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 Home page > Tribuna Libera > E’ l’ora dei (di)missionari...

E’ l’ora dei (di)missionari...

Mala tempora currunt fra le poltrone dei personaggi politici italiani. Mai e poi mai avremmo pensato, almeno fino a pochissimo tempo fa, di sentire o leggere la frase “Mi dimetto”. La non dimissione dei politici in Italia, faceva ormai parte della tradizione. Come l’abbacchio a scottadito a Roma e il capitone a Napoli per Capodanno.

Fiorito – o per meglio dire “Er Batman de Anagni” – persino dalle patrie galere, ancora col titolo di consigliere regionale, stra fregandosene della faccia (ha una faccia Fiorito? E da che parte si guarda?) ha dichiarato, fresco di arresto: “Mi ricandiderò”.

Forse anche Lusi, dalla patria galera del convento in cui dovrebbe essere ai “domiciliari” ha pensato la stessa cosa. Ma in silenzio. Fra il silenzio – appunto – dei corridoi silenziosi di un luogo ambito più per passare un periodo di relax che per scontare reati penali. Ma in Italia si sa: tutto ed il contrario di tutto ci appare possibile.

Giorni di fuoco. Giorni in cui all’improvviso, scopriamo che pure Er Batman può andare in galera. Anzi: scopriamo che la galera – finalmente – apre le porte pure agli “intoccabili”.

È questa la notizia, o parte di essa. Sta accadendo. E sta accadendo in un periodo storico in cui tutti ci stiamo lamentando a gran voce di qualsiasi cosa. Dei conti che non tornano mai. Delle patrimoniali che non verranno mai nemmeno lontanamente pensate. Delle “facilitazioni fiscali” truffa, perché poi da un lato ci danno ma dall’altro ci levano il triplo

In questo bailamme, in pochi ci si sta accorgendo però, che giustizia – pian piano – si sta facendo. Al di là del DDL Anticorruzione. Al di là delle migliori speranze di poter vedere la giustizia fare il proprio corso laddove la parola “giustizia” è stata stralciata da qualsiasi eventuale dizionario.

Stanno andando a finire in galera. Punto. L’azione è iniziata qualche tempo fa. Alla chetichella. Ora, ogni giorno ci ritroviamo a sperare di trovare un nuovo arrestato in prima pagina. E che sia un politico, per favore. Almeno un assessore, un sindaco disonesto, un “onorevole”…

Sta accadendo. Diamo atto a questo governo di lobbisti eccellenti, a questo governo di veri potenti della terra camuffati da poveri professori universitari (…) che fra un punto di spread e l’altro, fra un taglio ai docenti ed un rialzo di i.v.a e l’acquisto di qualche F-35 nuovo di zecca, diamogli atto dicevo che una qualche “operazione pulizia” è in corso.

Del resto, non poteva essere altrimenti. Che gliene frega a Mister Monti, presidente e fondatore di una potente Lobby con base a Bruxelles, dirigente delle Lobby mondiali più importanti, per hobby e quasi per carica onorifica, professore nella più prestigiosa università nostrana, di salvare il didietro a quattro pulci che non fanno altro che sbafare denaro pubblico e rimpinzarsi di Suv, escort, cene, cenacoli e tutto quello che essere umano non possa nemmeno immaginare?

Via. “In galera”! Come avrebbe detto il povero Bragardi in uno dei suoi sketch televisivi. Via i pusillanimi. Via. Via tutta ‘sta gentarella convinta di avere potere. Via. Che fanno perdere tempo ai veri potenti. Ma attenzione. Geniale questa “operazione pulizia”. L’eminenza grigia Monti, ne sa una più del diavolo a mio avviso. Perché la logica conseguenza di una operazione costante di incarcerazione oggi di uno oggi di un altro, sta già dando i primi frutti. Veltroni ha aperto le danze. Dimettendosi dall’incarico di Parlamentare. Toh! Uno meno. Ma va? Allora è possibile…

Gli viene subito dietro, Boschini (PD) che però, sembra aver fatto marcia indietro. Ma ecco aggiungersi Gabriele Sola (IdV) Consigliere della Lombardia . Un trionfale inizio di dimissioni. C’è chi lo fa per “onestà intellettuale”. Chi – addirittura – per “rinunciare al vitalizio”, visto che la Legge non permette ai parlamentari di rinunciarvi. Facessero leggi così per i cittadini: “No cara signora, lei deve prendere lo stipendio anche se sta dando le dimissioni. È la Legge”! Ordunque, se due più due fa sempre quattro… Parlare di ventata di onestà, mi appare eventualità discretamente difficile da prendere in considerazione. Restyling? 

Potrebbe essere, visto che siamo già in campagna elettorale. Potrebbe essere. C’è persino chi – in perenne campagna elettorale per tentare di divenire Sindaco di Roma alle prossime comunali, temendo di poter perdere qualsiasi possibilità di ruolo, tenta in extremis di reinventarsi e passare da Parlamentare a Consigliere Regionale. È il caso dell’onnipresente Pedica (Idv) che in una serie di esilaranti messaggi sul suo profilo Facebook, giorni fa chiedeva ai propri “amici” che dite? Mi dimetto e faccio il Consigliere Regionale? Per alcuni la parola “fuori dalla politica in pianta stabile” è più terrorizzante di beccarsi la malaria…

Ad ogni modo: il miracolo è iniziato. Ieri uno. Oggi un altro. Magari domani un altro paio. Si dimettono. Compiono il prodigio. L’immenso prodigio mai verificatosi. Pensate: si scioglie più spesso il sangue di San Gennaro nell’ampolla, che un consiglio regionale o un incarico parlamentare. “Annuntio vobis gaudium magnum. Abemus dimissionem”! E giù applausi e grida di giubilo.

E i dimissionari, nuovi missionari dell’epoca del caos globale, iniziano la strada che li porta – in ogni caso ed invariabilmente forse – a riciclarsi in qualcosa d’altro. Cosa non ci è dato sapere, e la speranza che un giorno si possa trovare l’ex onorevole far di conto nell’amministrazione di una piccola azienda o l’ex consigliere tal dei tali in cerca di lavoro ci fa apparire il domani migliore. È già qualcosa.

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