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Delibera Agcom, per la Rete è di nuovo suspance

"L'adozione del regolamento Agcom è stata preceduta da una vigilia carica come non mai di tensione, cui la rete ha dato voce amplificandola, in un fiume di commenti, cinguettii, grida di allarme, iniziative. Più megafono che piattaforma di discussione, se vogliamo essere obiettivi". Così concludeva il suo intervento in Senato il 21 luglio scorso Corrado Calabrò, presidente di Agcom. A riprova del fatto che davvero la Rete potrebbe vivere le sue ultime ore di completa e autentica libertà. E che questa sarà l'ennesima vigilia di attesa e di preoccupazione prima della prosecuzione di quella già da molti ribattezzata "audizione farsa", prevista oggi.

 

Un'attesa che le associazioni e i comitati che si oppongono al bavaglio alla Rete hanno deciso di trascorrere tornando a mobilitarsi con lo slancio di sempre. Perchè nonostante le dichiarazioni di Calabrò, la comunità digitale non ha mai smesso di dibattere in modo serio sugli effetti del regolamento Agcom del dicembre 2010 e della successiva delibera. Forte delle competenze espresse dagli organismi riuniti intorno all'iniziativa sitononraggiungibile.it. E allora, a poche ore dall'appuntamento forse decisivo, tornano a far sentire la propria voce Agoradigitale, Avaaz, Altroconsumo e Fakepress. Per tentare di nuovo, stavolta in modo ancora più originale e creativo, di scongiurare le maglie della censura.

"La Rete, una Sinfonia" è il nome della nuova battaglia, un'opera in due movimenti che sarà consegnata oggi al presidente Calabrò chiamato ad affrontare il secondo round in Senato. Il "Movimento 1" consiste nei "Cinguettii per la libertà", che tutti abbiamo il dovere di far vibrare nella Rete. Gli stessi cinguettii sui quali ha ironizzato l'Agcom mentre nel suo schema di regolamento prevedeva di concedere agli utenti solo 50 caratteri (meno di un SMS o di un tweet) per difendere il proprio diritto a condividere contenuti.

Uno scempio dei diritti fondamentali a cui bisogna reagire. Come? Dimostrando che il grande popolo di Internet è in grado di usarli creativamente quei 50 caratteri, aggiungendo tanti messaggi al coro di cinguettii per la libertà del Web che è già possibile visualizzare nella nuvola che si trova a questo indirizzo.

Il "Movimento 2" è invece un vero e proprio "Concerto per domande e risposte". Come le tante domande che nei mesi scorsi sono state rivolte a Corrado Calabrò nella Rete rimanendo senza risposta. E come le decine di risposte, puntualmente ignorate, fornite dalla Rete stessa alle domande retoriche poste dalla SIAE. Ora si vuole raccogliere tutti i contributi in un'unica opera che sia in grado di rappresentare la complessità del dibattito generato in Internet.

Chiunque può scrivere le sue domande e risposte (sul proprio blog o sito web) e inviare il link all'indirizzo [email protected], affinchè siano aggiunte alla pubblicazione da consegnare a Calabrò durante la seconda seduta dell'audizione.

Infine, proprio per non accontentarci, prosegue l'inoltro di messaggi di protesta attraverso la piattaforma di Avaaz. Nell'ultima settimana, i parlamentari che compongono le due commissioni dove è in corso l'audizione di Agcom hanno ricevuto oltre 60.000 mail. E pare che i risultati positivi non siano mancati se si considera che, successivamente, alcuni di loro hanno criticato la delibera e citato le mobilitazioni della Rete come prova dell'opposizione crescente dell'opinione pubblica.

Pertanto, perchè interrompere questo flusso ininterrotto e le nostre pressioni? Bisogna inondare le pagine Facebook e Twitter di Agcom dello sdegno generale contro il tentativo di imbavagliare Internet. Le ore che ci separano dalla nuova riunione del Senato, dunque, impegnamole per "cinguettare", per "domandare", per "rispondere". E per scivere i nostri messaggi rabbiosi (ma educati) cliccando qui.

Viva la Rete libera!

 

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