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Elezioni regionali in Liguria. "Voto utile": una campagna elettorale anche a colpi di ironia

Rete a Sinistra, la lista ligure a sostegno di Pastorino, ironizza sulle contraddizioni di un Partito Democratico sempre più spostato a destra.

Le elezioni regionali del 31 maggio sono ormai alle porte e molti personaggi e partiti in questa occasione si giocano il tutto per tutto, per evitare la scomparsa (Forza Italia, partiti del Centro) o una marginalizzazione (M5S) o di dare un'impressione di debolezza (PD) o, all'opposto, per cogliere i fallimenti di questi anni di gestione politica per estendere il proprio bacino di consenso (Lega) o per mettere in discussione il sistema politico e sociale consolidatosi nel periodo del neoliberismo e dell'austerity (sinistra radicale).

Per questo la campagna procede senza esclusione di colpi e urla: accuse, sondaggi contrapposti e promesse per attirare l'attenzione degli elettori; il tutto non di rado contribuisce a far perdere di vista i contenuti e i programmi delle diverse liste.

In tale panorama spicca per arguzia la trovata della lista ligure "Rete a Sinistra" - formata da movimenti e associazioni di cittadini, Rifondazione, SeL e civatiani fuoriusciti dal PD dopo le polemiche sulla manipolazione delle primarie locali - che alla presidenza della Regione presenta il candidato Luca Pastorino.

Il sito http://votoutile.it/, collegato alla lista, mette alla berlina con tanta ironia le contraddizioni di una sedicente "sinistra" - si intende il Partito Democratico e i suoi alleati, molti provenienti direttamente dalla destra - che, dismesso da tempo l'apparato ideale e la vicinanza alle classi popolari proprie dei progressisti, attua politiche dall'impronta sempre più conservatrice e liberista, in favore solo dei più ricchi. In altre parole, fa cose di destra, sempre però chiamando gli elettori a un "voto utile" per non far vincere la destra. E chi vota si trova sempre più chiamato a una scelta che ricorda il film Alien Vs Predator: chiunque vinca, tu perdi!
 

Voto utile: Perché? - titola la pagina - Vota contro la destra! Vota per una sinistra che fa cose di destra.

Questo l'ironico "programma" successivamente esposto:

"Ma davvero cercate un programma?
La distanza tra quello che stiamo promettendo e quello che abbiamo fatto e faremo è sotto gli occhi di tutti. Ad esempio, intendiamo abbattere del 50% le liste di attesa negli ospedali pubblici. Però lo faremo allungando quelle dei privati. Parliamo di messa in sicurezza del territorio, ma non prevediamo un piano di risorse regionali adeguate, vorrà dire che di pulire i boschi o di strappare erbacce nei greti dei fiumi si occuperanno i giovani che riceveranno il reddito d’inclusione. Proponiamo di azzerare i rimborsi ai gruppi consiliari in Regione. Come se in questi anni fossimo stati altrove. Insomma noi diciamo tutto e il contrario di tutto, ma d’altronde noi ti chiediamo il voto utile a prescindere dai contenuti.

Non devi preoccuparti!
La politica del fare non ha grandi costi per noi. Finanziatori privati sostengono le nostre ricche campagne elettorali, noi vinciamo e incassiamo lauti stipendi. A rimetterci siete voi cittadini. Insomma, un voto per noi è davvero utile, per noi."

E' dunque chiaro il messaggio che la presa in giro vuole trasmettere: votare "a destra, fingendo che sia di sinistra". Oppure stavolta investire in un progetto diverso, dando fiducia alla lista nata dall'unità delle sinistre liguri. Gli elettori raccoglieranno il messaggio? Lo sapremo domenica.

 

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