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Confinate a giocare?

INDIPENDENZA o DIPENDENZA? NON FARE DELLA TUA VITA UN GIOCO sono solo alcuni "giochi di parole" per mettetere a nudo una realtà spaventosa. Vi basti aprire Jamma.it che vi espone tutte le possibilità di gioco online che avete da casa "date le difficoltà di questo 2020 e a causa dei lockdown". Uomini e donne, donne e uomini dipendenti dal gioco alla pari, una volta tanto...Chiusi. Chiuse.
 
Si, perchè il gioco non è un vizio, è una malattia che colpisce senza distinzione di sesso con la stessa forza distruttiva.
 
A me oggi, domenica di novembre con sole e freddo, accade che rientro a casa e trovo un messaggio su Facebook, senza parole, di un'amica Santina Gallinari che mi invia due poster dove campeggia con un altro gioco di parole, IO RIESCO. E' la battaglia (lo è veramente) per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo patologico, attivando il numero verde 800608586 di «L’azzardo non è un gioco» che il Moica (Movimento italiano casalinghe), in collaborazione con Upter (Università popolare per la terza età), ha istituito in 15 regioni dal 2016.
Veniamo al Gioco d’azzardo online: "nel 2019 gli italiani hanno speso 1,8 miliardi di euro, 1.853.332.084 euro. Gli italiani scommettono sempre di più, senza distinzioni tra Nord e Sud. Nel 2019 sono stati giocati più di 110 miliardi, il 3,5% in più rispetto all’anno precedente. Una vite che si avvita senza arresto e che stringe sempre più le classi più povere."
Vi immaginate in questi mesi di confinamento cosa hanno giocato, in casa? Qui tutti i dati
 
Inoltre, dal 2 ottobre 2017 è attivo anche il numero verde nazionale 800 55 88 22 che copre l'intero territorio nazionale e garantisce sostegno alle persone con problematiche legate al gioco d'azzardo e alle loro famiglie.
 
Poi ci sono i SerD – Servizio per le Dipendenze, che sono attivi all’interno dei Dipartimenti delle Dipendenze delle ASL. "Ogni Distretto Sanitario comprende, di norma, un SerD. Esiste una forte variabilità organizzativa delle diverse offerte e delle modalità di accesso nei SerD sul territorio nazionale, essendo le Regioni (da cui dipendono le ASL e quindi i SerD) dotate di autonomia programmatoria sul proprio territorio. In generale, attuano interventi di primo sostegno ed orientamento, operano accertamenti sullo stato di salute del soggetto da trattare e definiscono programmi terapeutici individuali da portare avanti nella propria sede operativa o in collaborazione con una comunità terapeutica accreditata. La legge e la deontologia vincolano gli operatori del SerD al segreto professionale, quindi, se la persona lo richiede non possono registrare i dati anagrafici (prevedendo per essa l’anonimato). Per parlare con persone specializzate (psicologi e medici) esperti nell’analisi e gestione del gioco d’azzardo patologico puoi contattare il Centro di ascolto e assistenza a te più vicino. Scarica il documento allegato".
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Il gioco d'azzardo è una violenza che ci facciamo, anziché subita come quella sessuale verbale fisica...e mi torna alla memoria quella meravigliosa poesia di Emily Dickinson che dice :
Un giorno mi perdonerò.
Del male che mi sono fatta.
Del male che mi sono fatta fare.
E mi stringerò così forte, da non lasciarmi più.
Buone giornate, e lottate per non farvi del male, non consentite a nessuno con il vostro silenzio di avere paura e sentirvi più sole e lontane,complici di una sporca micidiale dipendenza. Un abbraccio forte

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