• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Eternit, prescritto

Eternit, prescritto

Non voglio pensare che anche questo sia un modo per rassicurare i grandi investitori italiani.
Che questa enorme ingiustizia sulla Eternit (e su tutte le morti silenziose, come le aveva chiamate Lucarelli in una puntata di Blu notte) non abbia colpevoli, è una vergogna. Veramente la vita di una persona così poco rispettp al profitto di una multinazionale?

Lucarelli citava un articolo della rivista "Medicina del lavoro", uscito nel 1972.
Si parlava già dei rischi di amianto. Nel 1972: qualche migliaio di morti prima.


L'articolo si chiudeva con una affermazione agghiacciante: 
"è consigliabile mettere a lavorare sull'amianto persone di oltre 40 anni poichè, visto il lungo decorso della malattia, è probabile che moriranno prima della malattia". 
 
Agghiacciante: di questo passo il lavoro diventa solo produttore di denaro, non un mezzo per migliorare le proprie prospettive di vita. Con questa concezione del lavoro, concludeva Lucarelli, la morte diventa solo un costo di produzione che si può affrontare.
 
Per questo si muore di lavoro?
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.221) 20 novembre 2014 19:13

    Prendere atto >


    Sono gli atti compiuti ed i comportamenti tenuti che qualificano e datano un eventuale reato ascritto. Da qui decorrono i termini della prevista prescrizione.

    Dopo la condanna definitiva le conseguenze dirette del reato sanzionato non sono soggette a prescrizione.


    In altri termini.

    E’ “improvvido” intentare causa a vent’anni dai fatti rilevati. E’ altresì “azzardato”, specie in Italia, sperare che i tre gradi di giudizio possano esaurirsi in 3-4 anni.


    Nello specifico.

    Meglio sarebbe stato, anche con un numero limitato di casi significativi, promuovere in tempi brevi una causa “pilota”. Poi, arrivati alla condanna definitiva, presentare degli ulteriori ricorsi in base alla sentenza acquisita.


    Un dato è certo.

    La Magistratura non può che osservare e applicare la legislazione vigente. Per l’esito del processo non poche responsabilità hanno anche le parti ricorrenti. Tant’è che si parla di “verità giudiziaria”.


    Non ultimo.

    Opinabili, oltre che tardive, suonano le odierne autorevoli “promesse” di una revisione della materia. Lasciar prevalere l’emozioni vuol dire essere Travolti dalle informazioni

  • Di (---.---.---.187) 20 novembre 2014 21:34

    bene altro comportamenti dei multinational !!Ero a scuola 1960 e abiamo fatto la visite d’una fabrica in belgio,loro propagante che questa era il future de nostre monde(Future de loro tasca)Mi fa peina de vedere che qui in Brasil il teto d’amiante sono per le poveri,anche le hospidali...Ho lavorato per le americani e la radio activita(cancre dopo 30 anno)Il tribunale del lavore de Bruxelles mi chiede dei certificat medical,questo è hypocrisie,ma chi sa perchè a force de protestare sur web le mie problema sembre resolver-si(La privatici è storia de vecchio cretini !! )

  • Di Renzo Riva (---.---.---.42) 20 novembre 2014 23:07
    Renzo Riva

    Siamo l’unico paese al Mondo dove la prescrizione produce queste vistose incongruenze.
    Esse sono il frutto di leggi fatte dai parlamenti composti da delinquenti politici e criminali.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità