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E’ sicuro: sta per nascere FIV. Debutto ufficiale forse entro marzo 2021

Non ci sono più dubbi, tutto concorre perché si realizzi materialmente quello che oramai viaggia sotto traccia quanto meno fin dalla nascita del Conte 2. A primavera Forza Italia di Silvio Berlusconi e Italia Viva di Matteo Renzi convoleranno a giuste nozze, pur con pulsioni e dolori interni, dando origine a FIV( Forza Italia Viva)

I distinguo che dividono Berlusconi dal resto del centro destra, sia sui provvedimenti del governo alle prese con la pandemia che in relazione alle politiche di sostegno all'economia messe in campo dalla UE( vedi Recovery Fund), si stanno facendo sempre più numerosi e profondi. Da una parte la maggioranza, e più specificamente PD e IV, viene accusata di condurre un'azione tesa a spaccare il centro destra, insistendo sulla necessità di un allargamento della maggioranza medesima, se non addirittura per arrivare ad un rimpasto di governo. Ovvio ed esplicito il riferimento alle aperture di collaborazione istituzionale offerte da Berlusconi, che mai sono fine a se stesse. D'altra parte le ultime sortite di Goffredo Bettini, anima pensante e stratega del PD, stanno sommandosi ai ripetuti inviti dei renziani che da sempre mal sopportano la leadership di Conte, omologato in quota M5S. A sbarrare la strada a questa ipotesi tutt'altro che peregrina, ossia l'entrata di Berlusconi nella maggioranza in forma surrettizia sotto forma di nuovo partito dei moderati, o se vogliamo di un revival dei democristiani, ci sono ovviamente i pentastellati. Tutti gli esponenti del M5S, nessuno escluso, scartano a priori questa ipotesi e lo fanno nei modi più espliciti possibili, richiamando il loro giudizio negativo sul personaggio Berlusconi e su ciò che ha rappresentato e rappresenta, in relazione alle sue vicende giudiziarie, in negativo per l'intera società.

Su fronte avverso, l'opposizione rappresentata dalla Lega e Fratelli d'Italia, sta da tempo conducendo il tentativo di spaccare lo schieramento di maggioranza. Salvini e Meloni, in totale disaccordo con Berlusconi, puntano ad enfatizzare le diverse posizioni tra il M5S e il resto della coalizione di centro sinistra a proposito del MES ( Meccanismo Europeo di Stabilità), messo a disposizione dalla UE per chi lo richiede. Piddini e renziani lo vogliono subito, perché 38 miliardi di euro cache sono una manna dal cielo per dare una boccata di ossigeno alle ingenti spese della sanità, premier Conte e grillini glissano. Le ragioni del rifiuto sono tutt'altro che ideologiche, come si cerca da più parti di insinuare per denigrare il M5S, ma per ragioni prettamente di equilibrio economico finanziario del sistema Italia. Conte e grillini ritengono, diversamente da Renzi , Zingaretti e Gualtieri, che il MES offra un mix di condizionalità che porrebbero il paese a rischio Troika, vedi Grecia. Un dato certo è che, ad oggi, malgrado la pesante situazione economica di tutti i paesi alle prese con gli effetti del Covid, nessun membro della UE lo ha ancora richiesto; Cipro compresa che inizialmente sembrava disposta a farlo. E questo qualcosa vorrà pur dire. 

Quindi, data per certa la nascita di FIV, con l'intento di unire due debolezze per farne una forza politica in grado di esercitare una attrazione sui moderati, soprattutto ex democristiani, è altrettanto sicuro che mai Conte e il M5S consentiranno a Silvio Berlusconi di mettere un piede nella maggioranza di governo, né direttamente né in forma surrettizia. Tutto dipenderà pertanto da come evolve la situazione economico sanitaria del paese. Se a primavera si vedrà, grazie anche ad una vaccinazione antivirus di massa efficace, uno sviluppo favorevole della situazione, il governo rimarrà esattamente tal quale. Anche perché ciò andrà a tutto vantaggio dei partiti di maggioranza, mentre continuerà a produrre il lento declino della Lega. Declino legato a Matteo Salvini e contorno che non potrà mai essere compensato dagli aumenti percentuali della Meloni. Fratelli d'Italia, raggiunta la soglia del 17%, di finiana memoria che in qualche misura delimita l'area post fascista, dovrebbe trovare una sorta di limite naturale , oltre il quale difficilmente potrà andare.

Rimane in sospeso quindi il rapporto interno tra PD e M5S. Penso che entrambi, qualora le cose volgessero al meglio, trarrebbero evidenti vantaggi elettorali. Soprattutto il M5S che, a dispetto dei sondaggisti prezzolati che affollano i media, sono tutt'altro che in un inesorabile declino come si vuole far credere, anche se è scontato che mai più ripeteranno la performance delle ultime elezioni politiche. Pertanto, a meno che il nuovo nascituro FIV non venga accolto in seno ai due, tutt'altro che sincroni, partiti di destra, ovvero Lega e FdI, il destino del paese sarà ancora nelle mani del centro sinistra almeno per i prossimi anni a venire.

 "Cogito ergo sum" ..

Foto:Wikimedia

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