Ciao Gato: Leandro "Gato" Barbieri è volato via con il suo sax

Roma-Parigi, andata e ritorno, in 4 con una 127, a poco più di 20 anni, senza mai smettere di ascoltare Gato Barbieri: era la mia prima volta a Parigi, dopo quell' Ultimo Tango che avevamo visto al cinema... ma anche per Mauro Piero Gianfranco. Ora era reale la sua musica, oltre il film.

Voglio ricordare così quel "Gato", che si spostava veloce da un posto all' altro nella notte a fare musica. Una musica che ti entrava dentro alle prime note, fortissima, carica di nostalgia e forse speranza tutta argentina: un torrente caldo di note, dove potevi immaginare quanto volevi, anche ciò che non avresti potuto credere possibile, che era proibito.

Erano gli anni '70 e avremmo risentito Gato Barbieri a Roma, dove era stato la prima volta nel 1962, sconosciuto.

Il mondo del jazz e della musica argentina sono in lutto. E' morto a New York, a 83 anni, per una polmonite, in ospedale,ha detto la moglie Laura, quella metropoli dove era apparso in questi ultimi anni al Blue Note jazz club.

"Se la musica è il nutrimento dell’amore, continuate a suonare; datemene in eccesso, così che, abusandone, il mio desiderio ne ammali e muoia...": così Marlon Brando citando Shakespeare The 12th night or What you will.
Ciao Gato, grazie.
Doriana Goracci