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Disabili: nessuna “diversità” quando si tratta di multe e tasse

Quando si parla di disabili, si entra in un modo strano. Inquietante. A volte, sconcertante.

Quando si parla di disabili, si entra in un modo strano. Inquietante. A volte, sconcertante. E non certo per le persone che e fanno parte, con le loro diverse abilità. Il mondo dei cosiddetti “normo dotati” spesso sembra lavorare non tanto ad una più equa constatazione di un fenomeno che non sarebbe mai e poi mai da collocare su un binario parallelo, bensì opporsi con tutta la forza possibile contro persone speciali, in quanto capaci di vivere pur con l’assillo di un grave handicap, motorio o mentale che esso sia.
 
I disabili non sono “diversi”. I disabili sono – semmai – speciali. Per quella loro capacità incredibile di esistere in un Mondo che, a trecentosessanta gradi – non li accoglie. Impone barriere ovunque, mentali ed architettoniche. Non li comprende, in una Società ove sembra che l’immagine esteriore ed il benessere siano prioritari persino di fronte al senso di umanità verso i propri simili.
 
I disabili sono cellule dello stesso sistema che li danneggia. Li deride. Li violenta ogni giorno. Incredibile misfatto che l’Uomo riserva all’Uomo. Messi da parte. Indicati come piccolo orrore del mondo. Granello di intralcio nel meccanismo “perfetto” del futuro che è già passato e guarda a nuove conquiste tutte nel nome del miglioramento della vita umana. Il disabile non si sa perché, non ha diritto a farne parte.
 
Il nostro Sistema sociale, piuttosto che garantire maggiore supporto a chi ogni giorno dribbla fra una aberrazione ed una barriera, aumenta la pressione. Fa a pugni con un esercito cospicuo di persone che devono abituarsi fin da subito a lottare per ciò che il resto del mondo ottiene con una facilità molto maggiore.
 
Eppure, ci sono alcune cose che rendono del tutto simili le persone. Disabili o “normo dotate” che esse siano. Cose che divengono misfatti e che pure accomunano tutti, senza concedere sconti a nessuno. Ne sono un esempio, le sanzioni pecuniarie amministrative. Pochi sanno o riflettono ad esempio, sul fatto che la disparità di capacità motoria non è presa in nessuna considerazione nel momento in cui ci si trovi ad a vere a che fare con una multa che tolga i punti dalla patente, o quando ci si vede ritirare il libretto di circolazione per non aver fatto revisionare l’automobile.
 
Senza per nulla riflettere sull’enormità della cosa, chi legifera in materia amministrativa “dimentica” che per un disabile motorio grave, il perdere la possibilità di utilizzare il solo mezzo di locomozione che gli è possibile utilizzare è pari al commettere un omicidio.
 
Sequestrare la vettura ad un disabile, ha conseguenze spesso estreme, non consentendo più alcun tipo di autonomia e relegando ancor più in una fossa oscura chi ha già tanto da combattere per esistere.
 
La musica non cambia nemmeno quando lo Stato esercita la richiesta di pagamento di cartelle esattoriali ed utilizza i famigerati “termini di Legge” delle normative in atto, per cui spesso e volentieri, si subisce il fermo amministrativo della o delle vetture anche per tasse di pochi euro e magari, come ormai risaputo, già pagate a suo tempo. Anche in questo caso, nessuno di chi è pagato per legiferare, ha mai riflettuto sulla necessità di regolamentare in maniera differente per i disabili, concedendo una qualche agevolazione in considerazione dello stato di disabilità.
 
Ecco, queste sono fra le poche cose che rendono in tutto simili disabili e non disabili. Nel momento in cui c’è da pagare a torto od a ragione, diveniamo in tutto simili gli uni agli altri. Non esistono più barriere, se non l’ennesima a danno di chi vive su se stesso l’handicap. Magra consolazione contraddittoria in ciò che è a tutti gli effetti, una ennesima azione vessatoria contro il mondo silenzioso ed oscurato dei disabili.

Commenti all'articolo

  • Di illupodeicieli.leonardo.it (---.---.---.69) 10 agosto 2009 11:20

    Estendo il concetto ma non per sminuirlo: ho visto pignorare e mettere all’asta gli strumenti di lavoro di un piccolo salumiere.Affettatrice e frigo. Equitalia non perdona e la forma mentis è così da sempre,anche prima che Silvio partorisse l’idea di questo mostro, che i prodiani e d’alemiani inserissero e applicassero le ganasce fiscali, i pignoramenti dei conti correnti e delle abitazioni.Oltre il caso specifico della persona disabile e che, messa in quelle condizioni,ossia privata dell’unico mezzo di mobilità veloce è in realtà ingabbiata e,lasciatemelo dire, è questa una forma di vendetta.Perchè lo stato ragiona ,in questo modo, solo per applicare le proprie leggi e non per capire le situazioni.Quindi quando a mia figlia hanno negato l’aiuto economico,peraltro minimo, per acquistare i sussidi didattici, i cd e il pc portatile, perchè la sua diversa abililtà non è riconosciuta, capisco che in casi ben peggiori il dispiacere si trasformi in rabbia, in disgusto assai più profondo di un semplice dispiacere. Ma l’ingiustizia provata è la medesima:anche perchè,nel mio caso,in quello di mia figlia, non sono stato io genitore a chiedere di andare in commissione (due commissioni diverse,per giunta e oltre 8 mesi dalla prima visita fino alla risposta per r/ar), ma la scuola stessa e il comune mi hanno invitato a fare domanda:se mai avrei chiesto di riconoscere la dislessia come handicap.Certo ,come ripeto, ben diverso da chi è non vedente,su una sedia a rotelle,ha problemi mentali e di relazione sociale e,quando alcune di queste cose non sono nemmeno riconsciute,ma sopratutto quando chi è intorno a te non ti capisce,quando la terra e l’ambiente dove sei crescito e vivi non ti aiuta,ma solo ti invita a "saldare i tuoi debiti verso l’erario".
    ps.:mi dispiace essere andato fuori tema,un bel po’ fuori tema.

  • Di (---.---.---.198) 10 agosto 2009 11:29

    Sono l’autrice dell’articolo.

    Non si scusi: è il Sistema che dovrebbe chiedere scusa a milioni di Italiani, per migliaia di ragioni.
    Io consiglio sempre di non fermarsi, di andare avanti, di denunciare ove è possibile.
    Se l’Italia fosse compatta in questo modo di affrontare le cose, forse non saremmo alle tante aberrazioni che tutti viviamo quotidianamente.
    Un caro saluto

    Emilia Urso Anfuso

  • Di Berik (---.---.---.136) 8 settembre 2009 12:22

    Il bene funzionale e/o di prima necessità NON può essere ASSOLUTAMENTE pignorato, sequestrato o "fermato amministrativamente"!
    Nel caso che ciò accadesse, il GdP o l’ordinario (rispetto al valore) potrà emettere provvedimento d’urgenza di annullamento dell’atto relativo e l’avente diritto potrà chiedere i danni (con denunzia all’autorità giudidiaria del legale rappresentante dell’ufficio che ha attuato l’atto in questione, se questi era stato messo a conoscenza della condizione di assoluta necessità).

  • Di (---.---.---.76) 20 aprile 2014 00:42

    sono una disabile e da pochi giorni ho ricevuto l’avviso che la mia macchina (modificata per le mie esigenze) e’ stata pignorata per non aver pagato le spese processuali di un fatto che riguarda il mio ex marito. fra pochi giorni la vengono a prendere e io saro finita......non potro’ piu’ uscire. 


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