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Con la Presidenza di Biden la dittatura egiziana ha le "ore" contate?

Il suo miglior amico dittatore è ancora al potere in Egitto, ma Trump non c'è più. Se ne è andato dalla scena in un modo che rimarrà nei libri di storia e con un Paese spaccato letteralmente a metà. 

Biden dovrà rimettere in piedi l'America. L'unico "merito" forse che ha avuto Trump è che nel mondo sostanzialmente non ci sono state guerre classiche made in USA. C'è stato il terrorismo islamista che è una conseguenza delle politiche americane iniziate in Iraq negli anni '90. C'è stata tensione con la Corea, con la Cina, con l'Iran, ma non ci sono state guerre. Le dittature si sono rinforzate e tra queste c'è stata quella egiziana. La politica estera di Biden sarà, si augurano in tanti, quella governata dalla mano pesante verso l'Egitto. Il tempo degli assegni in bianco, disse Biden, quando stava correndo per la Casa Bianca, era finito per la dittatura di Al Sisi. L'Egitto, come hanno osservato diversi esperti di politica estera, non è più un partner imprescindibile, non ha più un ruolo fondamentale in quell'area del mondo, visto anche il modo in cui sono cambiati i legami con Israele. Ci sarà forse una nuova Primavera araba "manovrata" dagli USA, sarà quello il modo in cui cadrà la dittatura egiziana che ha fatto il 90% del lavoro da sola per farsi fuori? Visto che 100 milioni di egiziani sono sostanzialmente ostaggio della dittatura militare? Una cosa è certa, qualsiasi processo rivoluzionario si verificherà in Egitto dovrà mettere in discussione il potere dell'esercito anche se i modelli democratici occidentali sono inapplicabili in quella parte del mondo. Il popolo egiziano dovrà essere l'artefice del proprio destino e per fare ciò servirà però l'aiuto degli americani. Da soli gli egiziani non avranno la possibilità di difendersi e ribaltare la dittatura militare. Il tempo della dittatura egiziana è giunto alla fine? Di teatri gattopardiani il mondo non ne ha più necessità e serve una radicale rottura con quanto accaduto in questi ultimi anni e non si può che iniziare dalla politica estera e dall'Egitto.

mb

Foto: Wikimedia

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