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 Home page > Tribuna Libera > Europa: ogni occasione è buona per chiudere porte e finestre

Europa: ogni occasione è buona per chiudere porte e finestre

Il recente sondaggio dell’istituto SWG rivela che il 66 per cento degli Italiani è contrario a Schengen, ma probabilmente molti di loro non hanno capito che abolire il trattato di libera circolazione delle persone e delle merci si riferisce all'interno dell'Europa e non per sigillare i confini contro le "invasioni" di un’umanità perseguitata.

Abolire Schengen potrà solo nuocere all'economia italiana che dipende dall’esportazione tra l’altro di componenti per l’industria automobilistica tedesca.

I tedeschi, con le ultime elezioni amministrative in tre Land, hanno evidenziato una loro forte contrarietà ad ospitare lo “straniero”, accomunandosi alla Gran Bretagna e ai paesi dell’ex blocco sovietico che dagli anni ’90 sono stati accolti e finanziati, dimostrando ingratitudine verso l’Europa e una xenofobia crescente.

Qualunque sia il motivo per essere contrari alla migrazione dell’umanità è comunque un’angoscia che condiziona la propria vita quotidiana, stigmatizzabile come fobia, una paura dello straniero che è concatenabile all’avversità e ai cambiamenti che necessità forse un’indagine sui traumi infantili e sulle insicurezze d’inadeguatezza degli xenofobi di tutto il mondo. Insicurezze che si possono comprendere nelle fasce sociali poco istruite e con un impiego insoddisfacente, ma non è solo così. La “malattia” psicosomatica colpisce un po’ tutti con delle rilevanti percentuali nelle aree nordiche, come dimostrano i recenti risultati elettorali in Germania, mentre le popolazioni mediterranee sono più aperte all’incontro, in armonica continuazione con la tradizione marinaresca.

Anche quando la Ue si muove per anticipare altri esodi da aree economicamente difficili e sottoposte a continui attacchi jihadisti come la Tunisia, viene criticata per eccessive aperture ai prodotti stranieri.

Non dovremmo preoccuparci delle olive tunisine, ma dell’accordo economico con gli Stati uniti (Ttip) che potrà porre non solo l' economia europea in sudditanza rispetto a quella statunitense, ma rischierà di modificare ulteriormente le nostre consuetudini alimentari, permettendo alle carni di bovini allevati con mangimi e a suon di antibiotici sino ad ora vietati.

Dopo il trattato di libero scambio nordamericano (Nafta - North American Free Trade Agreement) si è registrato un aumento nel consumo delle bibite gassate in Messico.

Con gli Stati uniti la Ue è in trattative, mentre il libero scambio con l’India rientrerebbe nell’accordo di partenariato strategico in discussione a fine marzo nel vertice a Bruxelles, anche per imprimere maggior energia nella risoluzione del caso dei due marò italiani accusati di aver ucciso quattro anni fa due pescatori scambiati per pirati.

Chiudersi nel proprio giardinetto non è una soluzione alle fobie che hanno globalizzato il Mondo. Tenere fuori le altre persone è solo un palliativo e alla fine ci si sente assediati, oltre a rinunciare alla conoscenza di nuovi sapori culture e idee.

Un muro può tener lontane le persone e forgiare nuovi nemici nell’incomprensione, non è questione di tollerare l’altro o spronarlo a integrarsi, ma identificare e interagire.

È difficile comprendere cosa significa il ripristino totale o parziale dei controlli alle frontiere, quando non si è mai smesso di controllare i documenti, forse che ogni paese fa per se nella lotta al terrorismo?

Anche il ritorno a tante città stato non renderà la nostra vita sicura, oltre al fatto che i nichilisti sono alla porta a fianco, ma servirà lo scambio d’informazioni non solo nella Ue.

Vietare le minigonne o rinominare il Natale in vacanze Invernali, per non offendere le altrui sensibilità, non ci farà sentire più al sicuro e facilitare la convivenza tra le varie culture. Il rispetto è la base della convivenza, ma spesso in Occidente insorgono le antiche colpe coloniali.

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