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Dall’identificazione del presunto infiltrato a nuove prove verso il misterioso agente provocatore

"Il ragazzo con il giaccone beige di cui si vocifera da ieri essere un infiltrato, è uno studente minorenne di Roma, conosciuto dai compagni che ci confermano la sua identità.

Non ha nulla a che fare con gli sbirri.
Per cortesia stop alle ricostruzioni: era un manifestante come gli altri".

Questo è quanto si legge testualmente su Indymedia Bologna.

Breve nota informativa inserita dall'amministratore di uno dei principali siti di contro informazione di movimento. Sulla stessa linea è la Procura di Roma: "L'individuo che indossava il giubbotto color beige non risulterebbe tra le persone fermate". Mentre il Questore di Roma precisa che: "L'abbiamo identificato, è un estremista di sinistra". Alla fine verrà disposto il fermo del giovane che risulta essere anche minorenne.

Ma, e dico ma, esistono altre foto, altri video che in realtà sono molto più inquietanti della storia che ha tanto incuriosito giornalisti, critici, politici e magistrati.


Mi riferisco alla vicenda di quella persona che si presume essere agente provocatore, con la radio trasmittente in mano mentre viene manganellata dal finanziere.

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Ovvero quando il finanziere ha protetto la pistola di ordinanza nel momento in cui è stato oggetto di aggressioni da parte di manifestanti ed agenti provocatori.

In questo video a partire dal minuto 2.08 al minuto 1.50 noterete che l'infiltrato, perché alla fine capiremo che altro non può essere, si muove in modo assolutamente e chiaramente indisturbato tra la polizia e con la polizia, e con la radio trasmittente. Sì con quella radio che si diceva essere stata prelevata al finanziere. Peccato che quel momento, che a noi interessa, del video è antecedente all'evento relativo all'aggressione del finanziere; peccato che dal video si vede chiaramente che quella persona non è un semplice manifestante. Eh già, peccato!

Altra prova: guardate la foto numero 5 di questa raccolta fotografica.
 

Guardate ora questo video! Tra i secondi 0.42 e 0.48 noterete che il tipo che nella foto aggredisce il finanziere, quello con il berretto blu e disegno bianco è lo stesso che è con le forze di polizia e tra la polizia. Sembra essere lo stesso soggetto che viene poi manganellato dal finanziere, quello della radio trasmittente. Ma come prima si schiera e collabora con le forze di polizia e poi aggredisce i finanzieri?

Qualcosa non quadra, o forse tutto quadra ed anche in modo palese.

La vicenda del ragazzo minorenne, che sembra essere confermata sia dal movimento che dalla Procura e Questura certamente ha creato grande scalpore, ma ciò non deve distogliere l'attenzione dall'agente provocatore, e dalle prove che ora noi forniamo.

In ogni caso i dubbi è lecito manifestarli, la democrazia permette anche questo ed i dubbi non possono che incrementare il senso di libertà da tutti noi ricercato e non vissuto in questo malato paese.

Invitiamo la magistratura a visionare questi filmati, a fare i riscontri del caso, perché a differenza del ragazzo minorenne, qui emergono non indizi, ma prove, ovvero elementi gravi, precisi e concordanti che evidenziano l'esistenza e non immaginaria ma reale dell'agente provocatore nella giornata del 14 dicembre 2010 a Roma.

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