogni utente una media di 1.500 posts, provenienti da pagine, amici, brand che si seguono e questi venivano resi visibili secondo un principio che metti in evidenza i post più recenti. Fino ad ora, quindi, i post nel news feed ci vengono mostrati in base a quella che è il nostro rapporto amicale con gli utenti e in base alla freschezza del contenuto stesso.

Con lo Story Bumping invece le storie meno fresche, anche quelle che l’utente non ha avuto modo di vedere perchè offline, se continuano a ricevere interazioni, quindi like, commenti,verranno mostrate alla cima del nostro news feed. Il grafico che vedete, mostrato sul blog ufficial di Facebook che ha illustrato le novità, lo mostra in maniera abbastanza evidente.

Facebook, ecco cosa cambia con il nuovo News Feed

Ovviamente l’obiettivo è quello di migliorare l’esperienza degli utenti su Facebook e quindi aumentare il grado di coinvolgimento, l’engagement, degli stessi. Di recente si è parlato più volte di un calo di engagement sui contenuti di Facebook, bene lo Story Bumping mira ad coinvolgere ancora di più gli utenti e a mostrare post che evidentemente sono interessanti per gli utenti, secono un principio diverso questa volta, orientato più a premiare le condivisioni.

Quindi il nuovo algoritmo tiene conto di:

  • quante volte interagiamo con un amico, una pagina o un personaggio pubblico;
  • quante condivisioni, like, commenti ottiene il post, considerando in particolare quelle dei nostri amici;
  • quante volte in passato si è interagito con quel tipo di contenuto;
  • se qualcuno ha segnalato o nascosto quel contenuto.

Sulla base di questi nuovi principi, in fase di testing si è notato che:

  • è aumentato del 5% il numero di like, commenti e condivisioni per quanto riguarda i contenuto postati da amici;
  • è aumentato dell’8% il numero di condivisioni, like e commenti sulle pagine;
  • è aumentato il numero di storie lette, dal 57% al 70%.

Last Actor

Con questa nuova caratteristica verranno prese in considerazione le ultime 50 condivisioni e interazioni più recenti. Obiettivo è quello di mettere in evidenza contenuti provenienti dall’utente, actor, con cui ci si è relazionati maggiormente di recente. È chiaro che per chi è per i brand il desiderio è quello di essere in quelle 50 per essere. In fase di test si è visto un miglioramento non proprio eclatante, si è passati dall’1% al 2%, ma Facebook vuole comunque dare il via a questa nuova modalità.

Chronological Ordering

Questa nuova modalità per ora è stata solo annunciata e rimane ancora da applicare. Se adesso provassimo ad aggiornare i vari status su Facebook per raccontare la diretta tv di un programma o una partita di calcio questi verrebbero pubblicati senza seguire un ordine cronologico. Con Chronological Ordering, invece sarà possibile pubblicare post e vederli apparire, in riferimento ad un dato evento, in ordine cronologico, appunto.

Facebook, ecco cosa cambia con il nuovo News Feed

Queste nuove ridefinizioni dell’algoritmo non riguarderanno i contenuti pubblicitari, per i quali Facebook adotta altri strumenti, ma come già detto saranno molto utili al fine di aumentare l’esperienza su Facebook e l’engagement degli utenti.

Allora che ne pensate di queste nuove caratteristiche?

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