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Elezioni contro corrente nella provincia di Vercelli

Vorrei fare una riflessione sull'esito elettorale per la Provincia di Vercelli, una delle quattro rimaste al Centro Destra.

Premetto che nella provincia di Vercelli si è votato prima della scadenza naturale perché l'ex presidente, Masoero, che era del PDL è stato colto sul fatto e condannato per concussione.

In effetti pare strano che la provincia sia rimasta al centro Destra, nonostante lo scandalo. Il motivo di tale esito contro corrente è, secondo me, interessante aldilà della realtà locale.

Il centro sinistra nella città di Vercelli ha raggiunto al ballottaggio la maggioranza; determinante dunque per la vittoria del centro destra è stata una parte periferica della già periferica provincia di Vercelli. Determinante è stata la Valsesia, zona dove sono nata e vivo.

Perché in Valsesia questo voto che riconferma una coalizione che non si era dimostrata all'altezza del suo compito di governo della provincia, arrivando addirittura a compiere reati?

Secondo me questi potrebbero essere alcuni motivi:

  1. il candidato di centro destra, Riva Vercellotti, e ora presidente della provincia è un politico del PDL che è stato sindaco di una cittadina, Gattinara, che fa ancora parte del territorio valsesiano;

  2. il candidato era sostenuto dall'onorevole leghista della zona, Buonanno, che è sindaco di Varallo, vicesindaco di Borgosesia e ancora non si sa cosa a Gattinara e che ha impostato la campagna elettorale parlando di Valsesia Unita, sventolando lo spauracchio degli stranieri, della sinistra ecc. ecc. Soprattutto ventilando benefici per la Valsesia, grazie alla sua posizione di onorevole a Roma.

Molti Valsesiani quindi potrebbero aver votato il Centro Destra per due motivi importanti che non vanno sottovalutati anche nelle altre realtà periferiche:

  1. la paura del diverso, perché proprio dove il diverso non arriva la paura è più grande. Come accade nel romanzo il Deserto dei Tartari di Buzzati. Il nemico è reso ancora più spaventoso dall'attesa.

  2. Il complesso di inferiorità della provincia che si sente abbandonata dal centro.

In ogni caso è ovvio che il voto del valsesiani va rispettato per quello che è stato, è ovvio che ci sono altre motivazioni, ma quello che mi è parso molto biasimevole è stato il comportamento della classe politica del centro destra. La politica secondo me non deve assecondare le paure, gli istinti negativi della gente, ma deve guidare gli elettori, educarli verso sentimenti più nobili e certo più utili allo sviluppo sociale, culturale e anche economico.

Una classe politica che non guida, ma asseconda, addirittura coltiva la pancia degli elettori (come si dice oggi) è colpevole, manca del tutto lo scopo principale della nobile arte del buon governo.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.248) 3 giugno 2011 16:08

    Aggiungo un altro punto alla questione ovvero la mancanza oramai cronica di una incisiva politica di sinistra in valle.

    In alta valle le percentuali di Lega-PDL, soprattutto la prima trainata dall’ex missino Buonanno, raggiungono cifre imbarazzanti.
    Ad esclusione di Quarona e Serravalle dove si hanno cifre umane, negli altri paesi in media ci si assesta a 58-60% per il CDX.In tanti paesini dell’alta valle si raggiunge l’80%.
    Ora capisco che può incidere un problema di tipo culturale o come si diceva una volta, di conservatorismo delle zone periferiche, però va assolutamente considerato la quasi totale assenza di politici di sinistra legati a quei territori.

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