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Dal tramonto dell’Umanità all’Alba dorata della destra

Non c'era la destra o la sinistra del proprio Paese a unire milioni di persone negli anni duemila, che marciavano nelle piazze contro la guerra, contro l'inquinamento globale, contro lo sfruttamento delle persone, per i migranti: venne chiamato Movimento no-global.

Quegli stessi movimenti si muovevano solidali nei Social Forum Europei, ospitando i popoli delle altri parti del Mondo; l'Europa era vista come una ricchezza, e ci si richiamava alla Convenzione di Schengen.
Ho preso parte attiva a partire da Genova nel luglio 2001: ricordi precisi, esperienze fondamentali, vissute con mia figlia ancora minorenne, ci sentivamo parte di un'umanità attiva e responsabile il cui motto era "Pensa globalmente Agisci localmente": ci provammo. Abbiamo ascoltato Roy Paci e Manu Chao.
 
Leggo stamattina dalla Grecia, forse immersa in un'alba dorata:
 
"Un violento attacco xenofobo, con lancio di molotov, petardi e sassi ha colpito il campo di rifugiati sull'isola greca di Chios, dove da ieri ci sono proteste contro i migranti. Circa 150 migranti rifugiatisi in Grecia dalla guerra siriana, sono stati costretti a fuggire. Lo scrivono vari media internazionali, fra cui la Bbc.
 
Nell'assalto è rimasto ferito alla testa da una pietra un rifugiato. Distrutte una cinquantina di tende e baracche. Anche due operatori umanitari che lavorano tra i profughi sono stati feriti nel campo di Souda a Chios, che ospita circa 4.000 rifugiati. L'Unhcr, che lo gestisce, fa sapere che fra i tendoni distrutti dai teppisti - che hanno lanciato i loro oggetti contundenti dal muro che circonda il campo - ve ne era uno da 50 posti"
 
Mi ricorda altre proteste che di umano non hanno niente, negli altri paesi d'Europa, nel nostro Paese e non sarà certo un cuoricino o un pupazzetto che piange e riporta la notizia, a cambiare la marea disumana della Destra che imperversa sui social Media, Facebook compreso e in primis, protesi alla vittoria del 4 dicembre per dire no a Renzi e basta...
 
Il primo social forum europeo avvenne a Firenze nel 2002; Oriana Fallaci lanciò un messaggio preciso e c'è chi disse che dovevamo avere per lei pietà umana "Fiorentini abbiate dignità. Non siate inerti. Chiudete i negozi e non mandate i bambini a scuola".
 
L'ultimo Social Forum Europeo avvenne a Istanbul nel 2010. Leggo: "in Turchia su un disegno di legge presentato dal partito Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan è chiesto di depenalizzare la violenza sessuale sui minori, se l'atto è avvenuto in modo consensuale e il suo autore accetta di sposare la vittima..."(sai che gioia per le le spose bambine e la legittimazione dello stupro).
 
Ma che c' entra parlare di Grecia o Turchia invece che d'Italia? Che c'entra parlare di Siria o di Yemen invece che d'Italia? Che c'entra parlare di Russia, Africa, Asia, Palestina, Medio Oriente... invece che d'Italia? Nel 2001 avevamo imparato qualcosa, ora le ferite sono sulla nostra pelle, un terremoto di proporzioni immense e di morti innumerevoli, pare che non ce ne siamo accorti guardando l'Italia che invecchiava.
 
 
E dire che che ognuno sapeva di essere libero di pensare globalmente e agire localmente: nel 2001 erano ancora pochi a godere di un cellulare e un computer.
Oggi anche io compio un'andata e ritorno solo in Rete, con il ricordo che non si spegnerà mai, di un'umanità dolente ma che vuole vivere. Non siamo usciti dalla notte della dimenticanza, ci siamo appena entrati e non so quando sarà la fine e se rimarrà solo, a lungo, un'alba dorata.
 
Avevo fatto gli auguri ad Obama nel novembre del 2008, proprio otto anni fa e ora dovrei farli a me, perché non so quanto fiato rimane per la Corsa, un altro giorno meno nero di oggi.
 

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