Colonia Italia: il caso Abu Omar e l’arresto di Seldon Lady

C’è poco da stupirsi dell’ennesimo schiaffo ricevuto dall’alleato statunitense, depositario massimo della libertà nel mondo. La sua. Un concetto personalissimo di questa magnifica categoria che, nel codice americano, diventa licenza e sopruso verso gli amici prima che sui nemici.
L’avevano già fatto nelle situazioni più varie di pace e di guerra, vera e simulata. Per chi siede alla Casa Bianca il politico italiano è comunque un erede del De Gasperi che, animato da tanta fede e senso realistico, andava col cappello in mano a raccogliere oboli per la nazione da ricostruire e mettere a disposizione di nuovi padroni. Una Patria che ha barattato il piano Marshall coi piani di Gladio e poi nei decenni quello Solo, le strategie della tensione, la guerra a bassa intensità, l’operazione Blue Moon non ha mai potuto vantare alcun libero arbitrio. È vero che al mondo legami e lacciuoli sono molteplici e più in alto si va nelle ragioni di Stato, più i primi aumentano e s’intorbidiscono.
Ma l’Italia asservita - democristiana, del centrosinistra della prim’ora, consociativa, berlusconiana e ora emergenziale – ha mutuato dall’alleato-padrone l’inquietante tratto della menzogna. Per decenni ha nascosto le trame e mentito ai cittadini con quella classe politica imperitura e impudica che aveva il volto degli “statisti” Andreotti e Cossiga. E la tradizione prosegue.
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