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Eurogendfor: cosa potrebbe nascondersi dietro il corpo militare europeo

Il 14 maggio del 2010, veniva convocata l'assemblea di Montecitorio per esprimersi sulla ratifica del “Trattato di Velsen”. I deputati presenti in aula furono 443. Votarono a favore del provvedimento 442 rappresentanti, con 1 astenuto. Il Parlamento si espresse pertanto all'unanimità. Poco più tardi, anche il Senato dava il suo parere favorevole. Sempre all'unanimità! Il 12 giugno dello stesso anno, il “Trattato di Velsen” entrava in vigore in Italia.

Ma cosa contemplava in concreto quel Trattato? Esso si proponeva come lo strumento necessario per dar vita a un insolito organismo: la Forza di Gendarmeria Europea, conosciuta anche come Eurogendfor o EGF, la quale viene ora a proporsi come il primo corpo militare dell'Unione Europea, e quindi con valenza sovranazionale. Sostanzialmente, si tratta di una forza di polizia dell'Unione Europea, alla quale appartengono, finora, la Francia, la Spagna, il Portogallo, l'Olanda e, naturalmente, l'Italia.

La gestione di questo super organismo di polizia è affidata a due istituti centrali: uno di natura politica e l'altro essenzialmente operativo. Al primo, appartengono i ministri degli esteri e della difesa dei paesi membri; il secondo, che ospita il quartier generale permanente della struttura, ha sede in Italia, precisamente a Vicenza.

La Gendarmeria Europea viene pertanto a configurarsi come una inquietante forza armata, con carattere sovranazionale e dotata della più assoluta autonomia, al punto da non rispondere a nessuno del proprio operato. Non ne risponde ai parlamenti nazionali, così come non ne risponde al parlamento europeo.

I compiti assegnati dal Trattato a Eurogendfor sono assai ampi: vanno infatti dai compiti di pubblica sicurezza e dell'ordine pubblico, all'espletamento delle funzioni di polizia giudiziaria; al controllo, alla consulenza e alla supervisione della polizia locale, comprese le afferenze penali; alla direzione della pubblica sorveglianza; all'assolvimento delle operazioni di polizia di frontiera, oltre che alla acquisizione delle mansioni di intelligence.

Quel che preoccupa maggiormente di questa struttura, a dir poco “sui generis”, è la sua assoluta autonomia: sono inviolabili i suoi locali, i suoi beni e i suoi archivi, come sancito dagli articoli 21 e 22 del Trattato; le sue comunicazioni non sono intercettabili per nessun motivo, come recita l'articolo 23; non le compete l'indennizzo dei danni eventualmente arrecati alle proprietà e alle persone, come si legge nell'articolo 28; i gendarmi non possono essere messi sotto inchiesta dalla giustizia dei paesi ospitanti, come previsto dall'articolo 29, e tanto altro ancora. Tutto in stridente violazione delle più elementari norme del diritto internazionale.

In questa nuova e folle idea dell'Europa, la costituzione di un simile organismo desta non poche preoccupazioni. Assumendo la prerogativa della più assoluta autorità e prospettandosi impunibile e inviolabile, esso non somiglia tetramente e terribilmente alla Gestapo nazista più che a un normale corpo militare?

Uno tra i più preoccupanti interrogativi suscitati da una siffatta istituzione riguarda le autentiche ragioni che ne giustifichino la nascita. Quali interessi reali essa è effettivamente chiamata a tutelare? Inoltre: perché nessuno ne parla? E, ancor più: quando diventerà pienamente operativa? Forse quando i popoli sovrani, oberati dalle esose pretese economiche dei banchieri, proveranno a ribellarsi? Forse allora ne scopriremo il vero volto?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.176) 15 novembre 2013 14:00

    Philosophus Padova

    Nell’articolo è affiorata la qualificazione "inquietante" che mi ha impressionato e, perché no?, pure angosciato. Mi sembra effettivamente che questa gendarmeria europea sia quasi da assomigliare alla CHEKA di abbastanza famigerata memoria (Lubianca).
    Non avevano gli Stati europei le loro polizie inquadrate nelle Costituzioni e nelle Istituzioni democratiche?
    Controllata l’Eurogendfor dai ministri degli Esteri e della Difesa? E i Parlamenti, cosa ci stanno a fare? E le leggi? Quale ordinamento giuridico è preposto a verificare la "legittimità" delle azioni di Eurogendfor? Ma il bureau supremo agisce in quali limiti ? Usque ad capitis?
    Chiedo scusa, ma i parlamentari che hanno approvato la partecipazione a Eurogendfor sapevano qullo che stavano per fare?!
    Ho letto in Comedonchisciotte che si sospetta che alcuni membri di Alba Dorata siano stati giustiziati sic et simpliciter (cioè senza processo) da elementi dell’Eurogendfor. Il Parlamento greco sapeva forse? ma la decisione chi l’avrebbe è presa? Da quando in qua i ministri degli esteri decidono su materia grave (pena di morte, esecuzioni, azioni militari all’estero dcc.)
  • Di (---.---.---.176) 15 novembre 2013 14:21

    DEMETRIO

    "Affiancare e sostituirsi se necessario alle polizie nazionali per il mantenimento dell’ordine pubblico".
    Questo in sostanza il compito della Gendarmeria internazionale. Ciò che mi spaventa è la norma del trattato la quale prevede che questa forza può agire irresponsabilmente e non risponde a nessuno dei danni che possono derivare a chiunque a causa dei suoi interventi. Vien data a questa "inquietante" istituzione europea "carta bianca totale" e "licenza di uccidere".
    Urgerebbe qualche interrogazione parlamentare.
  • Di Piero Tucceri (---.---.---.47) 15 novembre 2013 17:58

    Gentile sig. 176, le sue domande gli italiani dovrebbero rivolgerle ai politicanti che colpevolmente seguitano a tenere al governo. In proposito giova ricordare quel che scriveva Aristotele:" Il cittadino non deve chinare il capo e accettare, ma cercare la strada della verità per farla trionfare non solo nella città, ma nell’orbita più vasta della coscienza umana". Questa è la Democrazia. Quella punto e basta. Quella senza aggettivi. Quella che la gente purtroppo non conosce, assuefatta com’è al clima orwelliano astutamente creato dal potere finanziario. In democrazia si decide dal basso, nella attuale oligarchia, decidono i vertici...
    Grazie per l’interessante commento.

  • Di (---.---.---.33) 27 dicembre 2013 21:12

    ASSURDO DA RICUSARE E USCIRE DALL’UNIONE EUROPEA.


  • Di Piero Tucceri (---.---.---.217) 28 dicembre 2013 09:52

    Gentile sig. 33, cosa vuole che le dica? E pensi che questo è appena una delle porcate che stanno commettendo. Di altre cose avrei potuto discutere su queste colonne se soltanto la Redazione non mi avesse sistematicamente censurato. Perché? Non lo so. So soltanto che quel che non pubblicano loro, per fortuna posso poubblicarle altrove. Grazie per il commento e cerchi di informarsi sempre in maniera compiuta. Le faccio i migliori Auguri di bune Feste.

  • Di illupodeicieli (---.---.---.228) 28 dicembre 2013 13:55

    Caro Piero sfondi una porta aperta. Non dimentichiamo che ci sono già delle leggi che permettono ai sindaci di vietare manifestazioni nei territori comunali e che, salvo errore a metà del decennio appena passato (forse nel 2006), fu applicata (sempre salvo errore) dal sindaco di Enna . Parlo di manifestazioni pubbliche perchè, secondo alcuni, polizie straniere pare siano state impiegate in Grecia e,forse erano di questo corpo speciale. A me personalmente poco importa la genesi di questo esercito privato, semmai mi dà fastidio che non ci sia appunto chi diffonde la notizia e analizza e spiega o,meglio ancora, discute pubblicamente della faccenda.
    Alcune cose sono state, per così dire, sdoganate, tipo Trilaterale, Massonerie, Billderberg, peccato che a furia di parlarne si crea assuefazione, la guardia si abbassa, e passano tutte le cose come qualcosa su cui non si può fare (più) niente. Un po’ come i trattati, anche se ,secondo alcuni possono essere impugnati e disconosciuti:potrebbe valere anche in questo caso? Spero di sì.

    • Di Piero Tucceri (---.---.---.42) 28 dicembre 2013 17:48

      Caro Illupodeicieli, purtroppo so che ormai non si sfondi più nessuna porta dal momento che tutte siano state spalancate dall’incuria della gente. Io però non alludevo alle disposizioni legislative adottate dai sindaci, che hai fatto bene a ricordare. Io alludevo alle autocensure applicatesi da coloro che sproloquiano poi sulla cosiddeetta libertà di stampa. Personalmente ho cercato di affrontare certe questioni, ma sono stato sistematicamente CENSURATO. Questo mi preoccupa. Grazie comunque a quelli che, come te, sanno ancora pensare con la propria testa, nonostante dilaghino sempre più altri che invece anziché cambiare opinione sappiano invece prontamente soltanto cambiar padrone.
      Ti Auguro un felicissimo 2014.

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.42) 28 dicembre 2013 18:04

    Sicuramente sarà imputabile al consueto disguido tecnico il fatto che non compaia sulla prima pagina di questo Giornale il mio commento alle puntuali osservazioni fatte da Illupodeicieli.

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.132) 1 febbraio 2014 17:21

    Gentile sig. 26, ciascuno è libero di ’credere’, come si evince dal suo riferimento, al mito o alla realtà. Io ho riportato fatti riferiti a specifici provvedimenti adottati. Ciascuno ha la facoltà di procedere alle opportune verifiche. Attingendo però ai relativi trattati firmati a livello nazionale e internazionale.

  • Di (---.---.---.159) 5 febbraio 2014 11:38

    Io invece suggerirei al sig. 26 di non sviare la questione rincorrendo opinioni, forse per lui pure autorevoli, ma pur sempre tali. Quella del sig. Iacovizzi è una opinione. Proprio come tante altre. Invece, per potersi esprimere compiutamente sull’argomento, occorrono fonti certe. Inequivocabili. Come, appunto, il Trattato di Velsen. Scommetto che lei non lo abbia letto. Per cui, prima di esprimersi su argomenti conosciuti solo per sentito dire, farebbe bene ad accedere alle specifiche fonti informative. A quel punto vedrebbe che quanto riportato nell’articolo sia soltanto una parte del ben più preoccupante programma occultato dietro il nome Eurogendfor.
    Mi scuso per questa ’invasione’, ma essa si rende necessaria per non alterare la realtà dei fatti. Soprattutto quando si tratta di fatti di una così inquietante portata.

  • Di (---.---.---.110) 2 novembre 2014 09:26

    soffro di spionaggio psichico a teramo cap. 64100 italia non vogliono liberarmi intervenite comunicate

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.188) 2 novembre 2014 22:21

    Sig. 110, lei non soffre di spionaggio psichico: lei, più semplicemente, è la patetica espressione di un contesto che, purtroppo, non è in grado di intelligere. Quando lo capirà, se lo capirà, sarà tardi. Ma non importa: la storia è piena di fenomeni come il suo. Grazie comunque per il contributo. Le confesso che mi mancava.

  • Di (---.---.---.137) 3 novembre 2014 10:15

    Per 110. Tu non soffri di spionaggio psichico, ma di qualcosa di ben più grave. Comunque mancava la freddura dello spiritoso di turno. Ora c’è pure quella a completare il quadro.

  • Di Piero Tucceri (---.---.---.137) 3 novembre 2014 10:37

    Non si lasci coinvolgere in futili polemiche. Purtroppo è proprio grazie a strani fenomeni come 110 che si producono certe situazioni.

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