Equitalia. Bollette senza spiegazioni

L'amico, indaffarato in cucina, mi chiede di aprire. Si presenta una signora, mi dice che è la vicina di casa e chiede di parlare con Nino, che intanto ci ha raggiunti. Rosa, chiamiamo così la signora, poco più di ottanta anni come dirà poco dopo, ma molto ben portati, chiede cosa sia Equitalia. Le chiedono dei soldi, ma non capisce per quali ragioni, non c'è nessuna lettera di accompagnamento e sui bollettini è pubblicato solo un importo con la possibilità di rateizzarlo. Nino ricorda di aver sentito parlare di Equitalia e non bene, si riferisce a qualcosa avvenuto in Sardegna da poco.

Io spiego brevemente che Equitalia si interessa di riscuotere tributi e crediti per la pubblica amministrazione, sperando di averci indovinato, ma aggiungo che mi sembra impossibile che non sia menzionato da nessuna parte il beneficiario e il motivo. Rosa dopo due minuti torna con in mano i bollettini e l'importo da pagare, numero documentazione e un misterioso codice Rav.

Uno stampato allegato riporta di utile solo il numero di telefono dell'assistenza Equitalia. Le consiglio di telefonare per saperne di più. Passano altri cinque minuti e Rosa torna sorridendo. L'addetto è stato gentilissimo al telefono, le ha spiegato che si trattava dell'importo richiesto per i rifiuti urbani, relativi a una casa di cui è proprietaria in un comune vicino. Ho chiesto a Rosa se il Comune in questione le avesse preannunciato la novità che, dal 2011, Equitalia avrebbe provveduto a riscuotere il tributo.

La signora, molto sicura, afferma di non aver mai ricevuto nulla e così tutti abbiamo convenuto: perché Equitalia non ha inserito nella lettera o, meglio, sui bollettini la causale? Mistero. Anche il tempo della signora Rosa ha un valore di cui sarebbe bene tenere conto, seguendo semplicemente i principi elementari della comunicazione.