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Coalizione sociale di Landini: qualcosa si muove

Avevo manifestato scarso interesse per la proposta di assemblea nazionale della Coalizione sociale proposta da Maurizio Landini, sia per la vaghezzadel progetto, sia per l’eterogeneità di chi aveva aderito, tra cui troppe vecchie conoscenze giàsperimentate nel corso degli anni.

Tuttavia per scrupolo avevo visto e ascoltato i video deiprincipali interventi, a partire da quello di Landini, e quelli dei compagniche informavano sull’attività dei gruppi di lavoro, che hanno confermato molti dei miei dubbi o sesi vuole pregiudizi.

Tuttavia c’è stata anche una gradevole sorpresa, il lungo intervento di Stefano Rodotà, che stimavo da anni come costituzionalista e come uomo coerente, ma che mi era sembrato spesso un po’ astratto. A chi segue da tempo il mio sito, è abbastanza noto che non sono mai stato convinto dai richiami dei gran parte della sinistra all’osservanza della costituzione, che non a caso non è mai stata applicata (a parte l’articolo 12, sui colori della bandiera, ho spesso osservato scherzando).

La costituzione è stata scritta in modo deliberatamente ambiguo, co nfrasi retoriche che significano poco, e che poi sono state facilmente stravolte una volta modificatigli equilibri politici. Si pensi al famoso (e sempre invocato invano) art. 11 sul ripudio della guerra, che un presidente della Repubblica dopo l’altro, da quando la borghesia italiana ha ricominciatoa manifestare le sue aspirazioni a “pesare sulla scena internazionale”, hanno sempre interpretato ribattezzando “missioni umanitarie” le spedizioni imperialiste.

E lo hanno fatto senza fatica, utilizzando le molte ambiguità dell’articolo…

Ma questa volta ho trovato convincente il discorso di Stefano Rodotà, anche come ipotesi di lavoro per rendere concreta la proposta aggregativa lanciata dalla FIOM, per definire unprogramma di lavoro comune. E mi fa piacere intanto segnalarlo sul mio sito. 

 

Foto: Coalizione Sociale/Facebook

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