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El me gatt, di Ericailcane e Bastardilla

"El me gatt" è una canzone di Ivan della Mea in dialetto milanese che racconta una storia molto triste: un gatto morto, una vecchia picchiata (qui sotto una traduzione del testo trovata in rete, non sono sicura che sia la migliore). 

Il pezzo è stato rifatto in dialetto napoletano da Daniele Sepe e fa parte, oggi, del secondo albumAttanadara, di Dio Valzer, formazione composta da Mara Redeghieri, Lorenzo Valdesalici e Nicola Bonacini. 

Da quest’ultima versione nasce il video di Ericailcane e Bastardilla

 

L’hanno trovato steso in mezzo agli orti

gli occhi erano rossi e un po’ rovesciati

mi piacerebbe sapere chi è quell’ostia

che al mio gatto ha bucato la pancia.

Era così bello, così simpatico

nero e bianco, proprio una bellezza,

se prendo quello che l’ha accoppato

io a pedate gli rompo il didietro.

Gli amici mi hanno detto «È stata la Ninetta

quella con la gamba storta

l’abbiamo vista in mezzo agli orti ieri mattina

che spiava il gatto con un coltello».

Ha un brutto carattere, una brutta faccia

e ha un naso svizzero e grosso

vederla in giro fa proprio pena

e tutti i ragazzi gli danno addosso.

Oggi l’ho aspettata in via Savona

dopo mezzogiorno, quando torna a casa

gli sono arrivato dietro alla barbona

e sulla gamba sana giù legnate.

Ho sentito un crach di ossa rotte

è andata in terra come un fagotto

lei gridava «oi mamma mia»

mi sono spaventato, sono scappato via.

Stasera vado a dormire al riformatorio

in quello di via Filangieri al numero due

mi hanno dato del teddy-boy, del brutto demonio

ma sono lo stesso convinto d’aver ragione.

Cosa devo dirvi, o brava gente

della Ninetta non mi frega niente

è la giustizia che mi fa torto

Ninetta è viva ma il gatto è morto,

è la giustizia che mi fa torto

Ninetta è viva ma il gatto è morto.

 
 

 

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