• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Erasmus +, l’Europa affronta la radicalizzazione attraverso l’educazione e (...)

Erasmus +, l’Europa affronta la radicalizzazione attraverso l’educazione e l’attività in ambito giovanile

La sfida dell'educazione come antidoto a ogni forma di intolleranza in Europa

Dopo gli attentati terroristici di Francia e Danimarca nei primi mesi del 2015, Tibor Navracsics, Commissario europeo all'educazione, alla cultura, alla gioventù e allo sport è intervenuto il 17 marzo a Parigi davanti ai Ministri dell'educazione: "Noi restiamo uniti nei nostri sforzi di promuovere libertà di pensiero ed espressione, inclusione sociale e rispetto degli altri, così come di combattere la discriminazione in tutte le sue forme". Nell'ambito di una stretta cooperazione tra gli Stati membri e con la Commissione, si è convenuto, nel quadro del Framework for cooperation in education and training, lo sviluppo di nuove attività per promuovere i valori europei in ambito educativo, dentro e fuori le aule, anche con un più oculato impego dei fondi del programma Erasmus+ per supportare in tale campo scambi e partnership interfrontaliere. E' importantte un'ancora maggiore enfasi da parte degli Stati membri nella trasmissione dei valori civici nei loro sistemi educativi, per facilitare la reciproca comprensione e accoglienza interculturale fra studenti intorno a valori convisi come digntà umana, libertà di espressione, democrazia, uguaglianza e Stato di diritto, ferma restando da un lato la piena responsabilità di ciascuno Stato per il proprio sistema educativo, dall'altro però il suo carattere di esperienza da mettere a valore e condividere con gli altri per la migliore realizzazione di obiettivi comuni. Già il programma EU Youth in Action ha finanziato importanti progetti come Check Point X, volto all'analisi delle tendenze più radicali nelle società ponendosi la questione di dove porre il confine tra libertà di parola e incitamento all'odio; il programma Faith Over Fear, con gruppi di lavoro e appuntamenti multiculturali per aumentare la consapevolezza degli stereotipi negativi che le minoranze religiose si trovano ad affrontare; o ancora, il programma SIRIUS, che mira a rendere i sistemi educativi più inclusivi per integrare con successo alunni in contesti migratori.

Per più di 30 anni il più noto progetto Erasmus ha svolto un ruolo cruciale per la realizzazione di obiettivi di scambio e reciproca comprensione, aiutando tre milioni di studenti a studiare o formarsi all'estero sviluppando al tempo stesso una comprensione delle diverse culture. Nel periodo 2014-2020 esso si è sviluppato nel progetto Erasmus+, allargando le possibilità di volontariato e scambi in ambito giovanile rispetto alla tradizionale mobilità di studenti tra facoltà universitarie: 4 milioni di persone dovrebbero beneficiare di tale progetto. Si punta anche al sostegno a istituzioni educative e ad altri partners da tutta l'Unione perché possano unire le forze, ad esempio attravero la creazione di reti di insegnanti per consentirne la cooperazione attiva (per esempio piattaforma eTwinning, che mette insieme quasi 300000 insegnanti).

Qui la scheda informativa della Commissione Europea sugli interventi in tutti questi ambiti.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità