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 Home page > Tribuna Libera > Covid 19: influisce il fattore clima?

Covid 19: influisce il fattore clima?

COVID 19: confronto fra i casi accertati in Italia n. 7.375 (su 60 milioni di abitanti) e nelle tre Americhe n. 257 (su oltre 1 miliardo di abitanti.) 

di Agostino Spataro

In questi giorni di auto consegna fra le mura domestiche ho cercato di documentarmi su taluni aspetti relativi alla diffusione del coronavirus COVID 19 in Italia e in alcune regioni del mondo, in special modo in quelle dell’emisfero sud, con particolare attenzione ai Paesi del Sud America. *
Una ricerca empirica, meramente statistica e senza pretesa alcuna, per tentare di capire, se e come, il fattore climatico potrebbe influire sulla diffusione del contagio. 
Per altro, tale ipotesi è stata affacciata da alcuni scienziati, ma senza un seguito appropriato.
Il presidente Donald Trump é sicuro che con l'arrivo della stagione calda il virus sparirà. Speriamo che parli con cognizione di causa e non a casaccio come fanno i tanti tuttologi sui social, tanto per dire qualcosa.              
 
Il mio vuole essere soltanto un auspicio per un approfondimento da parte di chi ne ha le competenze e le responsabilità. Per il resto, speriamo nella imminente primavera.
La ricerca potrebbe estendersi anche ad altre realtà dell’emisfero Sud del Pianeta, ma é più agevole procedere con il confronto fra Italia e Sud America che, fra le tante diversità esistenti, ne mette in rilievo una che, in questa emergenza globale, potrebbe fare la differenza: la temperaturaPoiché mentre in Italia (e in genere nell’emisfero Nord, contenente la Cina) siamo in inverno, laggiù sono in estate con una temperatura media attestatasi intorno ai + 30 gradi C.
 
Un confronto impari. Poiché, mentre in Italia (60 milioni di abitanti), secondo il bollettino della Protezione ciuvile dell'8 marxzo 2020, sono stati accertati 7.375 casi e 366 morti (purtroppo in crescita negli ultimi due giorni), nelle Americhe (Nord, Centro e Sud) **, con oltre 1 miliardo di abitanti, si registrano- l’Ops (Organizzazione panamericana della salute- aggregata all’Oms) solo 257 casi suddivisi per 10 Paesi e 4 territori regionali.**
 
** “Situation as of 6 March 2020 - Hasta la tarde de hoy, se confirmaron 257 casos en diez países y cuatro territorios de la región (Argentina, Brasil, Canadá, Chile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guayana Francesa, Martinica, México, República Dominicana, Estados Unidos, San Bartolomé y San Martín). I morti sono stati 11, tutti negli Usa, in Washington (10) and California (1).
Fermi restando gli esiti degli studi e delle ricerche in corso e degli interventi deliberati per le aree italiane contagiate (soprattutto alcune regioni settentrionali), anche per il nostro Paese si potrebbe configurare la possibilità di una probabile influenza del fattore climatico. Vedi dati tabella sotto http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_5351_0_file.pdf
 
Da notare che fra le due realtà esistono differenze sfavorevoli ai Paesi sudamericani, soprattutto fra i sistemi sanitari: quello italiano ritenuto uno dei migliori al mondo e quelli sudamericani che lasciano molto a desiderare. Tranne il sistema sanitario di Cuba che, nonostante l’odioso e lunghissimo boicottaggio degli Usa, si è dimostrato uno dei migliori del mondo, anche in questa drammatica vicenda del COVID 19 dandone prova sul campo ossia operando, con successo, nelle regioni infestate della Cina con una rara, solidale ed efficace capacità d’intervento.
 
** L’occasione è utile per ricordare che l'America é una e contiene 26 Stati sovrani, fra i quali gli Stati Uniti d’America. 
Questo articolo è stato pubblicato qui

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