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 Home page > Tribuna Libera > Dalla Sicilia la battaglia per il reddito minimo garantito

Dalla Sicilia la battaglia per il reddito minimo garantito

La ricchezza sociale scompare dai nostri territori. Scompaiono intelligenze, abitudini, capacità e creatività che compongono il tessuto umano e la trama entro cui sono inscritte le nostre relazioni. Scompaiono i nostri giovani (50.000 l’anno) che sul nostro territorio hanno studiato e acquisito, dove più dove meno, delle professionalità. Un territorio che non riesce a valorizzare tutto questo è destinato solo alla povertà: non si rinnovano i contesti, le menti e i cuori si abbrutiscono e la tristezza esistenziale di chi resta si amplifica. Trattenere sul nostro territorio i giovani e le intelligenze migliori del nostro popolo è il compito politico fondamentale che una forza in campo dovrebbe assumersi.

A questo anelito deve, però, corrispondere una proposta politica in grado di raccogliere l’insieme moltitudinario di ambizioni che le giovani generazioni portano con sé: la battaglia per il reddito minimo è questa. E’ la possibilità per una terra di investire coraggiosamente su quei soggetti sociali che possono rinnovarla e trasmettere nuova linfa vitale. Le forme, le modalità e l’entità di questo impegno politico si dovranno valutare in una discussione ampia e approfondita. Una cosa però è sicura: per fare questo bisogna colpire quelle poche forze a-sociali che in questi anni hanno drenato risorse e spartito a grosse fette la gran parte della ricchezza che il nostro territorio esprime.

Accanto al lavoro, a volte idolatrato dalle stesse forze di sinistra come l’unico luogo di riscatto dei popoli, ridotto oggi ad elemosina e fortemente precarizzato, in nome del quale si sono compiuti e continuano a compiersi anche i sacrifici di buona parte dei nostri territori (progetti approvati solo perchè “portano lavoro” a prescindere dall’oggettiva utilità sociale), sta la questione del reddito: se è vero che la spesa in assistenzialismo ha creato, insieme al drenaggio delle risorse da parte di poche consorterie, la voragine dei conti pubblici, è anche vero che la produttività va adeguatamente retribuita. E allora, se l’impresa (specie multinazionale e prevalentemente finanziaria) accumula, la politica ha il compito di redistribuire ciò che, a partire dalle proprie competenze è possibile recuperare e distogliere dai profitti.

A volte profitto e reddito vengono confusi: il primo accumula e discrimina; il secondo garantisce la tenuta di un sistema economico e sociale. Le politiche del futuro dovranno essere politiche del reddito e non del profitto: questo processo passa innanzitutto dalla tutela politica dei soggetti smarriti in mezzo alla crisi, con una forma di reddito minimo garantito.

Se è vero che l’efficacia di questa proposta sarà più ampia solo in un quadro nazionale, per non dire europeo, è anche vero che la Sicilia deve svolgere il proprio ruolo, specie nel momento in cui i giovani di questa terra fuggono via a cercare fortuna altrove. Il reddito minimo non deve essere contro il lavoro, ma coniugarsi con l’obbiettivo di una sana occupazione, ponendo le condizioni per tutelare i diritti umani minimi di ogni essere umano.

Dire reddito garantito, vuol dire diritto alla vita. Non mancanza di impegno e svogliatezza. Il reddito minimo non ha senso in una società in cui i più tentano di approfittare del beneficio che la collettività offre loro: per questo il reddito minimo si distingue dall’assistenzialismo clientelare e non solo per essere un diritto universale e garantito per tutti. Il reddito minimo è libertà: libertà di scegliere se rimanere qui o andare via. Libertà, appunto. Non costrizione.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.240) 16 ottobre 2012 11:31

    Condivido la proposta. Le innovazioni sociali non possono essere respinte solo per partito preso. D’altronde questo istituto esiste anche in paesi diversi, per cultura e condizioni, dalla Sicilia. Questa è una prova che potrebbe funzionare.

  • Di (---.---.---.157) 16 ottobre 2012 12:09

    Si potrà parlare di reddito minimo garantito quando cambierà la mentalità assistenzialistica secondo cui lo stato vede e provvede con i soldi di chi paga le tasse, che caratterizza gli stati del sud Italia.
    20.000 forsetali quando in veneto (zone montane comprese) ce ne sono 600, non vi sembra già un reddito minimo garantito?

  • Di (---.---.---.144) 16 ottobre 2012 12:33

    Penso che gran parte dei lavori siano inutili e dannosi, e trovino unica giustificazione nella necessità di sopravvivere di tanti e nella voglia di profitto di pochi. Il motto "il lavoro da dignità" mi ricorda quell’ altro "arbeit macht frei". pertanto il reddito minimo garantito è una ottima idea perchè eviterebbe a tanti di lavorare e fare danni, ma è possibile solo in un mondo dove non siano ammese differenze elevate tra il più povero ed il più ricco quindi oggi è quasi impensabile.
    La maledizione della nostra epoca che dura da qualche migliaio di anni da quando eravamo cacciatori e raccoglitori nomadi, è l’ apprezzamento per i vincenti, per l’ accumulo di denaro e potere, il rispetto ed il credito che diamo a chi è ricco e potente anzichè disprezzarlo e rifiutare di averlo vicino.
    Lo spirito della nostra epoca è ben rappresentato dall’ osceno spettacolo delle olimpiadi.

  • Di (---.---.---.240) 16 ottobre 2012 13:39

    Mi arrogo il diritto di rispondere al lettore che accusa gli "stati" del sud Italia, di avere nel proprio DNA una mentalità da assistito. Non vorrei innescare alcuna polemica di tipo sociale (NORD contro SUD), ma alcune precisazioni lessicali, storiche ed una attenta informazione sono necessarie. 

    Primo. Non esistono "stati" del sud Italia, esistono regioni a statuto speciale (Sicilia, Val d’Aosta e Trentino per esempio). Il Parlamento siciliano è uno tra i più antichi d’Europa. Prima dell’unificazione, la Sicilia era di gran lunga più ricca di alcune aree del nord Italia. 
    Secondo. Il fatto che parte della classe politica locale e parte della società civile siciliana abbia abusato della fiscalità generale è vero: ma non scordiamo che, ormai da anni, gli stessi siciliani hanno capito che occorre interrompere questo avvitamento auto-distruttivo. La Sicilia ed i siciliani voglio soltanto avere le stesse possibilità di altre aree del paese e competere (e sono sicuro con risultati anche ottimi) a parità di condizioni. Anche la questione delle ricompense territoriali per le concessioni gas-petrolifere è una questione non secondaria.
    Infine, molte organizzazione ed associazioni civili di siciliani combattono ogni giorno per cambiare la Sicilia. Combattere la mafia in Sicilia da siciliani non è uno scherzo!
    Terzo. L’esercito dei forestali (esageratamente troppi) è nato grazie alla logica del voto di scambio. Ma non tutti i siciliani lavorano come forestali. Anzi, è vero il contrario. Molti siciliani, lavoratori dell’industria privata con sede legale in altre regioni d’Italia, si ritrova oggi iscritti nelle liste di disoccupazione.
    Quarto e ultimo punto. Il reddito di cittadinanza, come proposto nell’articolo, dovrebbe essere applicato all’intero territorio nazionale, in sostituzione di alcune erogazioni sociali oggi difficilmente controllabili. Non c’è correlazione tra percepire un reddito di cittadinanza e motivazione individuali al lavoro. Anche senza possedere reddito, molti preferiscono comunque non impegnarsi in attività più o meno produttive.
    Ad ogni modo, mi rendo conto che occorrerò lavorare ancora parecchio contro i pregiudizi.
    Cordiali saluti
    Alfonso Albano
  • Di paolo (---.---.---.210) 16 ottobre 2012 19:51

    Credo che una proposta come quella del "reddito minimo garantito " non poteva che arrivare dal Sud .

    Se ho ben capito , spero di sbagliarmi , lo Stato dovrebbe garantire un reddito di "cittadinanza" ,insomma un tot al mese . Alfonso Albano dice che occorre lavorarci sopra parecchio per "vincere i pregiudizi " . Poi ci conferma che  "non tutti i siciliani lavorano come forestali " , meno male ero in apprensione .

    Pregiudizi ? !!!!!!! Ma andate a ..................mi fate venire voglia di votare Lega .

    • Di (---.---.---.243) 17 ottobre 2012 08:09

      Il Gentilissimo lettore che chiude il suo ragionamento invitando a visitare altri paesi, cosa che in linea di principio non è sbagliata in quanto solo la conoscenza di luoghi e popoli diversi permette all’uomo di allargare i propri orizzonti , dovrebbe sapere che il - reddito minimo garantito - o - basic income - nella sua definizione internazionale, non è un prodotto tipico del sud Italia ne tantomeno una invenzione dell’ultima ora.

      La Commissione parlamentare Onofri nel 1997 aveva tentato di occuparsi della sua possibile introduzione in Italia, uno dei pochi paesi europei che non possiede questo strumento economico.
      Se il Gentilissimo lettore ha tempo a disposizione e soprattutto la volontà di vincere pregiudizi, può iniziare con la lettura di un saggio pubblicato dalla Università Bocconi Editore nel 2006 dal titolo - Reddito minimo universale - di P. Van Parijs e Y.Vanderborght.
      Il pregiudizio è un giudizio parziale o basato su informazioni incomplete.
      E’ vero, nel tempo noi siciliani abbiamo fornito esempi negativi che hanno confermato che gran parte dei pregiudizi nei nostri confronti erano fondati, ma quando uno solo dei pregiudizi è frutto solo della demagogia (come quello sulla paternità del basic income) rinasce in ogni siciliano l’orgoglio di appartenere ad una terra dalla cultura millenaria, universale.
      Infine, in Democrazia l’esercizio del voto è libero: che il nostro Gentilissimo lettore possa soddisfare le sue voglie elettorali.
      Alfonso Albano


  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.95) 16 ottobre 2012 23:54
    Damiano Mazzotti

    Chiamarlo reddito di consumo suona meglio? Senza soldi non si può consumare e in questa economia non mancano i lavoratori, ma i consumatori. Per ogni posto di lavoro in offerta ci sono centinaia e centinaia di candidati.

    Solo pagando gente per consumare e non per lavorare, si uscirà da questa crisi epocale.

    E invece di utilizzare l’attuale sistema monetario per fare credito solo ai possidenti attraverso i vari mutui, si potrebbe utilizzare un altro sistema monetario con una moneta senza interessi, utilizzata per incentivare gli investimenti e gli impieghi statali e i consumi.

    Ma vi sembra possibile che un sistema monetario vecchio di circa trecento anni possa tenere il passo del mondo ipertecnologico e iperglobalizzato di oggi?

  • Di (---.---.---.179) 17 ottobre 2012 08:37

    Il Gentilissimo lettore che chiude il suo ragionamento invitando a visitare altri paesi, cosa che in linea di principio non è sbagliata in quanto solo la conoscenza di luoghi e popoli diversi permette all’uomo di allargare i propri orizzonti , dovrebbe sapere che il - reddito minimo garantito - o - basic income - nella sua definizione internazionale, non è un prodotto tipico del sud Italia ne tantomeno una invenzione dell’ultima ora.

    La Commissione parlamentare Onofri nel 1997 aveva tentato di occuparsi della sua possibile introduzione in Italia, uno dei pochi paesi europei che non possiede questo strumento economico.
    Se il Gentilissimo lettore ha tempo a disposizione e soprattutto la volontà di vincere pregiudizi, può iniziare con la lettura di un saggio pubblicato dalla Università Bocconi Editore nel 2006 dal titolo - Reddito minimo universale - di P. Van Parijs e Y.Vanderborght.
    Il pregiudizio è un giudizio parziale o basato su informazioni incomplete.
    E’ vero, nel tempo noi siciliani abbiamo fornito esempi negativi che hanno confermato che gran parte dei pregiudizi nei nostri confronti erano fondati, ma quando uno solo dei pregiudizi è frutto solo della demagogia (come quello sulla paternità del basic income) rinasce in ogni siciliano l’orgoglio di appartenere ad una terra dalla cultura millenaria, universale.
    Infine, in Democrazia l’esercizio del voto è libero: che il nostro Gentilissimo lettore possa soddisfare le sue voglie elettorali.
    Alfonso Albano
  • Di paolo (---.---.---.210) 17 ottobre 2012 09:36

    Intanto l’invito era ad andare a ........lavorare per procacciarsi un reddito e non ha spigolare come maliziosamente ha inteso Alfonso .E’ l’unica forma di garanzia universalmente riconosciuta .

    Dopo di che fare sofismi e accademia letteraria ,specialmente se proviene da una regione che ha largamente superato in senso peggiorativo gli eventuali pregiudizi (ma pregiudizi di chi ? ),mi sembra il modo peggiore per sconfiggere la pessima reputazione che (purtroppo) il Sud Italia e la Sicilia in particolare (scontato non fare di tutta un’erba un fascio)si è guadagnata specialmente negli ultimi decenni .

    Citare Van Parijs ,che è un economista e giurista con il grave difetto di essere anche filosofo ,che è come mettere insieme il diavolo e l’acqua santa ,è una speculazione che non ha senso ,confezionata ad hoc per prendere per i fondelli .
    La Siclia è una regione italiana dotato di autonomia quasi totale ,salvo poche eccezioni in materia legislativa , giuridica e fiscale .Trattiene praricamente il 100% delle imposte prodotte e drena risorse nazionali in quantità industriale con gli estiti nefasti che sappiamo.

    Per favore gentilissimo Alfonso Albano ,contestualizzi la situazione siciliana in un ambito nazionale e lasci perdere studi e proposte che si riferiscono a società ordinate e civili come quelle nord europee ,che nulla hanno a che spartire con la putrefazione morale e civile di questo disgraziato paese , a cui , putroppo , i siciliani hanno contribuito in maniera sostanziosa.

    Sono proprio curioso di vedere le prossime elezioni regionali e politiche per capire la voglia di cambiamento dei siciliani ,il loro desiderio di riscatto .
    Fatti e non chiacchere o speculazioni filosofiche.

    • Di (---.---.---.225) 30 marzo 2015 06:34

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  • Di paolo (---.---.---.210) 17 ottobre 2012 10:33

    Anche i miei refusi di scrittura sono una costante ,purtroppo dovuta al fatto che mentre seguo Agora lavoro ,con il rischio concreto di fare male entrambe le cose . Grazie a Dio mi salva la buona reputazione che mi sono guadagnato in 4 decenni di impegno duro (quello vero non quello di Silvio) .

    Comunque con simpatia saluto l’articolista e Alfonso con il quale ho avuto il piacere di interloquire .

    • Di (---.---.---.251) 17 ottobre 2012 16:55

      Egregio e Gentile anonimo lettore, il piacere di scambiarsi le idee è reciproco. 

      Detto questo però, il Suo invito (ora chiarito) di andare a lavorare non mi permette però di abbandonare la discussione.
      Molti giovani e meno giovani italiani (siciliani compresi) accoglierebbero immediatamente il Suo invito. Ma dove andare a lavorare?
      Nella gara per "la peggiore reputazione" la Sicilia e tutto il sud Italia è in ottima compagnia: le cronache giudiziarie di questi ultimi giorni colpiscono inesorabilmente anche le ricche regioni del nord. Evidentemente, il mal costume non è più una peculiarità dei meridionali.
      I pregiudizi esistono! Non è pregiudizio pensare che la citazione di un economista-giurista-filosofo sia una " presa per i fondelli?" In realtà è stato citato solo un saggio pubblicato da una prestigiosa casa editrice, per confutare la tesi che il "basic-incom" era una idea nata nel sud Italia,
      Non è pregiudizio pensare che filosofia, diritto ed economia non possano dialogare? Che un filosofo non può essere anche essere un economista? Ricordo al nostro Gentile ed anonimo lettore che il padre nobile della moderna economia del libero mercato è Adam Smith - filosofo - e che la sua prima opera - teoria dei sentimenti morali - è considerata importante tanto quanto la sua opera più famosa. L’economia ha un debito nei confronti della filosofia: lo Smith filosofo anticipò di molto alcune delle teorie economiche che ancora oggi l’intero mondo occidentale osanna. Un filosofo.
      E che dire allora della psicologia: il premio nobel a Kahneman è stata una presa per i fondelli?
      Lo spazio è troppo limitato per confutare anche la tesi che la Sicilia trattiene il 100% delle imposte prodotte. Rimando per questo alla lettura delle statistiche ufficiali. Le ricordo anche il contenzioso Regione-Stato ancora non del tutto risolto sulle accise del settore petrolifero
      Non è pregiudizio pensare che le esperienze dei paesi del nord europa - ordinati e civili - non potranno essere mai riprodotte nella nostra penisola?Le ricordo solamente che i tedeschi occidentali pensavano la stessa cosa dei loro connazionali dell’Est: oggi, la Germania è un’altra cosa. Come non citare la follia umana che ha portato un uomo ad uccidere 80 ragazzi? Eppure, stiamo parlando di comunità sociali ordinate e civili. 
      Io non posso sapere se le prossime elezioni regionali e nazionali rispetteranno o meno le legittime aspettative di riscatto da parte dei siciliani (ma anche dei lombardi e dei romani, degli emiliani e dei piemontesi, visto che le amministrazioni regionali di queste regioni non sono immuni dalle inchieste giudiziarie), posso solo sperare che questo accada.
      I membri delle società civili e ordinate rispettano le idee altrui, anche se non le condividono. 
      I membri delle società civili e ordinate non dicono che le - speculazioni - degli altri sono una "presa per i fondelli"!
      Alfonso Albano
    • Di (---.---.---.134) 28 marzo 2015 09:50

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  • Di (---.---.---.251) 17 ottobre 2012 16:49

    Egregio e Gentile anonimo lettore, il piacere di scambiarsi le idee è reciproco. 

    Detto questo però, il Suo invito (ora chiarito) di andare a lavorare non mi permette però di abbandonare la discussione.
    Molti giovani e meno giovani italiani (siciliani compresi) accoglierebbero immediatamente il Suo invito. Ma dove andare a lavorare?
    Nella gara per "la peggiore reputazione" la Sicilia e tutto il sud Italia è in ottima compagnia: le cronache giudiziarie di questi ultimi giorni colpiscono inesorabilmente anche le ricche regioni del nord. Evidentemente, il mal costume non è più una peculiarità dei meridionali.
    I pregiudizi esistono! Non è pregiudizio pensare che la citazione di un economista-giurista-filosofo sia una " presa per i fondelli?" In realtà è stato citato solo un saggio pubblicato da una prestigiosa casa editrice, per confutare la tesi che il "basic-incom" era una idea nata nel sud Italia,
    Non è pregiudizio pensare che filosofia, diritto ed economia non possano dialogare? Che un filosofo non può essere anche essere un economista? Ricordo al nostro Gentile ed anonimo lettore che il padre nobile della moderna economia del libero mercato è Adam Smith - filosofo - e che la sua prima opera - teoria dei sentimenti morali - è considerata importante tanto quanto la sua opera più famosa. L’economia ha un debito nei confronti della filosofia: lo Smith filosofo anticipò di molto alcune delle teorie economiche che ancora oggi l’intero mondo occidentale osanna. Un filosofo.
    E che dire allora della psicologia: il premio nobel a Kahneman è stata una presa per i fondelli?
    Lo spazio è troppo limitato per confutare anche la tesi che la Sicilia trattiene il 100% delle imposte prodotte. Rimando per questo alla lettura delle statistiche ufficiali. Le ricordo anche il contenzioso Regione-Stato ancora non del tutto risolto sulle accise del settore petrolifero
    Non è pregiudizio pensare che le esperienze dei paesi del nord europa - ordinati e civili - non potranno essere mai riprodotte nella nostra penisola?Le ricordo solamente che i tedeschi occidentali pensavano la stessa cosa dei loro connazionali dell’Est: oggi, la Germania è un’altra cosa. Come non citare la follia umana che ha portato un uomo ad uccidere 80 ragazzi? Eppure, stiamo parlando di comunità sociali ordinate e civili. 
    Io non posso sapere se le prossime elezioni regionali e nazionali rispetteranno o meno le legittime aspettative di riscatto da parte dei siciliani (ma anche dei lombardi e dei romani, degli emiliani e dei piemontesi, visto che le amministrazioni regionali di queste regioni non sono immuni dalle inchieste giudiziarie), posso solo sperare che questo accada.
    I membri delle società civili e ordinate rispettano le idee altrui, anche se non le condividono. 
    I membri delle società civili e ordinate non dicono che le - speculazioni - degli altri sono una "presa per i fondelli"!
    Alfonso Albano
     





  • Di paolo (---.---.---.210) 17 ottobre 2012 19:55

    Carissimo Afonso Albano lei sta facendo lo gnorri ,sono sicuro che ha capito benissimo a cosa mi riferisco , tuttavia continua a filosofeggiare ,a citare e a fare associazioni culturali che hanno nulla a che vedere con la realtà che è sotto gli occhi di tutti .

    Lei può prendersi tutto lo spazio di questo sito per raccontarci quello che vuole ma non riuscirà mai a rovesciare la realtà .Suoi conterranei ,sempre su questo sito ,stanno provando a costruire la tesi del vittimismo storico ,del Sud sfruttato e impoverito dagli egoismi del Nord , ma mi deve spiegare dove sono finiti i 5 miliardi di euro di debito della regione ,come si è fatto ad arrivare a 17.995 dipendenti pubblici a cui bisognerebbe aggiungere altri 717 dipendenti di struttura distaccate e altri 2293 lavoratori dipendenti assunti a tempo determinato ,per un totale ,udite ,udite !! , di 21.005 dipendenti regionali , ossia ben 5 volte i dipendenti della " furfantesca " regione Lombardia che di abitanti però ne ha il doppio.Ovvero ,per semplice calcolo algebrico ,dieci volte di più .(!!!?)

    Come si fa ad accettare che Lombardo abbia 192 dirigenti , solo 6 meno di David Cameron a Downing street che in totale ha 1337 dipendenti contro i 1385 di Lombardo e i 1.800 complessivi dell’intera regione .Un numero che supera tutti insieme quelli delle regioni non a statuto speciale . Stendiamo poi un velo pietoso sulle retribuzioni ,record mondiale imbattibile !.

    E mi fermo qui ma si potrebbe andare avanti con un elenco che non finisce più e lei ,caro gentile non anonimo interlocutore , ci viene a propinare le sue affastellate e pretestuose teorie sul pregiudizio , facendo il più classico dei polpettoni fine a se stesso. E guardi che la mafia ,se è vero che si è diffusa sul territorio nazionale (non tutto grazie a Dio) ,non è un alibi dietro il quale nascondersi , semmai è una aggravante.

    Cordialmente saluto e chiudo

    • Di (---.---.---.251) 17 ottobre 2012 21:44

      Egregio lettore anonimo, Lei continua ad etichettare le mie idee, ha svelato il mio personale tentativo di capovolgere la realtà. Quale realtà? Ovviamente quella a Lei cara, dove non c’è possibilità alcuna di analisi ulteriore. E’ così e basta!

      Vittimismo storico e polpettoni filosofici. Lei cita articoli di miei conterranei che addebitano all’egoistico Nord la colpa di tutti i mali siciliani; di solito non parlo di argomenti che non conosco, ma prendo come verità quello che Lei afferma. Questi siciliani sbagliano. Gli oltre ventimila dipendenti regionali sono nostri, li abbiamo voluti noi. E’ solo colpa nostra.
      Però, io che faccio lo "gnorri" ragiono su problemi e soluzioni. Non rinuncio ad un futuro diverso, da raggiungere attraverso la ragione. 
      Mi dispiace, ma devo evidenziare che le mafie si radicano e si espandono quando trovano un terreno fertile. 
      Chi vuole una Sicilia diversa, chi lotta contro la mafia con le regole dello Stato e con la cittadinanza attiva, chi è consapevole di cosa siamo stati e siamo ancora oggi, di cosa siamo ancora capaci di fare, chi come il sottoscritto vive in Sicilia ha imparato a proprie spese che firmarsi con nome e cognome è uno schiaffo alla madre di tutte le regole mafiose: l’omertà.
      Alfonso Albano

    • Di (---.---.---.65) 27 marzo 2015 21:15

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  • Di (---.---.---.251) 17 ottobre 2012 21:43

    Egregio lettore anonimo, Lei continua ad etichettare le mie idee, ha svelato il mio personale tentativo di capovolgere la realtà. Quale realtà? Ovviamente quella a Lei cara, dove non c’è possibilità alcuna di analisi ulteriore. E’ così e basta!

    Vittimismo storico e polpettoni filosofici. Lei cita articoli di miei conterranei che addebitano all’egoistico Nord la colpa di tutti i mali siciliani; di solito non parlo di argomenti che non conosco, ma prendo come verità quello che Lei afferma. Questi siciliani sbagliano. Gli oltre ventimila dipendenti regionali sono nostri, li abbiamo voluti noi. E’ solo colpa nostra.
    Però, io che faccio lo "gnorri" ragiono su problemi e soluzioni. Non rinuncio ad un futuro diverso, da raggiungere attraverso la ragione. 
    Mi dispiace, ma devo evidenziare che le mafie si radicano e si espandono quando trovano un terreno fertile. 
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    Alfonso Albano


  • Di paolo (---.---.---.153) 18 ottobre 2012 08:59

    Continua a ciurlare nel manico ,ma di quale omertà sta parlando ? Su questo post non stiamo facendo la testimonianza di un reato ,stiamo semplicemente dialogando e se io le dicessi che mi chiamo Paolo Giorgetti piuttosto che Paolo Fruzzetti , per lei cambia qualcosa ?

    Si confronti sui contenuti e lasci perdere l’omertà che evidentemente le appartiene culturalmente ,la redazione di AgoraVox sa benissimo chi sono e a lei rispondo per i miei comportamenti .
    Siamo su un sito di dominio pubblico ,io non sono né un giornalista né un blogger,sono un privato cittadino che ha le proprie idee e ha deciso di confrontarle con le sue e lei sta confondendo la privacy con l’omertà .
    Un caro saluto a tutti e chiudo veramente .

    • Di (---.---.---.81) 18 ottobre 2012 11:25

      Egregio lettore anonimo, Le riconosco la capacità di aver portato la discussione sul contenuto dell’articolo, dal piano del confronto delle idee a quello delle etichette personali. 

      Cito dai suoi interventi: - proposta che non poteva non venire dal sud - andate a lavorare - speculazione confezionata per prendere per i fondelli - polpettoni fini a se stessi - appartenenza culturale al mondo dell’omertà - confusione tra omertà e privacy - nascondersi dietro l’alibi della diffusione della mafia fuori dai confini regionali - continuare a ciurlare nel manico- fare lo gnorri.
      Il Suo contributo alla discussione, per il sottoscritto, è stato importante. Grazie alle Sue idee ho altro materiale sul quale lavorare e riflettere.
      No! Conoscere il Suo vero nome non è stato mai importante. Le Sue idee sono state importanti.
      Alfonso Albano
  • Di (---.---.---.124) 18 ottobre 2012 13:03

    Egregio lettore anonimo, Le riconosco la capacità di aver portato la discussione sul contenuto dell’articolo, dal piano del confronto delle idee a quello delle etichette personali. 

    Cito dai suoi interventi: - proposta che non poteva non venire dal sud - andate a lavorare - speculazione confezionata per prendere per i fondelli - polpettoni fini a se stessi - appartenenza culturale al mondo dell’omertà - confusione tra omertà e privacy - nascondersi dietro l’alibi della diffusione della mafia fuori dai confini regionali - continuare a ciurlare nel manico- fare lo gnorri.
    Il Suo contributo alla discussione, per il sottoscritto, è stato importante. Grazie alle Sue idee ho altro materiale sul quale lavorare e riflettere.
    No! Conoscere il Suo vero nome non è stato mai importante. Le Sue idee sono state importanti.
    Alfonso Albano
  • Di (---.---.---.75) 8 novembre 2012 10:35

    In europa solo in Italia e Grecia non c’è il reddito minimo garantito,guarda caso Italia e Grecia sono vicini al fallimento.....

    Stato Italiano vergognoso

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