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Disabili, i servizi della vergogna. Una mamma: "Scriverò una lettera al Presidente della Repubblica"

Sabrina Serafini, mamma di Franco, diciottenne autistico, avverte: "Scriverò a Mattarella. Una vergogna senza fine: costretti a chiedere soldi ai cittadini per assicurare dignità e diritti ai nostri cari affetti da disabilità".

TERAMO - "Una vergogna senza fine: costretti a chiedere soldi ai cittadini per assicurare dignità e diritti ai disabili. Chiediamo l'aiuto del presidente della Repubblica". Lo denuncia un passo della lettera scritta dalla mamma di un ragazzo autistico di Teramo, Sabrina Serafini, fondatrice del Comitato Teramo Solidale, al presidente della Repubblica Mattarella, in forma di richiesta di aiuto per tutte quelle famiglie con cari affetti da disabilità che da mesi sono rimasti senza assistenza domiciliare e con l'ennesima graduatoria promessa dal comune in tempi brevi, in un ritardo mostruoso.

"Siamo stati costretti a chiedere soldi ai nostri cittadini - dice Sabrina -, attraverso una serie di iniziative itineranti del comitato è sono già iniziati i procedimenti INPS per i voucher da mettere a disposizione per l'assistenza domiciliare a chi è rimasto senza". Una vergogna tutta italiana. Ma il lavoro invisibile - e l'assenza di ogni aiuto da parte delle pubbliche autorità - delle decine di famiglie di persone affette da disabilità, continua senza sosta. E c'è chi ci mette la faccia, come Sabrina, la madre di Franco, un ragazzo appena diciottenne affetto da autismo. "È ora di dire basta a questo scempio di diritti. Vogliamo solo essere ascoltati".

Intanto proseguono le iniziative del comitato Teramo Solidale contro le "delibere pasticcio" del Comune che hanno, di fatto, incagliato l'erogazione dei servizi socio-assistenziali. L'ennesima graduatoria promessa in tempi brevi che tarda ad arrivare. Ma le famiglie, con il prezioso aiuto del comitato Teramo Solidale e dell'associazione Autismo Abruzzo Onlus, hanno già raccolto circa 3.220 euro, grazie alla campagna di sensibilizzazione itinerante "Teramo Solidale on the road".

"Grazie alla grande partecipazione e solidarietà della città - scrivono le associazioni in una nota - tale contributo sarà convertito in ore di assistenza per le famiglie che verranno escluse dai servizi del comune, poichè il monte ore messo a disposizione, con la nuova delibera dell'11 settembre 2015, non sembra essere sufficiente a coprire tutti gli utenti".

"La graduatoria che il Comune di Teramo sta formulando - prosegue la nota - mediante i nuovi criteri di accesso e modalità di fruizione dei servizi socio-assistenziali, nonostante quanto dichiarato dal sindaco e dall'assessore, non è stata ancora definita e i tempi previsti sono ben lontani da quanto assicurato in precedenza. Questo ulteriore ritardo si aggiunge alle difficoltà a carico delle famiglie che stanno subendo, oramai da agosto, la negazione di diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Carta ONU dei diritti dei disabili".

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