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Elezioni Francia: se Hollande fosse come Mélenchon...

Mentre François Hollande, candidato socialista per le prossime elezioni presidenziali francesi, si prodriga in meeting un po' imbalsamati dentro teatri riempiti di dirigenti, funzionari e qualche militante, è andata in piazza ieri la sinistra "vera". Alla Bastiglia, ovviamente. Se in Italia le posizioni del PS ci sembrano "estremiste" (cosa sarebbe successo se uno avesse proposto di tassare i redditi sopra il milione di euro al 75%?!) è perché non si conosce tutto quello che sta alla sua sinistra. Un mondo variegato che raccoglie più del 15% dell'elettorato (non proprio bruscolini insomma). E mentre cinque anni fa era il "postino" Olivier Besancenot (leader dello NPA) a prendere la ribalta mediatica, questa volta tocca a Jean-Luc Mélenchon, leader del "Front de Gauche", formazione nata dalla fusione tra transfughi PS (tra cui lo stesso Melanchon) e il morente PCF, che privo di leader carismatici (e quindi penalizzato fortemente nelle elezioni presidenziali) ha invece una capillare diffusione di militanti. 

Melanchon è su posizioni populiste di sinistra, per dirla breve. Riprende l'eredità dell'antieuropeismo sinistrorso (quello che contribuì non poco ad affossare il referendum del 2005 e se vogliamo forse esagerare, ma non troppo, l'Europa stessa come era stata concepita da Maastricht fino alla Costituzione) e infiamma l'elettorato popolare ma non solo. Coccola molto l'elettorato nostalgico - nostalgico della Francia ribelle, per esempio (che poi non ottenne mai nulla, se non Napoleone III e De Gaulle).



Quella sinistra cui sembra troppo "moscio" Holland: "Se Hollande avesse la verve di Mélenchon sarebbe extra", titola Liberation. Il candidato socialista è sicuramente troppo sulle sue, troppo spocchioso potremmo dire, ma questo è normale nella classe politica francese formatasi nelle aule aristocratiche dell'ENA. Così ci si può rifugiare nella semplicità di un candidato di nicchia che, dato oltre il 10% al primo turno, come migliore obiettivo può avere solo quello di indebolire Holland per far vincere Sarkozy.

As usual...

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Davide Falcioni (---.---.---.123) 19 marzo 2012 11:12
    Davide Falcioni

    "Così ci si può rifugiare nella semplicità di un candidato di nicchia che, dato oltre il 10% al primo turno, come migliore obiettivo può avere solo quello di indebolire Holland per far vincere Sarkozy

    As usual..."


    Non comprendo questo passaggio del pezzo. "Votare Melonchon toglie elettori a Holland e quindi avvantaggia sarko". E allora? Ci risiamo con la vecchia storia del "voto utile", alla Veltroni per intenderci? Non possiamo pensare che i cittadini abbiano il pieno diritto di scegliere un programma che li convince e non invece la solita mira del "meno peggio" ? 

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