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Come cambiano gli ammortizzatori sociali. Incontri di formazione per l’autotutela dei lavoratori, Napoli 26 giugno

La riforma del lavoro voluta dal Governo Renzi (il cosiddetto Jobs Act), colpisce anche gli ammortizzatori sociali, cambiando completamente il quadro a cui eravamo abituati. Le tradizionali forme di sostegno al reddito in caso di disoccupazione e crisi aziendale così come le avevamo conosciute fino ad ora tenderanno a sparire per essere sostituite da un unico strumento: la nuova indennità di disoccupazione. Si tratta di una questione che interessa tutte e tutti, dai precari ai lavoratori a tempo indeterminato, ai co.co.co, ai lavoratori a progetto, ai disoccupati.
Ma cosa significherà in concreto questo cambiamento per i lavoratori? 
Non sempre è facile districarsi da soli tra regole ed eccezioni, e molte sono le insidie nascoste dietro a una riforma che fa comodo solo ai padroni. Per questo, con l’aiuto di un consulente del lavoro, cercheremo di fare un po’ di chiarezza, andando oltre gli slogan della propaganda governativa, e chiedendoci: cosa cambia con il passaggio dall’Aspi alla Naspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego)? Chi sono ora i destinatari della Naspi? A quanto ammonterebbe l’assegno? Cosa è necessario fare per accedere alla Naspi? Quali saranno le sorti della Cassa Integrazione Ordinaria, Straordinaria e in deroga, e dell’indennità di mobilità? 

I lavoratori saranno adeguatamente tutelati con queste nuove regole, oppure no?


Proviamo a capirci qualcosa di più, a fornire risposte chiare, perché bisogna conoscere le regole per poterle cambiare!

Rivedi il primo incontro di autoformazione sulla Lettura delle buste paga


Conoscere le regole per cambiarle
Incontri di formazione per l’autotutela dei lavoratori e delle lavoratrici

Dall’operaia sindacalizzata dell’azienda multinazionale, al ragazzo di bottega, dalla lavoratrice del call center, al dipendente della piccola azienda a gestione familiare dove il sindacato spesso non può e non mette piede, fino alla cameriera assunta a nero nel pub sotto casa… Quante volte ci siamo trovati a riflettere sulla nostra condizione nel mercato del lavoro? Quante volte ci siamo “sfogati” con amici e compagni – anche sconosciuti! – per un contratto che ci viene magari promesso ma che non arriva mai, che quando c’è non viene rispettato, per rinnovi che ci fanno stare sulle spine fino all’ultimo minuto, per turni e orari assurdi cui siamo costretti, per il furto dei contributi, per un’indennità di disoccupazione che continua a cambiare forma e che non assicura un bel niente? Quante volte ci sentiamo deboli e soli di fronte ad una controparte che sembra avere il coltello dalla parte del manico? Quante volte abbiamo provato la frustrazione di dover abbassare la testa, sapendo che organizzarci sui luoghi di lavoro è difficile, e che anche una domanda, un’osservazione – non parliamo di una critica! – può costarci caro? Ma ci sono dei limiti agli abusi dei padroni? Quali? Se ci sono dobbiamo conoscerli!
Abbiamo deciso di partire da qui, da queste domande, dai nostri “sfoghi”, per costruire degli incontri nei quali poter discutere insieme, con l’ausilio di esperti, delle nostre condizioni di lavoro, per imparare a riconoscere le macroscopiche lesioni di quelle regole che ancora resistono (fino a quando?) a garanzia contro un ulteriore sfruttamento. L’obiettivo è dotarci di armi, di conoscenze “tecniche” di base, che possano tutelarci nella nostra quotidianità sui posti di lavoro.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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