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Crisi della politica e crisi economica: per i cittadini c’è il procurato stress

E’ indubbio che, oltre alle reazioni chiaramente ovvie che ogni cittadino può manifestare in momenti storici critici, esistono una lunga serie di compromissioni che superano le ristrettezze vere e proprie date magari da una economia in rovina.

Se c’è crisi economica, ma si ha garanzia di una politica che non perde occasione di garantire stabilità, i cittadini di una nazione, accettano di buon grado un periodo magari medio lungo di sacrifici, sapendo – tangibilmente – che chi amministra il Paese si sta occupando della soluzione dei problemi di tutti.

Ma se alla crisi economica, interna ed internazionale, si somma anche una politica vuota, sterile ed in alcuni casi anche poco chiara e fomentatrice di inganni, ecco che la cittadinanza, dopo un primo periodo necessario a tutti per comprendere gli accadimenti, cade in un vortice pericoloso che parla anche di procurato stress. Ed il procurato stress – così come il procurato allarme nel caso in cui si getti la cittadinanza nel panico senza alcuna ragione reale – genera problemi ma anche, dall’altro lato, la possibilità per i cittadini che lo subiscono, di denunciare lo stato di perenne allarme causato da una politica “ballerina” che passa da un tema all’altro generando solo ansia, preoccupazione, depressione ed in alcuni casi limite, persino suicidio.

Non si può vivere ogni giorno come fosse davvero l’ultimo. E’ inutile: chiunque vi abbia raccontato questa storiella, non sapeva cosa rispondervi alla domanda: “Come affrontare la Vita”? Qui peraltro il discorso è ben diverso, perché non è che noi cittadini italiani abbiamo crisi esistenziali per cui necessitiamo dell’appoggio di un qualche psicoanalista. Lo stress, gli stati depressivi in crescendo, il senaso di paura ed anche di ineguatezza, ci giungono per motivi diversi e molto più concreti.

E’ ovvio infatti, che se ogni giorno aprendo un giornale, guardando un TG o ascoltando la radio, apprendiamo di misure sempre più restrittive e vessatorie ai danni dei cittadini, a nulla servono poi le smentite – come spesso accade – a riparare lo stress percepito e subito.

La perenne altalena di informazioni, spesso carenti di costrutto ma anche di quel sacrosanto diritto a sapere la reale condizione cui ci si può trovare e per motivi diversi da scelte personali sbagliate, non fa altro che generare ansia.

Ci svegliamo un giorno e ci dicono: taglieremo a tutti le pensioni. Poi: via gli assegni ai disabili. Cancelliamo tutto il comparto sociale. Taglio all’occupazione. Aumentiamo tasse ed imposte. Addirittura: faremo prelievi forzosi sui conti correnti.

Roba da infarto. Per chiunque. Perché chiunque ha in casa anziani, disabili, disoccupati o occupati precari, debiti, tasse ed imposte da pagare e quella scarsa riserva – non sempre – di denaro che dovrebbe garantire ad ognuno un piccolo ma importantissimo angolo di serenità per tutto ciò che in una vita può accadere.

E l’infarto infatti, se proprio non si manifesta come tale e ce lo auguriamo per tutti, si manifesta con un perenne stato di fibrillazione. Con un tormentoso senso di insicurezza. Con un incubo di futuro di cui non si riesce nemmeno a poter valutare i contorni.

Tutto ciò, è più venefico e malato del virus più potente, del cancro più aggressivo. Persino, della malattia psichica più invalidante. Perché pone solo insicurezze gravi. E gravi mancanze in quel fondamento che ogni Stato democratico dovrebbe sempre avere come obiettivo prioritario: il benessere della Comunità.

Ed oltre a questo, la mancanza totale di una classe Politica ormai scarnificata di contenuti nobili che diviene persecuzione e persecutoria invece che amministratrice per diritto di voto di milioni di vite umane.

Tutto ciò, si chiama procurato e reiterato stress. Gravissima accusa e di proporzioni enormi, considerando il fatto che in casi come questi, vengono appunto coinvolte milioni e milioni di persone. Tutte più o meno colpite non solo dalla ormai stra abusata crisi ma da quella volontà del tutto malata che la Politica esercita contro tutti senza patema di dover poi pagare pegno. “Loro” una volta in più, decidono della vita di tutti, senza mai ascoltare nessuno di questi “tutti”.

Avanzano a grandi passi verso qualcosa che nessuno più comprende, o meglio: verso mete che non hanno più come obiettivo prioritario la Nazione ed i suoi cittadini, bensì le misere esistenze di quei pochi che credono ancora di detenere “potere” sapendo bene di averlo ben contrabbandato con un più giusto e degno significato di “gestione del Paese per il bene della Comunità”.

Qualcuno dovrà pagare un giorno. I danni riportati da persone comuni e proprio per questo eccezionali. Che ogni giorno compiono il miracolo dell’esistenza a volte in condizioni davvero precarie. Che chiedono solo cose semplici, come un lavoro garantito o uno Stato che riconosca il bisogno o anche la dignità di tutti gli esseri umani.

Forse, proprio perché è nella semplicità più disarmante di certe necessità basilari, chi amministra il Paese volge lo sguardo altrove perchè non trova il coraggio di dichiarare che sotto a tutto c’è un proposito omicida. Che è quello – ormai quotidiano – di falcidiare vite umane sfruttando addirittura carenze e problemi gravi generati da chi pensa di essere proprietario di un territorio e persino dei suoi abitanti.

Se ognuno di noi comprenderà la facile verità di tutto questo, contribuirà nel suo enorme “piccolo” ad alimentare un senso di Bene globale, che servirà poi a tutti per ricominciare a vivere e non più sopravvivere. Semplicemente.

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.27) 6 novembre 2011 12:32

    Cara Emilia dici proprio bene , hanno inventato una nuova malattia sociale .Oltre a derubarci ci fanno anche ammalare .Ti alzi al mattino e appena senti due cretinate di questi politici da operetta ti sei già rovinato la giornata .

    Pensa che per gabellare lo santo si sono pure inventati che la politica è una cosa complicata ,difficile ,da addetti ai lavori . La realtà è che le cose difficili sono ben altre e se c’è una cosa di una banalità disarmante è proprio la politica ,da non confondersi ovviamente con  "l’intrallazzo"  che viceversa può rendere le cose effettivamente molto complicate ,richiedendo qualità specifiche e conclamate di "arraffatore specializzato" e senza scrupoli .

    Basterebbe che al posto di questi prodotti deteriori della società ci fossero persone di normale buon senso ,con la virtù della coerenza ed i fondamentali in termini di onestà e dignità ,che tutto sarebbe semplice come bere un bicchier d’acqua .
    Insisto col dire che a questo paese manca la "normalità " ,non le straordinarie capacità di qualcuno che diventi il salvatore della patria.
    Comunque io mi sto premunendo "dallo stress indotto" che tu denunci con un training autogeno, invece di incazzarmi ci rido sopra ,come mio figlio quando guardava i puffi .
    Funziona ,prova anche tu .Purtroppo però non risolve i problemi ,per quello ci vorrebbe il bastone .
    ciao

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.151) 6 novembre 2011 12:46
    Emilia Urso Anfuso

    Concordo

    Anche io rido. Ma come sai, cerco di far riflettere la gente

    D’altronde, da sempre, chi è in certe posizioni sa bene che nel caos, tutto gli è possibile
    E’ per questo che fanno credere - a chi ci crede .- che la Politica è cosa difficile ed astrusa

    Contrariamente: come avrebbero potuto generare un’altra grande aberrazione come quella di Politica=Potere?

    Un caro saluto

    Emilia

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