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 Home page > Attualità > Cronaca > Continua la strategia della tensione: aggredito Capezzone

Continua la strategia della tensione: aggredito Capezzone

Dopo l'attentato (?) al direttore di Libero, Belpietro e la particolarità di quell'evento, che ha comportato anche il trasferimento del poliziotto che, la sera del 4 ottobre, avrebbe sventato l'agguato mirato a colpire proprio il sig.Belpietro; dopo la diffusione dell'identikit del presunto aggressore che si è dato alla fuga saltando un muro di due metri, dopo l'informativa non segreta di Maroni di qualche giorno addietro ove è emerso che si devono temere le «attivazioni di matrice anarco-insurrezionalista esplicitamente ispirate all’esperienza della Fai» o dove si deve anche tenere in considerazione "l’uso strumentale del simbolo brigatista", il quale collocandosi "in ambiti privilegiati dall’organizzazione, come il mondo del lavoro, esercita maggior impatto evocativo, specie se coinvolge le dinamiche delle relazioni industriali", ecco, puntuale come non mai, il nuovo evento:

Daniele Capezzone, portavoce nazionale del Pdl, è stato aggredito a pochi metri dalla sede di via dell'Umiltà da uno sconosciuto, che gli ha sferrato un pugno al viso e poi si è dileguato. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia, Capezzone è stato subito soccorso e portato via in ambulanza. "Si tratta di un fatto gravissimo, sintomo di un clima avvelenato e di tensione che condanniamo", dice Fontana. Raggiunto telefonicamente, dal portavoce del partito poche parole: "Sono stato aggredito, mi hanno dato un pugno...".

Le prime scontate dichiarazioni sono le seguenti:

"Esprimiamo una totale solidarietà a Daniele Capezzone aggredito in via Umiltà e rileviamo - denuncia il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto - che l'atmosfera peggiora sempre di più a causa dell’esistenza di uno squadrismo di sinistra che accentua col passare del tempo la sua arroganza e la sua aggressività. Il noto network dell’odio sta producendo effetti nefasti sempre più visibili".



Strategia della tensione, infiltrati, la fantomatica sigla di matrice poliziesca quale la FAI (la Federazione Anarchica Informale) tutte storie viste riviste e stra-riviste. Di cosa stupirsi d'altronde se sul sito che riguarda la sicurezza nazionale si legge, appunto sul tema sicurezza, che... "Su quest’ultimo versante occorre considerare che la nozione di sicurezza nazionale si è andata evolvendo rispetto alla tradizionale difesa del Paese e si è estesa fino a comprendere – come sancito dalla legge di riforma – la tutela degli interessi politici, economici, industriali, militari e scientifici dell’Italia".

Con quale valutazione ed elemento probatorio si è subito accreditata l'aggressione a Capezzone a squadrismi di sinistra? 

Speculazione politica, volta a destabilizzare con piccoli ma sempre più frequenti episodi la situazione vigente, per consolidare la repressione volta ad incrementare il potere autoritario.

Vedremo il prossimo episodio quale sarà, ma son certo che non si accontenteranno di meri "cazzotti", o colpi di pistola sparati contro un muro; ho l'impressione che dovranno alzare il tiro per dare un maggior senso di concretezza a questa pericolosa strategia in corso da qualche tempo.

Dunque occhi aperti e prima di trarre conclusioni affrettate è necessario effettuare tutte le valutazioni del caso, specialmente per i prossimi episodi che verranno, ed ahimé purtroppo verranno.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.41) 27 ottobre 2010 20:02

    Parabola di regime > ASCESA - L’aspettativa si accompagna alla speranza. La speranza fa da sponda alla fiducia. La fiducia alimenta il consenso. Comincia l’attesa. Un’attesa prolungata induce assuefazione e disincanto. L’arrangiarsi diventa inevitabile alternativa. Poi con l’attesa aumenta l’inquietudine e con l’inquietudine cresce l’irrequietezza. DISCESA - Dai margini del tessuto sociale arrivano i primi segnali di ribellione. Casi isolati e poco incisivi. Poi … può diventare insopportabile la lettura di pagine tratte dal Dossier Arroganza ...

  • Di maurizio (---.---.---.71) 27 ottobre 2010 23:20

    Ci stanno abituando al controllo con le forze, con i militari, le trupe antisommossa... è per la nostra sicurezza... occhi aperti!

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