Di El Morisco(---.---.---.242)21 ottobre 2012 06:46
Hai ragione! La risoluzione del parlamento europeo del 24 maggio 2012
dice "[...] di abolire progressivamente, entro la fine di questo
decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili[..]; va
da se che una progettazione "adeguata" dei materiali e dei beni
porterebbe ad avere rifiuti a zero. Rifiuti zero è anche la strategia internazionale (cedi San Francisco) che 100 comuni italiani (LA STAMPA
14/10/2012 ) hanno già intrapreso. Riguardo l’energia prodotta "uso" le parole del prof. Zucchetti del politecnico di Torino che dice: "[...] In Italia si continua erroneamente a chiamare gli inceneritori con un
nome intraducibile in altre lingue: “termovalorizzatori”, un’invenzione
tutta italiana per non spaventare i cittadini. Il loro vero nome
dovrebbe essere “inceneritori di rifiuti con recupero energetico” se
rispettano la Direttiva Europea 98/2008, che richiede un rendimento
energetico di almeno il 60%. Peccato che l’impianto previsto a Torino
arriverà a massimo il 27% senza il teleriscaldamento[...]" ... e per il teleriscaldamento ancora non è certo l’allacciamento. Attendo la documentazione.
Di El Morisco(---.---.---.242)21 ottobre 2012 06:45
A Torino la raccolta differenziata è ferma al 43% circa ed è chiaro che non andrà più in su (nonostante la legge preveda il 65% entro il 31/12/2012) una volta in funzione l’inceneritore. La tecnologia attuale non è in grado di fermare le polveri sottili (Pm 2,5) che finiranno direttamente negli alveoli polmonari e quindi attraverso il sangue in ogni cellula