Coltivavano Marijuana alla Marina di Torrefumo – FOTO

Da Passeggiata Turistica a Terra di Nessuno.
In un Eden straziato e martoriato da rifiuti d’ogni genere, degrado, abbandono, non dovrebbe destare stupore se qualcuno dal pollice verde approfittasse di un tale scempio per coltivare piante di marijuana.
Ed è proprio nel cuore della discarica comunale a cielo aperto quale è diventata la passeggiata turistico-paesaggistica che avrebbe dovuto collegare la Marina di Torrefumo con il lido Schiavone che è stata rinvenuta una piantagione di marijuana e tutta l’attrezzatura per la coltivazione (vasetti, fertilizzanti, innaffiatoi, bottiglie d'acqua e quant’altro).
Della serie: “quando il gatto non c’è… i topi ballano”.
Una litoranea paradisiaca allo stato brado, e la vergogna che s’infrange contro i nostri animi, come la risacca delle onde contro la bianca scogliera. La stessa Amministrazione che per cinque anni ha fatto del porticciolo di Acquamorta il fiore all’occhiello di Monte di Procida ha, in modo lapalissiano, piantato la sua brandina ed indossato paraocchi per l’intero mandato: splendida la facciata, allo sfacelo il retro!
Questa è la tanto decantata Acquamorta, volano per lo sviluppo turistico ed economico del più piccolo dei centri flegrei.
Innescando spirali dall’esito sempre più disastroso nella giornata di ieri si è giunti all’ennesima, imbarazzante scoperta: alla pesca sportiva farebbe concorrenza l’hobby per la coltivazione d’erba. Che mancassero giardinieri, contadini e potatori degli alti arbusti era palese, ma che qualcuno ricavasse un appezzamento di terreno pubblico per coltivarci droga è inammissibile. A lanciare l’allarme un cittadino montese, A.Sabatano.
Il nostro compaesano, nel tardo pomeriggio di ieri, stava trascorrendo un po’del tempo libero passeggiando, per quel che gli è concesso, lungo la litoranea montese quando la sua tranquillità è distolta da un chiacchiericcio tra i cespugli e dalla scattante fuga di alcuni giovani con qualcosa di losco sotto gli indumenti nella direzione del parcheggio antistante i pontili.
Incuriosito si aggira sul terreno già battuto, proprio lì dove erano sbucate, come dal nulla le gazzelle dal volto umano. Dopo pochi istanti ecco il ‘tesoro’.
Sconcertato, contatta dapprima il 112, dopodiché allerta il Comando dei Carabinieri della Locale Stazione ubicata in via Roma e, intorno alle 21,30 i militari dell’Arma giungono sul posto. Con pila alla mano si incamminano verso la zona indicatagli.
Superato il cancello d’ingresso della passeggiata, ove sembrerebbero echeggiare ogni qualvolta lo si attraversa, i versi del capolavoro dantesco “Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”, arrivano a quel terreno nudo, sapientemente individuato per coltivarvi, tra la vegetazione, droga “pura”.
Appurata la realtà dei fatti, senza perder tempo hanno dato il via alle indagini ed al sequestro del materiale rinvenuto. Al momento, sono tuttora in corso le indagini finalizzate all'individuazione dei responsabili e di eventuali altre zone “verdi” da mettere sotto sequestro.
Melania Scotto d’Aniello
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