• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Efetto territorio

Efetto territorio

Nel corso dei passati mesi e terminate le tornate elettorali (da giugno ad adesso) ne ho sentite di cotte e di crude riguardo l'operato della classe politica...sembra quasi che il recente risultato elettorale sia venuto da solo..."nessuno" riconosce il risultato espresso in maniera chiara dalle recenti elezioni...e molto spesso quando intavolo un discorso che si basa sull'interesse comune delle nostre vite, mi sento molto spesso dire: tanto sono tutti uguali!

Mi viene da chiedere:

Ma uguali uguali... oppure un po' ed un po'? Che tradotto da chi ha preso parte alle recenti elezioni locali con il Psi (cioè io) significa: Aveva ragione chi “tuonava” il famoso “tutti a casa”? …be, allora visto il risultato magari potrei correggere..."tutti, ma tutti tutti appassionatamente a casa"... e per primo chi tuonava questo slogan.

Penso che dobbiamo noi tutti avere il coraggio di rivedere alcune cose...dobbiamo imparare ancora e per l'ennesima volta a riflettere.

E' una vita che dico che dalle rape non si estrae il sangue... tradotto... inutile aumentare tasse e balzelli... i soldi sono terminati... inutile affossare le famiglie in una marea di regole che servono soltanto a "portare in errore" per far sì di emettere sanzioni che arrivano anche al 240% magari di ciò che non è si è potuto pagare... non serve a niente e chissà se per “incassare” davvero non si ricorra quindi ad un ennesimo condono o sanatoria... o chiamatelo come vi pare. Non sarebbe meglio semplificare sia il “modo” che il “quantum” sul valore/gettito?

Negli ultimi anni, e sopratutto dal 2008, è stata una continua lotta alla sopravvivenza giornaliera...le famiglie si sono misurate e si misurano tuttora con ciò che non è giusto... l'inequità sociale.

Come può un manager prendere "N volte" lo stipendio di un dipendente...come può un eletto dal Popolo “non riconoscere” nel Popolo il suo Sovrano, ed il delegante alla salvaguardia della nostra terra, delle nostre famiglie... della nostra vita...

Paradosso... evidentemente “non riconosce” sé stesso nel proprio “Sovrano”.

Per intenderci... non faccio di tutta l'erba un fascio... è innegabile che io appartenga politicamente, che io creda ancora nella politica, e che io voglia con tutte le forze portare al dialogo ed è innegabile la mia criticità nelle riunioni con gli “amici del lunedì sera”, dove con tanta passione si intavolano discorsi che molto spesso sembrano soltanto parole ma che analizzano appieno la situazione del nostro paese... che come si vede si sta allontanando sempre più dalla cosa che inevitabilmente non si può eliminare... la politica; o come piace più a qualcuno... l'amministrazione.

La mia “antipatia” verso le situazioni scontate porta sempre ad una analisi che sfocia in una criticità che si indirizza comunque verso “mediazioni trasversali”... perché secondo me in ognuno di noi esiste “del buono”... dobbiamo imparare ad esprimerlo (il buono) in maniera comprensibile, magari con meno parole importanti, magari senza la paura di un giudizio che possa pressarci emotivamente fino ad indurci inevitabilmente in errore... quindi... dobbiamo imparare, TUTTI, a dialogare per arrivare a soluzioni concrete.

Chiunque le porti ben venga...chiunque riesca ad appassionare il Popolo al voto ben venga, perché è veramente squallido vedere che il Popolo, la società, non creda più nella politica, non creda più nel dialogo, non creda più nel territorio che vive.

Così facendo arriveremo all'azzeramento della nostra società, arriveremo ad offendere le memorie dei nostri padri costituenti, arriveremo ad offendere la memoria di chi ha combattuto per quella libertà di espressione che si chiama democrazia ... cioè... il Governo del Popolo.

Si dice in Italia: fatta la legge trovato l'inganno.

Semplifichiamo le leggi per far sì che non si possa trovare l'inganno; semplifichiamo il fisco per far sì che non esista evasione; alleggeriamo il costo del lavoro per non far fuggire le aziende; portiamo l'uomo al centro della sua Sovranità; ritroviamo la dignità...

In Europa ci siamo, con l'Europa dobbiamo crescere e per l'Europa dobbiamo condividere delle sofferenze che si basano esclusivamente, e purtroppo per un riallineamento valore/Europa mai avvenuto, su tasse e tagli e tagli e tasse...

La nostra amata nazione è molto complicata e spesso contraddittoria nella legge e la sua applicazione...è molto confusa e lo si vede dal comportamento internazionale (vedi caso Marò)...è molto leggera riguardo le basi e le regole della comunicazione sulla politica, dove spesso si cerca la notizia ridondante fermandosi alla base del codice penale e facendo luce soltanto su chi al momento dovrà pagare...è già accaduto negli anni novanta...e mi sembra che poco sia cambiato.

Le mani sono state tutt'altro che pulite... pensiamoci... siamo in salita e vi sono molte “curve a gomito”...non facciamo che le nostre parole volino via senza significato, una volta per tutte, abbiamo la volontà di crescere!

Foto: N. Caranti, Flickr.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità