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Dalla Madre di Gorkij alla madre di Baltimora: media mainstream e modelli culturali

Il ruolo dei mezzi di informazione nel capovolgere i modelli comportamentali dalla più forte carica sovversiva

"La Madre", di inizio '900, è tra i romanzi più conosciuti del grande scrittore russo Maxim Gorkij, ispiratore del realismo socialista e più avanti tra gli intellettuali di punta della nuova società che nascerà dalla Rivoluzione. Brecht ne trarrà successivamente una versione teatrale, che resterà conosciuta quasi quanto il romanzo, entrambi tradotti e diffusi in tutto il mondo come opere cruciali della letteratura rivoluzionaria, commuovendo e ispirando alla ribellione contro l'oppressione varie generazioni di donne e uomini di ogni nazionalità. Il romanzo, caratteristicamente di formazione, ha come protagonista una donna della classe operaia sotto la Russia zarista, madre di un giovane proletario che, già sviluppata una coscienza rivoluzionaria di classe, è militante socialista. All'inizio diffidente e timorosa rispetto alle scelte del figlio, la donna, per progressiva adesione soprattutto emotiva ai valori del figlio, nel frattempo arrestato, e dei suoi compagni, si avvicinerà alla Causa rivoluzionaria, imparando a leggere, partecipando alle attività di propaganda e a scontri con la polizia, fino al sacrificio finale, che affronta con la determinazione di una coscienza ormai pienamente formatasi.

Se questo modello ha ispirato generazioni di militanti al coraggio e al sacrificio di sé in vista della Causa comune, colpisce il rovesciamento quasi speculare che i media mainstream di mezzo mondo alimentano nella proposizione di un archetipo precisamente opposto.

Si tratta della madre di Baltimora, immortalata da video e fotografi mentre a suon di sganassoni allontana il figlio dagli scontri di piazza con la polizia seguiti all'uccisione dell'ennesimo giovane nero da parte di un agente. Una scintilla che ha risvegliato, in questi giorni, ma già in più occasioni nei mesi passati, la temuta rabbia della comunità nera, già negli scorsi decenni dimostratasi la componente più coscientemente radicale e rivoluzionaria della società americana e piegata dal Potere solo con il terrore, la repressione di massa e la diffusione di eroina nei ghetti urbani: su tutto questo si veda l'eloquente film di Mario Van Peebles.

Ebbene, non si pretende certo qui di condannare il comportamento individuale della donna, in una situazione di obiettivo pericolo e terrorizzata dall'idea di perdere l'unico figlio maschio. Ciascuno giudichi come preferisce il suo atteggiamento, o non lo giudichi affatto. Il punto interessante è invece, come si accennava, la sua diffusione virale sui media "di regime" di ogni angolo del globo, nell'intento di amplificarne a dismisura il messaggio rinunciatario, facendone la "madre dell'anno" o "madre coraggio", una figura metafisica contro la mobilitazione di massa di una comunità la cui situazione di sottomissione sociale e di miseria non è molto cambiata con l'inclusione di qualche suo esponente nell'élite del Paese fino a esprimere il Presidente degli Stati Uniti. "Cosa ti avevano fatto quei poliziotti, per prenderli a sassate?"... Pensa a te... Voltati dall'altra parte se toccano il tuo compagno... Abbassa la testa... Questi i messaggi di vigliecchieria universale che i mezzi di informazione propongono e ripropongono martellanti ai giovani di tutto il mondo (e, ai loro genitori, propongono di spingerli in tale direzione), per spezzare i legami di solidarietà umana nell'idea, tra il mistico e il reale, di una possibile scappatoia individuale alla sofferenza collettiva. Proprio il contrario di quanto comprende nella sua formazione la Madre di Gorkij: non c'è una scappatoia individuale, e se c'è sta nel tradimento dei compagni; il riscatto è collettivo, operato da tutti e a beneficio di tutti. Riprendendo le parole e il messaggio di una famosa canzone di Lolli, intitolata "il mondo è fatto a scale":

"E sul terzo gradino i lavoratori:


si pigiano perché nessuno resti fuori
dal loro grande viaggio che ha per meta finale
la fine dell'oltraggio il crollo delle scale.
Nessuno vuol salire senza gli altri trecento
per chi vorrà tradire sarà l'isolamento,
sarà uno scambio avaro e, dopo la vittoria,
sarà fama di baro, crumiro della storia."

Quale messaggio la spunterà? Che modello ispirerà le madri di tutti sfruttati d'America e del mondo? La "madre dell'anno" o la Madre di Gorkij? Solo i fatti ce lo potranno dire...

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