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Compagni nativi di tutto il mondo, smettiamola

Forti tensioni all’interno del PD dopo una lettera inviata da alcuni giovani democratici al segretario Bersani. I giovani democratici chiedono di mettere in soffitta la parola ’compagno’ e tutte le altre vecchie tradizioni della vecchia tradizione comunista. Alla sbarra c’è anche la vecchia ’Festa de l’Unità’ considerata anch’essa vecchia tradizione della vecchia tradizione comunista. Vediamo però ora nel dettaglio quali le proposte dei nativi del PD per svecchiare il partito.

Compagni nativi di tutto il mondo, smettiamola

Fratelli e sorelle. I nativi hanno proposto all’esecutivo nazionale e al segretario Bersani alcune nuove parole che possono tranquillamente sostituire la parola ’compagno’. La più gettonata è ’fratelli e sorelle’, che pone l’accento su un ritorno alla tradizione cattolica, mai vecchia e mai scontata. Forti critiche sono state espresse dalla CEI, la quale ha subito dichiarato che il marchio è già da tempo registrato alla SIAE. Rutelli invece ha subito espresso il suo parere positivo suscitando però la reazione di Bersani che in un’agenzia dichiara ’non ce l’eravamo già tolto dalle palle?’.

Cari amici vicini e lontani. Questa l’altra parola che dovrebbe sostituire il vetusto e oscuro ’compagni’. A proporlo è stato Gino Filogamo, pronipote del più noto e compianto Nunzio. ’Questa frase’ dichiara Gino, ’servirà ad unire tutti, vecchi e nuovi iscritti, ovunque essi si trovino’. Apprezzamento da parte dei nativi della circoscrizione estero che si sono detti entusiasti del nuovo appellativo democratico.

Guaglione. Questa la proposta del circolo dei nativi napoletani del PD. A proporla è stato Ciro Scuzzariello, neo segretario del circolo che per tutto il suo intervento ha cantato ’E passe e spasse sott’a stu barcone, ma tu si’ guaglione’, dimostrando come la parola ’guaglione’ suoni meglio rispetto a ’compagno’ e facendo commuovere tutti i delegati partenopei presenti all’assemblea che, per dare maggiore sostegno a questa proposta, hanno pensato bene di proporre la canzone cantata da Carosone come inno del PD.

Sagra del panino con la porchetta democratica. Questa l’ultima proposta dei nativi che vorrebbero sostituire la vecchia e poco frequentata Festa de lUnità con la più innovativa e sempre affollata Sagra della porchetta democratica. A proporla è stata Maria Velletrani, nativa del PD, nativa di Ariccia ed esperta produttrice di porchette. La Velletrani, al suo primo intervento all’assemblea del partito, ha sostenuto con forza il ruolo determinante della porchetta nella vita di ogni nativo, soprattutto se nato ad Ariccia e, non volendo però fare torno a nessuno, ha subito aggiunto che, per rispettare anche le antiche tradizioni, si continuerà a leggere e ad usare l’Unità soprattutto come carta assorbente per incartarci i suddetti panini. Fortissimo apprezzamento da parte di Veltroni che ha subito dichiarato ’si può fare ma anche no’.

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