Decifit | Perché Macron sì e noi no?

Sarà mai perché la verità è che il deficit inizialmente proposto dal nostro governo per il triennio è pari al 7,2% del PIL (2,4 sia per il 2019 che per il 2020 e 2021, ma forse molto forse sarebbe poi ridotto per il 2020 e 2021) mentre quello proposto da Macron per il triennio è in realtà 3,6% (la metà del nostro) ?

Infatti il deficit francese effettivo per il 2019 è del 1,9% , ma sale “tecnicamente” al 2,8 solo per lo slittamento temporale di alcune uscite (crediti d’imposta 2018 trasformati in sgravi fiscali 2019) e di alcune entrate (anticipi Irpef dicembre 2018 trasformati in ritenute alla fonte nel gennaio 2019); deficit di competenza che si normalizza nel 2019 e comunque calerà poi al 1,4% nel 2020 e 0,3% nel 2021.

Senza contare che buona parte del deficit 2019 francese deriva da 44 miliardi di tagli d’imposte (25 per le famiglie e 19 per le imprese) mentre, grazie alla generosità del prode e sempre giulivo Di Maio, buona parte del deficit italiano deriva dall’elargizione di somme a chi non lavora, o lavora sopratutto in nero (gratificazione da non confondere però con le celebri scarpe sinistre donate dal suo conterraneo Achille Lauro prima del voto!).

Senza contare inoltre che il debito pubblico è in Francia pari al 97% del PIL mentre in Italia è al 132% e gli investitori italiani ed esteri diffidano talmente tanto del nostro debito che dobbiamo riconoscere loro un pesante interesse del 3,4% sui BTP decennali (in Francia meno dell’1%).

Come mai giornali e TV non ci hanno fornito questi dati reali, rifilandoci invece “chiacchiere da bar” scommettendo che noi le beviamo beatamente ?

Non sarà che buona parte dei “giornalisti”, così come dei lettori, sono superficiali e ignorano o disconoscono deliberatamente e ad arte i dati reali .... anche perché tacitamente propensi a crogiolarsi sin che possono, rifilando masse crescenti di debiti alle nuove generazioni incolpevolmente “sfigate”?